Morì in moto colpito da pioppo: il direttore del Crea patteggia
Via per Stezzano . L’albero era nel terreno del Centro di cerealicoltura, crollò in strada: nove mesi al dirigente, finisce a processo la responsabile della sede.
Via per Stezzano . L’albero era nel terreno del Centro di cerealicoltura, crollò in strada: nove mesi al dirigente, finisce a processo la responsabile della sede.
L’ORDINANZA. Il gip esclude la legittima difesa per Jacopo De Simone, 18 anni, accusato dell’omicidio di Riccardo Claris durante una rissa a sfondo calcistico a Bergamo. Il giovane, pur al sicuro in casa, sarebbe sceso armato per vendetta. La vittima non aveva catene, come invece sostenuto. Il giudice dispone il carcere per pericolo di reiterazione e inquinamento delle prove.
L’ADDIO. Dalle 8,30 di giovedì mattina 8 maggio nella «Casa del commiato» di via Suardi 36 è stata aperta la camera ardente di Riccardo Claris. Si attende grande partecipazione, così come ai funerali: saranno celebrati venerdì mattina, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Borgo Santa Caterina.
IL DELITTO. Il gip: De Simone ha agito per «vendetta e giustizia privata». Nell’interrogatorio parole di rabbia verso il gruppo della vittima.
LE INDAGINI. Omicidio di Riccardo Claris, resta in carcere il 18enne accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Su L’Eco di Bergamo di giovedì 8 maggio gli approfondimenti sull’ordinanza del gip Maria Beatrice Parati.
LE INDAGINI. Terminata l’autopsia. Venerdì i funerali di Riccardo Claris in Borgo Santa Caterina. La camera ardente in via Suardi aperta al pubblico da giovedì 8 maggio.
IN TRIBUNALE. È stato sentito per circa un’ora: «Ha risposto alle domande, confermando le dichiarazioni rese al pm».
L’INCHIESTA. Tre persone in cella, altrettante ai domiciliari tra Carobbio, Zandobbio e San Paolo d’Argon. Evasione fiscale e autoriciclaggio: sequestrati 9 milioni. Una triangolazione tra l’Italia e banche bulgare.
NEMBRO. I fatti il 2 febbraio, la difesa della 38enne aveva chiesto di derubricare il reato in lesioni: ustioni sul 25% del corpo
L’INDAGINE. Il 16 dicembre armato era stato arrestato dopo essere stato identificato grazie alle telecamere. Incastrato dai filmati anche per una rapina commessa l’11 dicembre scorso.
MOZZO. Il giovane, ricoverato da domenica 25 giugno in Rianimazione, non ce l’ha fatta. Forse oggi l’autopsia. Si aggrava la posizione del familiare 26enne già agli arresti domiciliari, ora è accusato di omicidio.
L’interrogatorio. I quattro interrogati dal gip in carcere a Bergamo nella mattinata di sabato 12 novembre sulla morte dell’imprenditore Angelo Bonomelli. Il giudice ha convalidato gli arresti e confermato la custodia in cella. Lunedì 14 novembre l’autopsia.
Alessandro Patelli lo aveva raccontato al gip l’11 agosto. La difesa non presenterà ricorso al Tribunale del Riesame.
Inoltrate le pratiche per spostare Alessandro Patelli in un altro carcere, ma non sarà facile per i problemi di sovraffollamento.
Alessandro Patelli lo ha riferito nell’interrogatorio, dal pm il nullaosta al trasferimento. Il gip ne sottolinea la «pericolosità sociale e l’incapacità di controllare i propri impulsi». «Lui ha provocato Tayari».