Parigi, c’è un secondo terrorista in fuga «Altri attentati sono in preparazione»
Non solo Salah Abdeslam, l’uomo più ricercato d’Europa: anche un secondo pericoloso terrorista è in fuga.
Non solo Salah Abdeslam, l’uomo più ricercato d’Europa: anche un secondo pericoloso terrorista è in fuga.
La paura attraversa l’Europa. Da Parigi ad Hannover, dove era prevista la partita di calcio Germania-Olanda: lo stadio è stato evacuato e la partita è stata annullata.
Tanta gente fuori da Palafrizzoni per il momento di raccoglimento in memoria delle vittime dell’attentato nella capitale francese.
La commemorazione delle vittime degli attentati a Parigi
Gli assassini non potevano certo saperlo. Loro hanno sparato nel mucchio uccidendo in modo del tutto indiscriminato chi si trovavano dinanzi. Tra i tanti, hanno ammazzato senza pietà Quentin Boulanger, 29 anni, originario di Reims e trasferitosi a Parigi per studiare 10 anni fa e Halima Saadi, trentaseienne tunisina madre di due bambini di tre e sei anni, e ancora Ciprian Calciu, romeno di 32 ann…
Esorcizzare i fantasmi. Di solito è un’operazione da psicanalisti, da venerdì notte è diventata una pratica famigliare per sfuggire alla paura nella foresta globale. Tutti ci stiamo alzando male la mattina e ciascuno reagisce come sa e come può. Vorremmo poterci svegliare il 13 e cambiare con una telefonata gli effetti del destino, ma il massacro di Parigi è avvenuto, com’era avvenuto l’11 Settem…
Non la conoscevano per gli studi o per le sue attività all’interno di Emergency, la conoscevano per i piccoli gesti della quotidianità. Matteo Ghisalberti (di Zogno, ma vive a Parigi da otto anni) e la sua famiglia conoscevano bene Valeria Solesin, la ragazza uccisa al Bataclan.
Adesso basta buonismo, armiamoci e partite. È il senso di dichiarazioni seguite all’eccidio di Parigi, ascoltate in tv o lette sui social network. Come se negli anni del dopo 11 settembre l’Occidente non fosse già sceso in guerra, dall’Afghanistan alla Libia e fino alle recenti operazioni militari francesi e americane in Siria, corroborate poi dai russi. È tornato in voga citare gli ultimi testi …
La parola «pace» e il simbolo della pace sono stati utilizzati da più scuole per raccontare il dopo Parigi.
Sono aumentati i controlli sui passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti italiani. E Orio non fa eccezione, naturalmente, tanto che sul sito dell’aeroporto è comparso in grande evidenza un avviso che invita i passeggeri in partenza a presentarsi in aeroporto con congruo anticipo per «facilitare l’espletamento delle procedure di sicurezza».
Oggi alle ore 12 nelle scuole bergamasche si osserverà un minuto di silenzio per condannare i gravissimi attacchi terroristici a Parigi e mostrare grande vicinanza al popolo francese commemorandone le vittime, con profondo cordoglio anche verso la famiglia della studentessa italiana Valeria Solesin.
Il vescovo Francesco Beschi al momento di preghjiera alle Grazie. Anche a Bergamo oggi sarà lutto cittadino. Il Consiglio comunale, previsto per le ore 18, si aprirà in piazza Matteotti, davanti a Palazzo Frizzoni, con un momento di raccoglimento e di solidarietà..
«Siamo tutti sotto sopra. Sicuramente c’è paura, anche perché il governo e la prefettura ci hanno invitato a stare il meno possibile in giro».
È stato il Califfo dell’Isis Abu Bakr al-Baghdadi in persona ad ordinare di colpire i Paesi «nemici» creando un’unità specifica per la pianificazione degli attacchi terroristici.
L’unico terrorista che non si è rivelato un kamikaze è in fuga in Belgio e da domenica sera è il ricercato numero uno dalle polizie di tutta Europa.
Iniziata con un minuto di silenzio per le vittime francesi del terrorismo e con le note della Marsigliese, la sfida della Foppapedretti finisce in un boato.
-E' stato un risveglio triste quello di Parigi, oggi; un misto di dolore e rabbia, ma anche molta voglia di ricominciare anche se, negli occhi di tutti ci sono ancora le immagini di terrore di venerdì sera degli attacchi terorristici …
-E, stamane, all'Angelus papa Francesco è intervenuto su quanto, di drammatico e sconvolgente, è accaduto a Parigi. Un pontefice sgomento, addolorato, che ha utilizzato parole molto forti per condannare gli attacchi terroristici di venerdì sera nella capitale francese. Ascoltiamo insieme …
Risolvere il conflitto in Siria è più che mai un imperativo alla luce degli attacchi di Parigi: questo - secondo quanto riporta la Casa Bianca - è l’impegno di Barack Obama e Vladimir Putin preso nel corso di un faccia a faccia a margine del G20.