Vigilessa uccisa: la madre del reo confesso: «Orrore commesso da mio figlio, mi ha devastato la vita»
IL PROCESSO. La donna, come già annunciato nei giorni scorsi, non ha voluto rispondere alle domande della Corte, ma ha inviato una lettera.
IL PROCESSO. La donna, come già annunciato nei giorni scorsi, non ha voluto rispondere alle domande della Corte, ma ha inviato una lettera.
IN TRIBUNALE. «Pur volendo tanto bene a Mirto, posso dire che l’idea iniziale dell’omicidio è stata sua». Sono le parole pronunciate da Silvia Zani, la figlia maggiore di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù, che ha accusato il fidanzato bergamasco Mirto Milani di aver ideato l’omicidio commesso poi anche da lei e da sua sorella minore Paola.
Il processo. A Brescia nuova udienza del processo per l’omicidio di Laura Ziliani. Imputati sono le figlie Paola Zani, la sorella maggiore Silvia e il fidanzato di quest’ultima, Mirto Milani, bergamasco di Roncola.
Il processo. L’uomo è stato sentito come testimone nel corso del processo davanti alla corte d’Assise di Brescia a carico del bergamasco Mirto Milani, Paola e Silvia Zani accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù.
Corte d’Assise Brescia. A giudizio le due figlie della vittima e il fidanzato della maggiore, originario di Roncola.
Roncola. Il giudice ha dato il via libera all’ingresso in carcere di uno psichiatra incaricato dalla difesa.
In Tribunale Sono stati rinviati a giudizio Mirto Milani e le sorelle Paola e Silvia Zani: i tre sono accusati dell’uccisione di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di 52 anni uccisa l’8 maggio di un anno fa a Temù, paese dell’Alta Valle Camonica.
L’omicidio dell’ex vigilessa Il racconto al compagno di cella del bergamasco Mirto Milani, a processo a Brescia con le figlie della vittima, le sorelle Paola e Silvia Zani, con l’accusa di omicidio volontario.
Per la prima volta a distanza di nove mesi dal giorno dell’arresto, si sono ritrovati insieme. Il bergamasco Mirto Milani - originario di Roncola San Bernardo - e Paola e Silvia Zani, il primo tenuto a distanza dalle due sorelle, hanno preso parte nella stessa aula di tribunale a Brescia all’inizio dell’udienza preliminare per l’omicidio di Laura Ziliani, l’ex vigilessa di Temù e madre delle due…
La Procura di Brescia Chiesto il processo per i tre accusati dell’omicidio della ex vigilessa: sono le due figlie e il fidanzato della maggiore, reo confessi.
Prima Mirto Milani, originario di Roncola San Bernardo, poi Silvia Zani. E ora si attende solo l’esito dell’interrogatorio della sorella minore Paola, sotto torchio per ore. Milani, dopo l’ammissione, ha accusato un malore.
Il caso Svolta nelle indagini sul delitto di Laura Ziliani. Mirto Milani, di Roncola San Bernardo, ha confessato l’omicidio dell’ex vigilessa di Temù avvenuto l’otto maggio di un anno fa.
Il delitto nel Bresciano Per la Procura la donna sarebbe stata uccisa da due delle tre figlie, Paola e Silvia Zani, 20 e 27 anni, e da Mirto Milani, fidanzato bergamasco della maggiore. Secondo l’accusa, prima avrebbero stordito la donna con dei tranquillanti e poi l’avrebbero soffocata con un cuscino «per mettere le mani sull’importante patrimonio immobiliare della donna».
La vigilessa bresciana uccisa, secondo le indagini, da due delle tre figlie, Paola e Silvia, e dal fidanzato della maggiore, Mirto Milani, di origine bergamasca, tutti in carcere dall’alba del 24 settembre. E in silenzio da quel giorno.
Laura Ziliani sarebbe stata soffocata e poi seppellita: sono le conclusioni alle quali è arrivato il medico legale che ha depositato la relazione conclusiva sulla 55enne di Temù, nel Bresciano, scomparsa l’8 maggio è ritrovata cadavere nell’agosto scorso.
Le sorelle Paola e Silvia Zani, figlie dell’ex vigilessa di Temù, e Mirto Milani, fidanzato della maggiore residente a Roncola San Bernardo, sono in carcere da dieci giorni con l’accusa di aver ucciso Laura Ziliani per mettere le mani sul patrimonio immobiliare della donna.
E-mail anonima inviata alla polizia locale. Ma non si risalì mai all’autore, «pagato per non parlare».