Migliorare il lavoro e la società con l’Europa
ITALIA. Quest’anno il 1° Maggio l’abbiamo voluto dedicare, oltre che al lavoro, all’Europa e alla pace.
ITALIA. Quest’anno il 1° Maggio l’abbiamo voluto dedicare, oltre che al lavoro, all’Europa e alla pace.
OCCUPAZIONE. Nell’anno appena passato l’ufficio vertenze del sindacato orobico ha assistito circa 1500 lavoratori e ha recuperato poco meno di 5 milioni di euro.
Dalle detrazioni all’assegno unico: anche in provincia di Bergamo prende piede il nuovo strumento di integrazione del reddito per le famiglie. Sonzogni (Cisl): «Le sue caratteristiche premiano l’interesse per le famiglie».
LA MISURA. Da lunedì 18 dicembre è possibile fare richiesta per ottenere il contributo da fine gennaio. Sindacati e patronati scettici: procedura troppo articolata, si rischia di rallentare i tempi.
Le iniziative. In occasione della Giornata mondiale della donna dell’8 marzo, Cisl organizza incontri e attività nell’Alto Sebino e in città.
Già segretario generale della Filca provinciale e nazionale, il ricordo della Cisl di Bergamo.
Quest’anno la celebrazione del Primo Maggio riprende con le manifestazioni pubbliche dopo due anni di fermo dovuti alla pandemia; la ricorrenza di quest’anno non può non ricordare la guerra tra Russia e Ucraina, con il titolo al lavoro per la pace. La guerra che nessuno si aspettava ritornasse così vicina a noi con il suo carico di morte e di distruzione.
Nella Bergamasca spetta a 245mila famiglie. L’Inps nazionale: il 50% non ha ancora presentato richiesta. I Caf: «I lavoratori troveranno la busta paga di marzo senza detrazioni e più leggera. Ad aprile sarà boom di istanze».
L’analisi della Cisl Bergamo: rinuncia a contratti a tempo indeterminato aumentata del 25% in un solo anno. Mazzola: flessibilità per bilanciare lavoro e sfera privata.
Nel 2021, al netto delle denunce legate al Covid, in crescita gli infortuni anche mortali. Cisl Bergamo: «Serve nuova cultura del lavoro. Da tempo chiediamo l’introduzione della “patente a punti” da collegare all’applicazione reale dei contratti e ai criteri di accesso alla provvidenze pubbliche ed alle gare d’appalto».
«Timori per la scadenza del 31 ottobre quando il divieto sarà tolto alla totalità delle aziende». Il lavoro in provincia in crescita ma ancora precario.