Cosa dice il nuovo decreto Ecco il testo integrale
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ecco il testo integrale.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ecco il testo integrale.
Non c’è invece nel provvedimento l’estensione della zona rossa alla provincia di Bergamo: sarà in un ulteriore Dpcm che verrà messo a punto e che, allo stato, dovrebbe indicare due comuni, Nembro e Alzano Lombardo, un’area dove vivono circa 25mila persone.
Valencia-Atalanta del 10 marzo a porte chiuse. È la raccomandazione giunta oggi dal ministero della Sanità spagnolo, in virtù dei timori per il coronavirus: stessa decisione anche per Getafe-Inter di Europa League.
Due nuovi casi di coronavirus anche a Valencia, sede della gara di ritorno degli ottavi di Champions che l’Atalanta affronterà il prossimo 10 marzo, per un totale di contagi che sale a 17.
Un documento con 10 buone pratiche, condivise da Ats, associazioni datoriali, sindacati, saranno ampiamente diffuse utilizzando ogni canale disponibile per una migliore e puntuale informazione di aziende e lavoratori in merito al coronavirus.
Aumenta il ritmo dei contagi da coronavirus in Spagna e i prossimi dovrebbero essere giorni decisivi per tutti i grandi eventi pubblici, compresa la sfida Valencia-Atalanta in programma il 10 marzo.
«Come presidente dell’Associazione Cuochi di Bergamo, insieme ai componenti del consiglio direttivo, stiamo invitando i nostri 300 associati, che sono per la maggior parte chef e ristoratori, a non farsi condizionare da questa isteria del coronavirus e ad adottare le misure precauzionali dettate dal ministero della salute». Inizia così una nota a firma Fabrizio Camer, presidente provinciale della…
La testimonianza di una donna milanese in cura prima a Treviglio e poi a Bergamo. «A casa in quarantena, sto bene. Il vero problema? La spesa a domicilio».
Sono tre i casi di coronavirus confermati in Messico, il secondo Paese latinoamericano a essere colpito dall’epidemia dopo il Brasile.
La Regione Lombardia: Il Covid-19 per il 90% dei pazienti è facilmente risolvibile, ma nel restante 10% dei casi, soprattutto se anziani o con un quadro clinico compromesso, richiede il passaggio in terapia intensiva.
La diffusione repentina del coronavirus in Italia comporta una serie di precauzioni in più da mettere in pratica quando si viaggia. La corretta informazione è la prima cosa da portare con sé durante gli spostamenti, soprattutto in un contesto come quello attuale. SosTariffe.it ha fatto il punto della situazione attraverso 13 fatti essenziali da conoscere a proposito dell’emergenza coronavirus.
Un numero di telefono a sostegno delle persone anziane e più fragili, ma anche l’ampliamento e il potenziamento di numerosi servizi per far fronte all’emergenza del coronavirus a Bergamo.
I vescovi lombardi in diretta su vari canali. Monsignor Francesco Beschi su Bergamo Tv alle 10,30 domenica. E oggi online la meditazione del venerdì.
L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, a supporto delle Unità di Offerta sociosanitarie, ha deciso di individuare alcuni numeri telefonici dedicati esclusivamente ad esse per agevolare la comunicazione e la risoluzione di problemi organizzativi legati al coronavirus.
Il primo cittadino di Bergamo: «Seguiamo le indicazioni, ma andiamo avanti con intelligenza e senza allarmismi. La cultura per reagire al virus».
Il punto giornaliero della situazione in Lombardia è stato annullato per controlli interni allo staff regionale. In una nota scritta è stato diffuso il nuovo bilancio: mercoledì 26 febbraio i casi in Lombardia sono saliti a 305.
La Regione precisa le limitazioni con un nuovo documento. In città via libera solo agli alimentari sabato allo stadio e lunedì in via Spino.
La società: viaggiatori diminuiti del 60%, effettueremo la sanificazione delle carrozze. Qui tutti i dettagli delle modifiche.
È opportuno comunque sottolineare che il primo accorgimento da adottare, ancora prima delle mascherine, è quello di lavare accuratamente e molto spesso le mani.
Quattro persone sono state sottoposte a tampone all’ospedale «Papa Giovanni». Negativi il primo caso di venerdì e un altro di sabato mattina. Costante monitoraggio di Ats, Regione e ministero. Sei pagine di approfondimento su «L’Eco» in edicola domenica 23 febbraio.