Referendum, il flop non è solo dei quesiti
I 5 referendum abrogativi sulla «giustizia giusta», voluti da Radicali e Lega, non hanno raggiunto il quorum, la metà più uno degli aventi diritto al voto, e quindi non sono validi.
I 5 referendum abrogativi sulla «giustizia giusta», voluti da Radicali e Lega, non hanno raggiunto il quorum, la metà più uno degli aventi diritto al voto, e quindi non sono validi.
L’editoriale Chi ha pensato che le notizie di infiltrazioni mafiose nelle liste elettorali siciliane alla fine riguardino solo l’Italia dovrà ricredersi. La «Frankfurter Allgemeine Zeitung» spara il titolo un Elefante nello spazio. Si intende l’Italia nell’Eurozona.
L’editoriale Che l’inflazione sia «la più iniqua delle tasse», come diceva Luigi Einaudi, è ormai diventata convinzione diffusa in Italia, seppure con un discreto ritardo rispetto agli anni in cui lo intuì l’economista liberale.
Guerra e inflazione sono i temi che dominano le Considerazioni Finali del Governatore della Banca d’Italia in questo difficile 2022. Ma i toni di fondo non sono poi così cupi e bisogna dire che l’inflazione è un problema maggiore rispetto alla guerra, naturalmente solo sotto il profilo strettamente economico e finché si mantiene nei termini attuali. Il conflitto sta generando soprattutto maggiore…
Nessuno seriamente crede che il governo Draghi corra dei rischi di stabilità. La crisi internazionale è troppo grave perché l’Italia si possa concedere il lusso di una fase di turbolenza: si andrà avanti fino alle elezioni del 2023 e si farà di tutto per portare a termine il programma (già in parte concretizzato) che consente al nostro Paese di riscuotere tutte le rate del Pnrr.
La pressione elettorale, con i relativi calcoli opportunistici sui desiderata delle moltitudini, condiziona sempre più pesantemente i processi decisionali delle democrazie contemporanee e le valutazioni governative sulle politiche di bilancio. In presenza di un’inflazione superiore in Europa al 6%, l’opinione pubblica della maggior parte dei Paesi comunitari si mostra consapevole della necessità …
L’aumento ormai consolidato e, si teme, duraturo dell’inflazione sta diventando una questione sociale. Può far piacere solo al Ragioniere dello Stato, perché attenua il costo del debito pubblico, ma lo spread a 200 raffredda qualsiasi illusione. Per questo, con le ricadute sul costo della vita, diventano ancor più centrali la questione lavoro, salari e pensioni.
I 14 miliardi stanziati per aiuti e provvidenze varie hanno spiazzato un pò tutti, sindacati e Confindustria compresi, che preferiscono soluzioni strutturali sul cuneo fiscale (16 miliardi, ma per sempre) e non la politica degli una tantum. La copertura viene da una supertassa del 25% sugli «extraprofitti» delle società energetiche e, in un Paese che non ama i profitti, figuriamoci gli extra, la …
La situazione economica è complicata. Le autorità monetarie e i governi sono di fronte a scelte molto difficili. Decenni di debito facile e due lustri di politica monetaria iperespansiva si scontrano con eventi gravi, rari e inattesi come la pandemia e una guerra alle porte di casa. Nascono così due problemi, già molto acuti di per sé: inflazione e recessione, che quando si combinano generano uno…
Bankitalia Dopo 3 anni positivi a gennaio depositi totali per 37 miliardi, contro i 38,2 del dicembre 2021. Pesano i timori per la guerra e gli aumenti delle bollette. La Bce: le famiglie attingono dai loro risparmi per attutire l’impatto dei prezzi sui consumi.
La guerra La visita del segretario generale delle Nazioni Unite ieri a Mosca e oggi a Kiev.
Nella sua prima intervista da premier, rilasciata a Pasqua al direttore del Corriere Fontana, Mario Draghi ha scelto la retorica del bicchiere mezzo pieno. Il senso complessivo è l’esortazione agli alleati di governo di valorizzare i buoni risultati anziché discuterli continuamente.
La strada verso l’uscita dalla politica monetaria straordinaria della Banca centrale europea (Bce), quella politica che ha spinto la nostra economia fuori dalla crisi del debito sovrano e che l’ha sorretta durante la pandemia da Covid-19, è ormai segnata. È sulla velocità con cui percorreremo questo tragitto che rimangono ancora alcuni dubbi.
L’evoluzione della rete con le sue sempre più avanzate tecnologie analitiche fra cui la «crittografia» - applicazione di metodi per rendere un messaggio comprensibile solo a persone autorizzate a leggerlo - ha determinato un cambiamento radicale, per molti versi inquietante, nell’economia globale.
Non possiamo aspettarci grandi cose dall’imminente varo del Def, il documento di politica economica con il quale il Governo comincia a preparare il bilancio triennale. Soprattutto sarà flessibile, fino al vero e proprio progetto autunnale.Ci aspettavamo stabilità positiva, ma il 2022 inizia con due trimestri a probabile crescita zero, e siamo improvvisamente chiamati ad altre decisioni vere su en…
La crisi e il conflitto Russia-Ucraina sta accelerando l’unificazione del Vecchio Continente: politica estera, Difesa ma più di tutto al centro c’è una strategia che lo porterà a una maggiore autonomia delle fonti energetiche. E, dicono le stime, anche a un nuovo primato economico
Nei giorni antecedenti l’insediamento di Mario Draghi a Palazzo Chigi, il clima di fiducia diffusosi sui mercati finanziari aveva provocato una discesa dello spread al minimo storico degli ultimi 5 anni, oscillando intorno ai 90 punti base. Oggi, a distanza di più di un anno, la crescita di questo assai minaccioso differenziale di rendimento fra i nostri Titoli di Stato e quelli tedeschi torna a …
Banche È arrivato il via libera della Banca Centrale Europea, ora il voto nell’assemblea dei soci.
In queste ore i mercati, cioè quegli investitori che muovono risparmi di centinaia di milioni di noi cittadini più o meno ricchi, sulla base di quali informazioni prendono le loro decisioni? Scrutano quanto accade sul campo di battaglia in Ucraina o forse ascoltano le conferenze stampa dei governatori delle Banche centrali? Entrambe le cose, verrebbe da dire visto il ripido saliscendi delle Borse…
Non era difficile da prevedere: che i quattro capitomboli del Governo della settimana scorsa non sarebbero stati gli ultimi. E infatti. Ieri la Lega per poco non provocava il quinto. In attesa del sesto, naturalmente. La Lega ha sempre mal sopportato il Green pass, si sa. Un po’ per convinzione, un po’ per non farsi rubare i voti no vax da Giorgia Meloni che, stando all’opposizione, cammina liber…