La «valanga» alla Maslana di Valbondione
La «valanga» caduta domenica nella valle della Piccinella alla Maslana di Valbondione. nella parte terminale il fronte è largo circa 200 metri.
La «valanga» caduta domenica nella valle della Piccinella alla Maslana di Valbondione. nella parte terminale il fronte è largo circa 200 metri.
Chiusa anche la strada per Dossena. la Provincia di Bergamo ha emesso un’ordinanza di chiusura lunedì 17 marzo : si tratta della strada provinciale 26 che da San Pellegrino permette di raggiungere Dossena e Serina.
Prosegue l’emergenza valanghe e frane nelle valli. Tanto che il bollettino regionale segnale anche per lunedì 17 febbraio un rischio valanghe 4, ovvero forte, su una scala da uno a cinque. Emergenza che, innanzitutto riguarda due provinciali.
A partire da sabato 15 febbraio 2014, dodici tecnici appartenenti alla VI Delegazione Orobica del CNSAS si alterneranno, a turno, per il monitoraggio del rischio di valanghe lungo le strade Valleve-Foppolo e Gromo- Valbondione. Pericolo valanghe: 3 marcato su tutti i settori.
Ancora strade chiuse di notte sulle nostre montagne per il rischio valanghe (nei prossimi giorni dovrebbe piovere anche in alta quota). La Provincia di Bergamo ha diramato quattro ordinanze di chiusura, da sabato 15, relative ad altrettante strade. Riapre invece la rotatoria a Calcio sulla Padana Superiore
La strada provinciale della Val Serina non riaprirà per l’estate. È una doccia fredda quella arrivata nei giorni scorsi sul turismo e l’economia dei sei comuni che si trovano oltre Ambria di Zogno: Algua, Costa Serina, Bracca, Serina, Cornalba e Oltre il Colle.
Pericolo valanghe rientrato nella Bergamasche e conseguentemente strade riaperte dalle 18 di oggi. Il monitoraggio del geologo della Provincia di Bergamo ha permesso di controllare la situazione sui versanti delle montagne interessate e di ripristinare a viabilità ordinaria .
Giornata di disagi nelle valli dove le strade chiuse per il forte rischio di valanghe hanno bloccato i turisti: fra loro anche due pullman di ragazzi che andavano a Lizzola per la settimana bianca. E dalle 18 di martedì scatta una nuova chiusura per quattro strade.
Domenica 9 febbraio, l’elicottero messo a disposizione da Regione Lombardia con la collaborazione della Provincia di Bergamo, si è alzato in volo dalla piazzola della Croce Blu di Gromo.
Un elicottero per sorvolare la zona a rischio e una sistemazione per gli sfollati negli spazi delle ex scuole elementari. Queste le due principali novità sul caso della valanga di Ludrigno e delle 14 persone fatte sgombrare mercoledì scorso dalle loro abitazioni. Nella notte la valanga si è mossa lievemente.
Spiazzi di Gromo: la valanga in diretta sul monte Vodala ripresa venerdì 7 febbraio da Pierino Bigoni
Eliambulanza e soccorso alpino sono intervenuti nella zona del Monte Grem per recuperare un 75enne di Fiorano al Serio scivolato lungo un pendio del monte a una altitudine di circa 1800 metri. L’intervento è stato compiuto dai tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino.
Non ci sono movimenti franosi in atto nella zona di Ponte Giurino, frazione di Berbenno dove nei giorni scorsi sono caduti a valle 15.000 metri cubi di terra. I carotaggi hanno confermato che non vi sono problemi stante la presenza di roccia nella montagna.
Valanghe sotto controllo e strade riaperte. Giovedì, dalle 17, la Provincia ha disposto la riapertura di tutte le strade nei giorni scorsi interrotte per il rischio slavine: la Valleve-Foppolo, la Gandellino-Valbondione, la Sant’Andrea-Vilminore-Manna e la Valle di Scalve tra Vilminore e Schilpario. GUARDA FOTO E VIDEO
Non capita tutti i giorni di riuscire a fotografare in diretta una valanga che cade, soprattutto delle dimensioni ben visibili nell’immagine qui a lato. L’immagine è stata scattata alle 15,15 nella zona della valle Antica nel territorio di Valbondione. Riaperte quattro strade. GUARDA LE FOTO
Finché si è potuto si è cercato di evitarlo. Ma alla fine lo sgombero si è reso necessario: troppo elevato il rischio di valanghe. Così 14 persone (tra cui quattro bambini), su ordinanza del sindaco Alberto Bigoni, hanno dovuto lasciare le loro case nella contrada di Ludrigno.
È sempre più alta la preoccupazione degli abitanti della contrada di Ludrigno, ad Ardesio, per il pericolo che dalle pendici del monte Secco e del Vaccaro possa cadere la valanga del Vendulo. La situazione è tanto critica che la contrada potrebbe anche essere evacuata.
«Mercoledì inizieranno i carotaggi che porteranno a verificare quale sia la reale situazione della frana. Solo dopo questa operazione, che durerà un paio di giorni, si potranno decidere le azioni da intraprendere, in base ai risultati ottenuti».