Dove va l’Italia, le fragilità politiche
MONDO. Romano Prodi, durante un dibattito all’Ispi, ha fotografato la linea del governo italiano sull’Ucraina così: «Giorgia Meloni sta con Trump, Salvini con Putin e Tajani con l’Europa: ma dove andiamo?».
MONDO. Romano Prodi, durante un dibattito all’Ispi, ha fotografato la linea del governo italiano sull’Ucraina così: «Giorgia Meloni sta con Trump, Salvini con Putin e Tajani con l’Europa: ma dove andiamo?».
MONDO. Il quadro è sempre più critico, da ultima spiaggia. «A un anno di distanza, l’Europa si trova in una situazione più difficile. Il nostro modello di crescita sta svanendo. Le vulnerabilità stanno aumentando. E non esiste un percorso chiaro per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno».
IL LUTTO. Giovedì 24 aprile con «L’Eco di Bergamo» tredici pagine dedicate alla memoria del Santo Padre: il rapporto coi giovani, il ricordo dei Vescovi, e l’analisi verso il Conclave.
L’ULTIMO SALUTO. Al Tempio Votivo di Bergamo i funerali di Filippo Maria Pandolfi, influente politico bergamasco, morto a 97 anni nella notte tra venerdì e sabato. «Un esempio da trasmettere ai giovani».
ITALIA. L’8 marzo di 5 anni fa, il giorno del decreto delle zone rosse istituite dal governo Conte, scoppiarono rivolte in molte carceri italiane. Lo Stato per proteggere i cittadini prevedeva il distanziamento.
LO SPETTACOLO. Tullio Solenghi il 3 febbraio, insieme a Massimo Lopez, sarà in scena al Teatro Donizetti con lo spettacolo «Dove eravamo rimasti».
ITALIA. È stata Giorgia Meloni ad informare l’opinione pubblica di essere stata iscritta dalla Procura di Roma, insieme ai ministri Nordio e Piantedosi e al sottosegretario Mantovano, nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato per la vicenda di Al Almasri.
ITALIA. Ormai una stagione della nostra storia politica è davvero finita, bella o brutta che sia stata.
ITALIA. Era difficile capire se il campo largo avrebbe tenuto, nessuno aveva messo in conto che si potesse dissolvere prima ancora di essere costituito.
MONDO. La giornata cruciale per decidere chi governerà l’Europa nei prossimi anni è cominciata per Giorgia Meloni con messaggi a lei indirizzati per nulla rassicuranti.
ITALIA. La campagna italiana per le elezioni europee schiererà in gara tutti o quasi i leader di partito. Nessuno dei quali prenderà posto nell’emiciclo del Parlamento europeo.
ITALIA. I sondaggi lo danno in crescita ma di sicuro non quanto le sue ambizioni che sono notoriamente senza confini.
ITALIA. Le ultime due settimane sono state teatro di manifestazioni che hanno segnato un cambio di passo nella vita della sinistra italiana. Sabato 11 c’è stata la manifestazione organizzata dal Pd della Schlein in Piazza del popolo a Roma. L’altro ieri si è tenuto lo sciopero generale intensamente voluto dalla Cgil di Landini, oltre che dalla Uil di Bombardieri. Due diverse manifestazioni per p…
ITALIA. Ma Elly Schlein è in grado di decidere? Ormai il dubbio emerge chiaramente nelle chat dei deputati e persino in qualche felpata intervista di illustri sostenitori della segretaria come Romano Prodi o Dario Franceschini.
ITALIA. Il Consiglio dei ministri convocato il 1° maggio e il decreto lavoro all’ordine del giorno della riunione avevano due scopi: rompere per la prima volta il monopolio del sindacato e della sinistra nella giornata dedicata ai lavoratori e dimostrare coi fatti che la destra ha una sua politica sociale diversa e non subordinata a quella dei progressisti.
Politica. A Giancarlo Pajetta, dirigente comunista di lungo corso, sfuggì una battuta sul conto del suo segretario di partito. Disse che il compagno Berlinguer si era iscritto direttamente al comitato centrale. Le sue parole erano sottilmente ambigue. Erano apparentemente il riconoscimento della predestinazione di Berlinguer a divenire un grande leader.
La clamorosa marcia indietro di Carlo Calenda, che nel corso di una intervista tv ha stracciato l’accordo elettorale siglato col Pd solo pochi giorni fa, dimostra - questa volta più di altre - quanto sia arduo mettere insieme le «anime» di sinistra, centro, centrosinistra, ecc. in funzione anti-centrodestra. Calenda ora dice addio a Enrico Letta dopo che il Pd, oltre all’accordo con lui, ha firma…
Molte Fedi sotto lo stesso cielo La rassegna organizzata dalle Acli anche per la prossima edizione ha preparato un cartellone ricco di nomi e di eventi. Da lunedì si potrà sottoscrivere la card associativa.
Il 7 febbraio 1992 Giulio Andreotti e l’allora ministro del Tesoro Guido Carli firmano per l’Italia il Trattato di Maastricht. Trent’anni dopo nella memoria collettiva sono rimasti solo i tre punti cardinali della politica economica comune: 60% del debito pubblico, 3% del deficit annuale, 2% del tasso di inflazione. All’alba del 2022 non ve n’è uno rispettato. Chi inizia il balletto delle trasgre…
È un gran formicaio impazzito, questo mondo politico tenuto a bada dal governo Draghi e impaurito dalla scelta che dovrà fare per il nuovo presidente della Repubblica. Tutti parlano, si incontrano, tramano, lanciano segnali, ammiccamenti, riconoscimenti e il risultato è una grande confusione. Non c’è un regista, qualcuno che si incarichi di condurre le cose come successe con de Mita che fece eleg…