Ci vuole una scossa. Il diritto di parlare. Il peso delle scelte
LA DOMENICA DEL VILLAGGIO. Ci sono momenti e situazioni in cui una scossa è necessaria.
LA DOMENICA DEL VILLAGGIO. Ci sono momenti e situazioni in cui una scossa è necessaria.
L’ANALISI. È mancato solo il gol, ed è uno scherzo del destino nel giorno in cui – al meglio della condizione o in via di recupero, ma comunque arruolabili – per la prima volta Ivan Juric si è trovato a disposizione tutta l’impressionante potenza di fuoco di cui dispone questa Atalanta.
IL COMMENTO. Il ciclismo deve molta della propria popolarità alla semplicità. Un solo gesto tecnico (la pedalata, che tutti imparano da bambini), poche e facili regole, un palcoscenico accessibile (la strada) e gratuito, che consente di ammirare i protagonisti più da vicino che in qualsiasi altra disciplina. E una dinamica elementare: si parte in tanti e vince chi va più forte.
IL COMMENTO. Il rischio c’era. Lo percepisci quando vai in piazze oggi di levatura medio bassa che hanno vissuto momenti di gloria in epoche più o meno remote: Verona, Parma, Firenze, la Torino granata, Bologna fino a un paio d’anni fa.
IL COMMENTO. Una domenica mattina radiosa, dopo il sabato grigio e piovoso. Una metafora della vita, ma anche dello sport italiano, esaltato dalle sue eccellenze mondiali che guardano dall’alto chi, nelle gerarchie mondiali, è invece ormai scivolato fino alle retrovie.
IL COMMENTO. «E adesso?». È l’enigmatico interrogativo con il quale si chiude «Giù la testa», uno dei tanti capolavori del cinema western firmati da Sergio Leone. E l’angoscia nella voce del co-protagonista Juan Miranda (interpretato da Rod Steiger), che resta sospesa nel vuoto, è la stessa con la quale un po’ tutti noi ci siamo posti la stessa domanda, mercoledì sera, dopo la disfatta dell’…
L’ANALISI. Altro che caso dell’estate. La vicenda Lookman, tormentone di casa Atalanta da due mesi a questa parte, è invece un segnale di speranza per tutti voi, forzati della sveglia, vittime predestinate immolate all’altare del lunedì mattina.
L’AMICHEVOLE. Prima uscita internazionale per Ivan Juric da tecnico nerazzurro. Alla Red Bull Arena di Lipsia sulle fasce spazio a Bellanova e Zappacosta. Dietro c’è Scalvini e non Djimsiti. Il ritorno di Scamacca.
ITALIA. Adesso ci dobbiamo proprio credere tutti. E come succede sempre per i momenti che si pensa non debbano arrivare mai, nessuno di noi se l’era immaginato così.
L’ULTIMA DI CAMPIONATO. Grande emozione nell’ultima partita della stagione nerazzurra in Campionato: lo striscione per Gasperini «condottiero» come contro il Real, il tributo della società ai supporters con il display «589.426 volte grazie». Le lacrime finali di Toloi e il saluto dei tifosi.
IL COMMENTO. Alla fine di un weekend triste sia per il Rosso (Sinner, ko in finale a Roma), sia per la Rossa (Ferrari 4ª e 6ª a Imola e pure soddisfatta: chissà cosa ne avrebbe pensato Enzo Ferrari), lo sport italiano si ritrova a sorridere al femminile.
IL COMMENTO. Mese delle fioriture per eccellenza, maggio regala per tradizione al rigoglioso giardino dello sport italiano due delle sue rose più belle.Una è la Rosa più rosa delle altre: quella del Giro d’Italia.
IL COMMENTO. Difficile parlare solo di calcio quando le sue vie si intrecciano con quelle della violenza e della morte. La tragedia che si è consumata in via Ghirardelli è qualcosa di contrario a ogni forma di diritto, naturale o scritto, che regola la vita dell’uomo. E il giornale se ne occupa, nella maniera più accurata, sensibile e documentata possibile, in un’altra sezione.
IL COMMENTO. Sobrietà. In una settimana in cui il termine è stato usato fino a sconfinare nell’abuso, Atalanta e Lecce hanno fatto proprio il concetto e se lo sono portato in campo.
I VOTI. Le pagelle di Milan-Atalanta di Piero Vailati.
LA CRONACA. Una vittoria di sostanza, una vittoria di personalità che avvicina l’obiettivo Champions nel giorno in cui il Bologna, riportandosi a -2 (comunque -3 per l’esito degli scontri diretti) dopo aver battuto l’Inter capolista poteva ritrovare l’entusiasmo giusto per riaprire i giochi, in attesa della Juve impegnata a Parma nella serata di lunedì 21 aprile.
SPORT. Non preoccupatevi se questa mattina, rientrando al lavoro, troverete il traffico del lunedì ancora più intenso del solito.
IL COMMENTO. Così brutta da essere persino disarmante. Da guardarla con tale sconforto che non si riesce nemmeno ad arrabbiarsi. L’Atalanta ha scelto il suo volto peggiore per salutare definitivamente il bel sogno che l’ha accompagnata (anzi, che ci ha accompagnati tutti, anche quelli che magari hanno rinunciato a priori a sognare) fino a questo caldo pomeriggio di primavera nello stadio cantie…
IL PROGETTO. Il dg Area corporate Fabris: «A Pasqua un nuovo campo con una tribuna da 400 posti. Entro il 2027 acquisiremo altre aree confinanti». Si ragiona anche su uno stadio per l’Under 23.
IL COMMENTO. Prendete un ragazzo di 15 anni e provate a spiegargli che l’uomo è vissuto per millenni senza smartphone. Farete una fatica tremenda. Poi spiegategli che c’è stata un’epoca (lunga) in cui la Ferrari dominava il Mondiale di Formula 1 e l’Atalanta faceva la spola fra Serie A e Serie B. Forse farete ancora più fatica.