Maturità dal 18 giugno: al via il conto alla rovescia per oltre 9mila studenti
SCUOLA. Chiamata per 8.704 allievi delle superiori e 352 candidati privatisti. Definite 227 commissioni. Contano anche «competenze» e curriculum.
SCUOLA. Chiamata per 8.704 allievi delle superiori e 352 candidati privatisti. Definite 227 commissioni. Contano anche «competenze» e curriculum.
FORMAZIONE. In un anno triplicati i percorsi scolastici, ma la crescita chiede più alleanze con il mondo produttivo. Guido Torrielli, presidente Rete Its Italy: «Servono sia risorse per consolidare il modello, sia qualità e selezione»
SCUOLE. Saldo positivo solo per tre istituti sui 16 statali: Quarenghi, Natta e Paleocapa. Torna a perdere il Sarpi e non parte il «Made in Italy» al Belotti. I presidi: «Pesano i lavori per il raddoppio Fs e la sicurezza in stazione».
LA DECISIONE. Il ministero dell’Istruzione ha reso noto le materie delal seconda prova scritta del prossimo esame di maturità.
LA LETTERA. «Con la presente intendiamo rappresentare una forte preoccupazione per la decisione del Governo di non rifinanziare il Fondo», si legge.
IL DIBATTITO. Docenti e presidi commentano le indicazioni di Valditara: «Opportunità per sviluppare competenze». «No, un ritorno al passato».
ITALIA. Si dice che il Quirinale abbia acceso un faro sul decreto sicurezza a suo tempo approvato alla Camera e tornato di attualità fra le molte proteste dell’opposizione e quelle, previste e prevedibili, di piazza nel momento in cui sarà operativo.
I voti alla Primaria sono cambiati: non più “avanzato”, ma “ottimo”, non più “in via di prima acquisizione”, ma “insufficiente”. I sistemi di valutazione sono non solo una questione didattica, ma di scontro ideologico. Il rischio è quello di mettere in ombra l’unica cosa che conta: la qualità dell’insegnamento.
LE REAZIONI. I presidi valutano pro e contro delle novità introdotte dal ministro Valditara. «Così si formano cittadini responsabili verso gli altri». «Serve anche più educazione civica».
L’EVENTO. La pluri-medagliata paratleta bergamasca ha partecipato all’evento di inizio anno scolastico: ospite d’onore il Presidente della Repubblica.
GLI INCARICHI. Coinvolte soltanto scuole in provincia. Cubito (Cgil): intanto resta il tema del blocco dei concorsi per i dirigenti.
DELTA INDEX. Scenario previsto dal ministero dell’Istruzione che ha avviato una riforma tecnico-professionale. Intervista al ministro Valditara: «Stiamo investendo nel rapporto scuola-imprese, presto a Roma un ufficio ad hoc».
ELIMINATE LE DEROGHE. L’ultima indicazione dal ministro Valditara: l’uso è vietato anche per fini didattici. E si raccomanda il ritorno al diario cartaceo. Gli insegnanti approvano: «Così si impara a pianificare il tempo».
IL MINISTRO A BERGAMO. Valditara ospite di UniBg: la riforma 4+2 garantirà più posti di lavoro ai giovani e competenze alle imprese. Il rettore: pronti per un hub della formazione. Confindustria: qui esempio virtuoso.
DAL 15 AL 22 APRILE. La riflessione sul presente promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi. Ospiti anche i ministri Valditara e Zangrillo.
SCUOLA. Greco al Liceo Classico; Matematica al Liceo Scientifico: queste le materie del secondo scritto il prossimo 20 giugno agli esami di Maturità che interesseranno 500 mila studenti.
Settantadue studenti provenienti da diverse regioni italiane hanno partecipato alla 34/a edizione della selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze 2023” della Direzione generale Ricerca della Commissione europea. “Quest’anno abbiamo invitato 33 progetti alla mostra aperta al …
SCUOLA. I presidi promuovono il progetto di Valditara. «Una bella sfida, ora i regolamenti. Le sinergie con le imprese? Da noi attive da tempo».
SCUOLA. Il ministro Valditara prepara un giro di vite: senza il 6 si può essere bocciati, attività per «riparare» i danni. I dirigenti: «Difficile da applicare». Leggi l’approfondimento su L’Eco di Bergamo in edicola sabato 23 settembre.
NUOVE REGOLE. Stretta su sospensioni e voto in condotta: il governo inasprisce le pene per chi non si comporta bene tra i banchi, usando il voto come strumento contro la violenza che negli ultimi anni colpisce soprattutto i docenti ma anche gli stessi studenti nelle scuole italiane.