RadiciGroup: bonus di mille euro a 1.500 addetti, interinali compresi
Il contributo Sarà erogato a giugno. Nelle sedi bergamasche interessati 1.200 lavoratori Misura contro il carovita. È anche «un riconoscimento all’eccezionale lavoro di squadra».
Il contributo Sarà erogato a giugno. Nelle sedi bergamasche interessati 1.200 lavoratori Misura contro il carovita. È anche «un riconoscimento all’eccezionale lavoro di squadra».
Riconoscimento L’importo massimo del premio al 70% dei lavoratori. Andamento positivo anche quest’anno: fatturato stimato a 8,5 milioni. L’azienda fondata nel 1979 si occupa di stampaggio di prodotti in plastica di grandi dimensioni.
Regione Lombardia L’erogazione in una tranche unica, ecco l’elenco delle associazioni beneficiarie del contributo economico a fondo perduto.
Al processo Testimonia la compagna del tunisino ucciso a coltellate dal giardiniere 19enne. «L’imputato l’ha sfidato con l’arma in mano, Marwen era pacifico». Sentita a porte chiuse la figlia tredicenne.
Il prossimo weekend (30 aprile - 1 maggio) l’inaugurazione dello spazio verde dedicato alla grande intellettuale, l’acrobata al palo cinese Mistral, hobbistica, street food e un palco aperto per tutti gli aspiranti artisti
Dalle battaglie locali contro la costruzione di un inceneritore a “Rifiuti Zero”, un progetto che oggi coinvolge sette milioni e mezzo di persone. In quarant’anni di impegno ecologista, Ercolini è arrivato a vincere il Nobel alternativo per l’ambiente. Sarà ospite domani sera del festival “Tierra!” a Terno d’Isola
Il blitz Nella mattinata di martedì 29 marzo, in Albania, è stato tratto in arresto un 52enne albanese latitante, reo di aver fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La tragedia L’incidente venerdì mattina a Pozzo d’Adda. La 18enne di Pozzuolo era in sella alla moto insieme a un’amica che è rimasta ferita. Erano dirette al «Da Vinci» di Bergamo. Tre minuti di silenzio tra le lacrime. Aveva frequentato anche l’Archimede di Treviglio.
Lo schianto fatale Le due ragazze erano dirette a scuola a Bergamo. L’incidente con un’auto è avvenuto nella mattinata di venerdì 25 marzo, verso le 8.30, a Pozzo d’Adda nel Milanese.
Terno d’Isola Emanuela Rubini aveva 54 anni, nel pomeriggio di martedì 8 marzo il frontale a Pozzo d’Adda. Nella Parrocchiale tante persone l’hanno voluta ricordare.
Bergamo In primo grado Locatelli era stato condannato a 18 anni per la morte della convivente dopo i maltrattamenti. L’accusa: «Ecco perché fu un omicidio volontario».
Il dramma Emanuela Rubini aveva 54 anni: è morta nel pomeriggio di martedì 8 marzo a Pozzo d’Adda in uno scontro frontale. Viveva a Terno d’Isola con la figlia diciannovenne. La Procura di Milano ha disposto l’autopsia. In gravi condizioni al Niguarda il ventottenne ferito nello schianto. Il sindaco di Terno: «La comunità è sbigottita».
L’incidente Aveva 54 anni, nel pomeriggio di martedì 8 marzo il frontale a Pozzo d’Adda: una Seat guidata da un 28enne del paese ha invaso la corsia opposta ed è finita contro la Lancia Y della donna. Lui è in fin di vita in ospedale, lei lascia la figlia di 19 anni.
Schianto Nel tardo pomeriggio di martedì 8 marzo una donna di 54 anni è morta in uno scontro frontale a Pozzo d’Adda.
Terno d’Isola Ingresso gratuito al giardino di 25 mila metri quadri allestito anche quest’anno nel campo di via Biagi.
Dal 24 febbraio al 9 aprile, diciassette realtà della nostra provincia apriranno le porte ad esperti, lettori e curiosi di ogni età. Per parlare di ambiente, di società e di percorsi
Dal 24 febbraio al 9 aprile la rassegna proporrà 19 incontri dal vivo accolti in 17 comuni bergamaschi.
Un cartellone ricchissimo di appuntamenti sparsi nei luoghi più belli della nostra provincia. Il festival diretto da Luca Doninelli inaugura il 26 giugno e promette una rapida serie di sold out per gli spettacoli a ingresso gratuito, da prenotare al volo.
Continua la rassegna itinerante che porta grandi spettacoli nei luoghi insoliti di città e provincia. Verso il tutto esaurito il calendario delle serate, per cui ci sono ancora posti disponibili
La convivenza forzata con il proprio aggressore ha reso più difficile contattare i centri antiviolenza. Le brutalità di genere, fisiche e psicologiche, sono prima di tutto una questione culturale