Tute blu, è allarme rosso in Lombardia «In 2 anni persi 20mila posti di lavoro»
Gli allarmanti dati della Fiom sul settore metalmeccanico . Nel 2016 nella Bergamasca 591 richieste di messa in mobilità.
Gli allarmanti dati della Fiom sul settore metalmeccanico . Nel 2016 nella Bergamasca 591 richieste di messa in mobilità.
Licenziamenti in aumento nel comparto metallurgico. Si tratta di dati in controtendenza rispetto agli ultimi rilevamenti mensili da parte dell’Istat, che fotografano una situazione di profonda crisi, nella quale sono coinvolti molti settori produttivi lombardi.
Per i lavoratori del settore metalmeccanico l’annunciata ripresa non cancella i licenziamenti: 531 esuberi a ottobre, 4218 dall’inizio dell’anno in Lombardia.
Cassa integrazione ancora in calo per i metalmeccanici lombardi, ma non c’è l’inversione di tendenza, sostiene la Fiom.
La denuncia della Fiom. Aumenta ancora l’utilizzo della cassa integrazione nel mese di ottobre in Lombardia nel comparto metalmeccanico. I dati parlano di una crescita generalizzata in tutti i comprensori del ricorso a questo ammortizzatore sociale nelle medie e grandi aziende della regione.
Mercoledì 16 luglio è stata eletta la segreteria della Fiom-Cgil Lombardia, la più importante regione italiana per numero di iscritti nel comparto (quasi 90mila). Il Comitato direttivo dei metalmeccanici lombardi della Cgil ha votato con 57 favorevoli e 4 contrari la proposta di Mirco Rota.
L’Inps ha reso disponibili i dati sulla cassa integrazione relativi al mese di marzo. Come sempre è possibile valutare la tendenza del ricorso a questo ammortizzatore sociale sia raffrontandola sui dodici mesi, sia paragonandola all’anno precedente.
Metalmeccanici: cassa integrazione alle stelle in Lombardia. Mirco Rota (Fiom): «Sono 55mila le tute blu a rischio, la politica non stia a guardare». Cresce sia per gli operai che per gli impiegati (12%) l’utilizzo di questo ammortizzatore sociale.
«I segretari generali delle categorie e i responsabili dei servizi e delle associazioni della Cgil esprimono piena solidarietà al segretario generale della Cgil di Bergamo Luigi Bresciani per la vergognosa aggressione».
Ci sono i saluti, i soliti scambi di convenevoli e poi quella richiesta, già ufficializzata da un comunicato stampa, ma ripetuta ieri davanti ai cancelli della Dalmine: «Maurizio, perché non facciamo l’assemblea insieme?».
Sono 662 i licenziamenti in Lombardia nel settore metalmeccanico nel mese di gennaio. Le cifre fanno segnare una flessione rispetto al gennaio 2013, quando a perdere il lavoro furono in 1000.Rispetto al 2013, subisce un contenimento l’emorragia esuberi a Bergamo (65 licenziamenti, contro 169).
«Le persone che lavorano in fabbrica e negli uffici non hanno come loro primo problema il congresso della Fiom o della Cgil. Quindi noi non possiamo permetterci né di personalizzare la discussione, né che la discussione non abbia un rapporto con i problemi».
Cassa integrazione, dati spaventosi: la Regione Lombardia deve intervenire. Mirco Rota (Fiom): «Chiederemo di poter incontrare tutti i gruppi politici regionali. Subito via ai contratti di solidarietà e nuovi piani di investimento». Bergamo tra le più colpite su base annua.
Quindicimila licenziamenti in un anno, solo settemila nella media e grande impresa. Un bagno di sangue il 2013 per le tute blu. Sono 533 i licenziamenti in Lombardia nel settore metalmeccanico, relativamente alla media e grande impresa. Dati parziali di dicembre.
Licenziamenti ancora in aumento tra le tute blu lombarde: sono 714 a novembre. La Fiom suona l’allarme, e Mirco Rota scrive: «A fine anno saranno oltre 7000. Occorre dare risposte e approvare legge regionale sui contratti di solidarietà».