Green Economy, la corruzione «toglie» 2,5 milioni di Megawatt
Il dato di una ricerca sul nuovo business verde: tolta energia per un fabbisogno pari a quello di 800 mila famiglie.
Il dato di una ricerca sul nuovo business verde: tolta energia per un fabbisogno pari a quello di 800 mila famiglie.
Non si tralascia nulla, tantomeno la stampa. Gli inquirenti che indagano sul caso dei presunti ammanchi al Private di Intesa Sanpaolo di Fiorano gestito fino al 1° luglio scorso da Benvenuto Morandi hanno sentito in anche un giornalista.
«Pressioni dai politici affinché si trovasse una soluzione per l’autorizzazione della discarica di Locatelli». Lo hanno sostenuto, pur con sfumature diverse, i funzionari della Regione interrogati come persone informate sui fatti dai pm milanesi.
Giornata cruciale, quella di oggi, per la quarta fase dell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse che ha portato martedì a quattro arresti e al coinvolgimento come indagati di Gennaro Gattuso, e dell’ex laziale Cristian Brocchi.
Anche l’ex dirigente del settore rifiuti Dario Sciunnach, come il suo predecessore Roberto Cerretti, ha raccontato di aver subito “pressioni” dai vertici della Regione Lombardia per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per la discarica di amianto di Cappella Cantone (Cremona).
Lo ha raccontato ai pm di Milano lo stesso ex funzionario del Pirellone nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti che vede indagati, tra gli altri, i due ex assessori e anche l’ex governatore Roberto Formigoni.
L’accordo era che Rossano Breno, l’ex presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, «avrebbe influito sugli esponenti politici di Comunione e Liberazione di Regione Lombardia, Marcello Raimondi e il presidente Roberto Formigoni». In serata Formigoni ha preannunciato querela.
Nuovi guai giudiziari per l’ex assessore regionale allo Sport, Piergianni Prosperini, ex Lega e poi An, noto in passato anche come tele-predicatore su emittenti locali, dove in maniera colorita tuonava slogan contro extracomunitari e omosessuali.
Bersaglio di atteggiamenti omofobi, vittima di minacce, ingiurie e atti persecutori. Capita anche nella nostra provincia, a due passi dal lago. Nel mirino sarebbe finito un minorenne di 15 anni, residente nel Basso Sebino, a poca distanza da Sarnico.
Potevano davvero sembrare due clienti facoltosi, in giro a far compere di lusso in vista del Natale. Quando l’antiquario ha visto entrare quel signore di mezza età con barba, occhialini e borsalino, a tutto poteva pensare tranne che a un rapinatore. Con un colpo di ben 200 mila euro.
L’ex calciatore Davide Bombardini, tramite il suo legale Danilo Buongiorno dichiara «la propria assoluta estraneità ai fati legati alla vicenda su cui sta indagando la Procura di Cremona».
Furto «in prima serata», con modalità da film, martedì sera 17 dicembre a Clusone, nella centrale via Trieste, la strada che conduce al Convento delle Suore della Sapienza. Una donna si è trovata due ladri nel suo salotto.
Due rapinatori armati di pistola hanno messo a segno martedì mattina a Bergamo, nella centralissima via sant’Orsola, un colpo ai danni di un negozio di antiquariato e gioielli. Preso di mira il Gla Antichità.
Dice di essere contento della notizia, ma gli resta un’amarezza: aver ritirato la ricandidatura. Daniele Belotti, dopo aver scoperto di essere indagato per peculato, aveva comunicato al direttivo regionale che non si sarebbe ripresentato alle elezioni del Pirellone.
La Procura ha chiesto l’archiviazione della posizione di 33 consiglieri regionali ed ex accusati di peculato (inchiesta sui rimborsi). Tra questi, Daniele Belotti, Valerio Bettoni e Giuseppe Benigni. Rischiano invece il processo, Marcello Raimondi, Giosuè Frosio, Roberto Pedretti, Carlo Saffioti e Elisabetta Fatuzzo.
La Procura della Corte dei Conti della Regione Lombardia contesta a consiglieri regionali già appartenenti al Popolo della Liberta e alla Lega Lombarda un danno erariale di 500.000,00 che si aggiungono al pregiudizio di oltre un milione di euro già contestato nei mesi scorsi per i rimborsi «facili».
Pierluca Locatelli ripercorre passo dopo passo le vicende che lo hanno fatto finire sotto inchiesta e che oggi lo vedono principale accusatore degli intrecci tra affari e politica a Bergamo. Sei cartelle fitte il verbale d’interrogatorio.
Beppe Grillo condannato per diffamazione nei confronti del tesoriere del Pd Antonio Misiani e del partito. Grillo è stato condannato alla pena di 1.000 euro di multa e al risarcimento dei danni cagionati alle parti civili costituite in giudizio per altri complessivi 30 mila euro.
Passare al setaccio i computer, smartphone, tablet e altro con cui gli indagati del calcioscommesse chattavano per truccare le partite ed eseguire due nuove rogatorie: una a Singapore e una in Svizzera. Questi i nuovi orizzonti dell’inchiesta sul calcioscommesse.
Ricordate la ragazza costretta a nascondersi nell’armadio per non farsi trovare dai ladri, oppure quello della cassaforte con la collezione di fucili sradicata e lanciata dalla finestra del primo piano? La polizia di Treviglio è riuscita a identificare i presunti colpevoli.