Bossetti, la difesa potrà visionare le copie di foto e dna
LA VICENDA. L’autorizzazione del tribunale dopo l’ok della Corte d’Assise: il consulente potrà visionare i reperti, senza nuove analisi
LA VICENDA. L’autorizzazione del tribunale dopo l’ok della Corte d’Assise: il consulente potrà visionare i reperti, senza nuove analisi
Da oggi (venerdì 6 settembre) a domenica centinaia di piccoli calciatori scenderanno in campo al Centro Sportivo di via Don Milani nel nome di Yara. Si giocheranno il titolo 24 squadre provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Oggi sarà presente anche L’Eco café
TERNO D’ISOLA. Campioni biologici prelevati agli abitanti di via Castegnate: saranno comparati con le tracce repertate sul corpo e sui vestiti di Sharon Verzeni. Approfondimenti anche sulla cerchia di relazioni della vittima.
LA PROCURA DI VENEZIA. Chiesta l’archiviazione per Letizia Ruggeri, la pm il cui lavoro di indagine ha portato alla condanna definitiva all’ergastolo per Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio.
TRIBUNALE. È stata fissata l’udienza davanti alla Corte d’assise in cui i difensori del muratore di Mapello, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, potranno effettuare una ricognizione dei reperti relativi al delitto.
L’INTERVISTA. Giornalista, redattrice del telegiornale di Bergamo Tv, uno dei volti dell’informazione più conosciuti della Bergamasca, Paola Abrate ci racconta alcuni aneddoti della sua vita e della sua carriera: «Impossibile rimanere uguali dopo aver seguito a fondo un evento come l’omicidio di Yara Gambirasio».
Il provvedimento. La questione su cui si è pronunciato il tribunale di Venezia riguarda la non corretta conservazione dei 54 campioni di Dna.
In tribunale.La questione era stata rinviata dalla Cassazione alle due Corti di Assise di Bergamo che già in precedenza si erano pronunciate in modo negativo. Leggi di più su L’Eco di Bergamo dell’8 dicembre.
L’indagine Il presidente della prima sezione penale del Tribunale di Bergamo Giovanni Petillo e la responsabile dell’Ufficio corpi di reato del tribunale Laura Epis risultano indagati a Venezia per depistaggio e frode processuale.
Richiesta negata: i difensori del muratore di Mapello, in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, non potranno accedere ai reperti del processo concluso con la sua condanna.
I giudici della Corte d’Assise di Bergamo si sono riservati di decidere sulla richiesta della difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, di poter esaminare i reperti che hanno portato alla condanna.
È stato accolto dalla Cassazione il ricorso con il quale la difesa di Massimo Bossetti, ha contestato il «no» all’accesso a 54 campioni di Dna richiesto ai fini di avere elementi per chiedere la revisione del processo.
La difesa di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per la morte di Yara Gambirasio, ricorre in Cassazione. Lo annuncia il settimanale «Oggi», in edicola da giovedì 16 luglio. Richiesta anche un’ispezione al Tribunale di Bergamo.
Le motivazioni della Cassazione alla sentenza su Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
Che forma hanno i sogni, la passione, l’impegno? Yara Gambirasio è tutto questo, e molto di più. Un’opera d’arte ne parlerà. Lo racconterà a tutte le persone - giocatori, dirigenti, semplici amatori o professionisti - che varcheranno la soglia della Casa dello Sport di via Gleno.
Massimo Bossetti potrà partecipare ai funerali della madre, Ester Arzuffi, deceduta domenica mattina all’ospedale di Ponte San Pietro.
È morta Ester Arzuffi. La mamma di Massimo Bossetti, in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, è deceduta a 71 anni.
«Signori giudici, chi vi scrive è Massimo Bossetti». Comincia così la lettera che il muratore di Mapello, in cella con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, ha scritto ai giudici della Corte di Cassazione, che affronteranno il suo caso nell’udienza fissata per il 12 ottobre.
Contro la sentenza con la quale, nel luglio scorso, i giudici della Corte d’assise di Brescia hanno confermato l’ergastolo per il muratore di Mapello.
Erano le 18,40 del 26 novembre di 7 anni fa quando Yara Gambirasio, una ragazzina di 13 anni, scompariva nel nulla, dopo essere uscita dalla palestra di Brembate Sopra, dove si era recata poco prima per riportare uno stereo.