Caccia, da sabato 25 ripresa parziale in Lombardia
Da sabato 25 settembre una ripartenza parziale, dal 2 ottobre una sostanziale riapertura per tutta la stanziale e la migratoria.
Da sabato 25 settembre una ripartenza parziale, dal 2 ottobre una sostanziale riapertura per tutta la stanziale e la migratoria.
Pronte tutte le regole per la caccia in Lombardia nella stagione venatoria 2021-2022, che prenderà il via per la maggior parte degli appassionati la terza domenica del mese di settembre.
Un luogo ideale per i pic-nic in montagna e per prendere il sole, molto apprezzato dalle famiglie e dai bambini perchè servito anche da un chiosco. Il laghetto di Valcanale è una delle mete estive preferite per le gite fuoriporta …
Era stata inaugurata e collaudata per la portata, ma non per la transitabilità. Eppure la strada intercomunale Bani-Novazza si è rivelata strategica per l'alta Val Seriana: basti pensare a due anni fa quando una frana caduta in località Ponte Seghe …
L’attività con il trevigliese campione del mondo di tiro al piccione. Fondò il Wwf. Il cordoglio di Federcaccia nazionale.
Il bilancio del 2020 della Polizia della Provincia di Bergamo. Accertati oltre 140 illeciti amministrativi e 38 illeciti penali in materia venatoria. Recuperati oltre 650 animali in difficoltà, feriti o deceduti. Ecco tutti i dati.
La stagione venatoria tra mille ombre e pochissime luci si è chiusa lo scorso 31 gennaio e per i cacciatori lombardi è già tempo di guardare al futuro, ma anche di vedere cosa è rimasto del 2020. Innanzitutto la stagione si è chiusa solo pochi giorni fa, ma già sulla rete inizia una conta che ogni anno fa discutere, quella legata alla sicurezza a caccia e agli incidenti.
Due uomini sono stati denunciati dai Carabinieri forestali per reati venatori. Ad un uomo è stato contestato l’uso di reti da uccellagione, mentre l’altro è stato sorpreso a macellare un capriolo nel gazebo di casa. Sequestrate reti, gabbie e alcune carcasse di volatili e di un ungulato.
Operazione Pettirosso della Forestale tra le province di Bergamo, Brescia e Mantova.
L’aggiornamento della situazione cinghiali in Lombardia ci permette di fare il punto sulla situazione anche in Bergamasca. Da quest’anno è attiva sul territorio regionale la caccia di selezione al cinghiale durante tutto l’anno, anche nelle ore serali con visore notturno, la nuova legge impugnata dal Governo, ma che sta dando i suoi risultati nelle aree non vocate alla presenza del suide.
Domenica l’apertura all’alba con cani e fucili. Nei campi cacciatori di lungo corso, rare le nuove leve. Una ripresa in salita per via della crisi e dei costi.
Cinquantamila: è questa la stima degli addetti che lunedì 18 maggio tornano al lavoro nella nostra provincia. Ma non tutti sono attrezzati per provare la temperatura.
L'effetto coronavirus ha ovviamente rovinato anche la stagione della caccia, con scadenze venatorie per ora prorogate al 15 Maggio. Già vinta la gara di solidarietà, con circa centoventimila euro raccolti in donazioni tra i cacciatori. Il servizio di Simone Masper …
Controlli antibracconaggio e sugli spostamenti non consentiti da parte della polizia provinciale: due denunciati per attività venatorie non consentite.
L’indagine di Confesercenti: quattro bergamaschi su dieci approfitteranno delle svendite di fine stagione.
Il Pirellone ha approvato lunedì 9 dicembre i «parametri gestionali obiettivo» cui deve essere finalizzata la gestione faunistico-venatoria del cinghiale nelle aree classificate idonee alla presenza della specie sul territorio lombardo, incluse le aree protette regionali.
Nell’auto di un bracconiere un sacco con due tordi vivi, un altoparlante e cassette acustiche solitamente utilizzati come «richiamo acustico».
Teneva specie protette in garage, oltre a diversi strumenti per la caccia illegali. Identificato un bracconiere di 67 anni a Costa Valle Imagna.
I lavori che la sua azienda stava portando avanti sono quelli di realizzazione di un muro di contenimento dietro la stalla degli animali. Non si sa ancora quale sia la causa della caduta, se all’origine vi sia un malore o una perdita di equilibrio.
Avvistati all’oasi del Picchio verde, l’associazione lancia l’appello: vietare la caccia nell’area umida. «Rischiano gli animali, ma anche chi entra per osservarli. E se vogliamo che non fuggano, no parcheggi e pin nic»