G20, le sedie rimaste vuote e la ricerca di un ordine
MONDO. Più che un G20, lo chiamano ironicamente «G20 meno 3».
MONDO. Più che un G20, lo chiamano ironicamente «G20 meno 3».
MONDO. La nostra capacità di reggere il dolore degli altri, anche quando è spiccata, ha dei limiti. I media inoltre spostano l’attenzione su nuove tragedie. Così le stragi quotidiane di civili nella Striscia di Gaza e le sistematiche distruzioni dopo il progrom di Hamas in Israele, dal 7 ottobre 2023 hanno oscurato la guerra in Ucraina.
MONDO. Bruxelles ha mollato il colpo proprio sul fronte dove stava timidamente provando a costruire una sovranità europea digitale e fiscale.
MONDO. La guerra, ogni guerra, rappresenta la forma di violenza più vasta, più profonda e più impunita sull’umanità. Più vasta perché al calcolo dei morti e dei feriti, degli edifici distrutti andrebbero aggiunti gli effetti non visibili: le malattie psichiatriche che genera, la perdita di beni realizzati in una vita, danni fisici che possono portare alla morte dopo mesi o invalidità permanenti…
ITALIA. L’Intelligenza artificiale (Ia) è già entrata nella nostra vita in tanti modi insospettabili dei quali non sempre siamo consapevoli. La simulazione di capacità cognitive umane da parte dei sistemi informatici è sicuramente più diffusa di quanto possiamo immaginare. Alcuni studi scientifici internazionali, selezionati per la loro attendibilità e portati di recente all’attenzione del Cong…
EUROPA. Ursula von der Leyen arriva a comporre la sua squadra modificando non poco l’orientamento politico che seguirà nei prossimi anni.
L’APPELLO. Il Vescovo di Bergamo unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana raccoglie l’appello di Papa Francesco che durante la Messa di apertura dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha annunciato un doppio appuntamento di preghiera.
MONDO. A detta dei francesi, sarebbe di loro proprietà. E non solo perché fu costruita con fondi provenienti da Parigi.
MONDO. Molti operatori privati europei coinvolti nella transizione ecologica attraversano una situazione complicata.
STATI UNITI. La vera malinconia viene nel pensare a quante energie positive e a quante intelligenze sono sparse per gli Stati Uniti. Un serbatoio prezioso,invidiato, a cui il sistema politico non sa più, o non vuole, più attingere.
MONDO. La storia insegna che l’apertura commerciale e la libera circolazione di merci, capitali, idee e persone sono potenti motori d’integrazione e prosperità.
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
ITALIA. L’attacco a freddo della Lega al presidente Mattarella è una macchia sulla Festa della Repubblica. Ogni 2 Giugno, da 78 anni, si celebra il referendum costituzionale che ha dato vita al nostro ordinamento democratico con una parata delle forze armate ai Fori Imperiali.
ITALIA. Sta scomparendo la dialettica, sommersi come siamo da un’infinità di affermazioni perentorie. Ce ne accorgiamo, giorno dopo giorno, con un crescendo che pare non abbia più limiti. Ciò che si è terribilmente perso è il piacere intellettuale di ragionare con l’altro sapendo ascoltare opinioni diverse dalle nostre, dalle quali trarre elementi utili per temperare i nostri convincimenti.
ITALIA. Il 25 aprile Sergio Mattarella ha spalancato una finestra sul polverone all’antifascismo di questi giorni, scoppiato con la pustola del caso Scurati, spazzando via ogni ambiguità, ogni sottile e peloso distinguo, ogni polemica, ogni «benaltrismo», facendo entrare l’aria pulita e tersa della realtà viva e vera dei fatti.
ITALIA. Gli 80 anni che ci separano dal 25 Aprile, il giorno più lungo dell’Italia repubblicana e quello in cima al calendario civile, dovrebbero essere serviti a darci una coscienza antifascista collettiva.
ITALIA. Non chiamiamole «mele marce». Gli episodi, gravissimi, contestati agli agenti di polizia penitenziaria arrestati nel carcere minorile Beccaria di Milano, un fatto senza precedenti in Italia, sono un sintomo di una malattia purtroppo ormai in fase terminale.
L’INTERVISTA. Il Cardinale Matteo Zuppi non ha dubbi: la chiave per la pace c’è, ma la possiamo trovare solo se la cerchiamo tutti insieme, a cominciare da una comunità internazionale più coesa e determinata a raggiungere l’obiettivo. Il direttore de L’Eco di Bergamo Alberto Ceresoli dialoga con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
L’ANALISI. A livello geopolitico viviamo un momento paradossale, nella sua orrenda realtà. Da un lato siamo tornati ai conflitti del Novecento, come in Ucraina, con tanto di trincee e carrarmati. Dall’altra si combattono guerre virtuali con armi finanziarie, elettroniche o digitali, su prime linee presenti solo nel cyberspazio.
MONDO. Sotto il profilo della partecipazione per l’Italia è stato un grande successo: a discutere di Africa con il governo di Roma sono arrivati i rappresentanti di 46 Paesi, di cui 15 capi di Stato e 8 capi di governo, più delegati dell’Ue, dell’Fmi, dell’Onu e dell’Unione Africana.