L’azzardo francese e i rischi per l’Europa
FRANCIA. All’indomani dello strappo di Giorgia Meloni a Bruxelles, la Francia va al voto in un clima di tensione: «Il Paese si gioca la pelle».
FRANCIA. All’indomani dello strappo di Giorgia Meloni a Bruxelles, la Francia va al voto in un clima di tensione: «Il Paese si gioca la pelle».
ITALIA. Solo da gennaio scorso più di cinque migranti sono annegati in media ogni giorno nel Mediterraneo centrale cercando di raggiungere l’Italia: 920 persone, 29.800 dal 2014.
MONDO. La giornata cruciale per decidere chi governerà l’Europa nei prossimi anni è cominciata per Giorgia Meloni con messaggi a lei indirizzati per nulla rassicuranti.
ITALIA. La splendida cornice di Borgo Egnazia, i sette Grandi del Pianeta (ultimamente un po’ meno grandi dal punto di vista geopolitico), Papa Francesco, Volodymir Zelensky.
IL COMMENTO. Cominciamo dai punti certi di questa tornata elettorale. Bergamo ha per la prima volta un sindaco donna: è Elena Carnevali, già assessore della Giunta Bruni e parlamentare Pd. Ha vinto contro il centrodestra guidato da Andrea Pezzotta, anzi stravinto: e questo è il secondo dato certo.
IL COMMENTO. Nonostante l’avanzata delle destre radicali, il voto ha confermato la «maggioranza Ursula», la coalizione centrista all’Europarlamento: il fronte europeista (popolari, socialisti, liberali) è ben al di là della soglia minima di 361 seggi su 720. Fatto positivo, l’unico, che tuttavia racconta solo una parte della soluzione.
MONDO. La partita delle Europee si gioca nell’arco di crisi che comprende Francia, Germania e Italia. In ballo c’è il futuro, e quale futuro, del continente.
LE DICHIARAZIONI. Lara Magoni prima parlamentare europea eletta da Fratelli d’Italia Bergamo: «Bergamo torna in Europa con la destra dopo 25 anni». Gori: «210mila preferenze, è una responsabilità: portare davvero Bergamo in Europa».
L’ANALISI. I risultati delle europee in Italia a confronto con i risultati in Lombardia e nella nostra provincia. Fratelli d’Italia al 29%, il Pd anche grazie ai voti dei candidati sindaci arriva al 24%.
MONDO. Nelle stesse ore in cui si svolgono le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo da Lampedusa, avamposto d’Europa, giungeva la notizia di nuovi sbarchi e dell’avvistamento di undici corpi affogati che galleggiano nel Mediterraneo.
IL VOTO. Alle urne anche domenica 9 giugno dalle 7 alle 23 per le europee e le amministrative di 164 Comuni bergamaschi. Le curiosità dai seggi: a Val Brembilla domenica mattina ha votato la signora Santina Sonzogni, 100 anni compiuti giovedì.
LE CURIOSITÀ. Novelli sposi e subito al voto. E poi ultracentenari e giovani neo18enni: ai seggi tutte le fasce d’età.
ELEZIONI. In Bergamasca dalle 15 di sabato 8 giugno si vota per l’elezione dei 76 membri italiani del Parlamento europeo e per rinnovare i sindaci in 164 Comuni della provincia, tra cui Bergamo città.
L’EDITORIALE. Bergamo continuerà a crescere se anche l’Europa continuerà a crescere. Ed è vero l’esatto contrario: l’Europa continuerà a crescere se anche Bergamo continuerà a crescere. E i territori - e soprattutto le comunità - crescono se tutti portano il proprio contributo, se ciascuno di noi porta le proprie idee, la propria passione, il proprio senso civico a favore dell’altro, sia che st…
MACCHINA ELETTORALE . Chi vuole candidarsi all’incarico può presentarsi dalle 8,30 a Palazzo Uffici. Sportelli anagrafe, aperture straordinarie.
ELEZIONI. Sabato 8 giugno seggi aperti dalle 15 alle 23. Le operazioni proseguiranno anche domenica dalle 7 alle 23. Gli aspiranti primi cittadini sono 323. In Prefettura «help desk» per i Comuni.
MONDO. Rendere l’Intelligenza Artificiale sicura in vista del «più grande anno elettorale della storia». La faccenda è seria.
ELECTION DAY. Sabato 8 e domenica 9 giugno si vota per le Europee, per le Amministrative in 3.715 Comuni e per le Regionali in Piemonte.
ITALIA. Giorgia Meloni è tornata sulla polemica che ha investito il suo vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini per le parole – sue e dei suoi – contro il discorso del Presidente sulla «sovranità europea».
MONDO. Era scontato che le elezioni europee, perché regolate dal sistema proporzionale, avrebbero creato le condizioni di una lotta di tutti contro tutti. Fuori e anche dentro le coalizioni. La ragione è presto detta.