Siria: Hrw,spari su oppositori disarmati
Fuoco per impedire contatti con osservatori Lega Araba
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Mercoledì 11 gennaio non era soltanto il giorno dell'interrogatorio di Cristiano Doni. Il pm Roberto di Martino ha ascoltato anche Nicola Santoni. Un interrogatorio durato circa due ore. Il pm: «Ha ammesso il minimo indispensabile».
«La Chiesa nel mondo. I cristiani nella globalizzazione». È questa la traccia di un ciclo di seminari proposti da Ufficio diocesano pastorale della cultura e Fondazione Adriano Bernareggi. Dal 13 gennaio e fino a maggio.
Capo Stato, c'e' meno rassegnazione su impossibilita'concordarle
Carlo Gervasoni non avrebbe detto tutta la verità, ma solo una parte di quello che sa: ne è convinto il procuratore di Cremona Roberto Di Martino e lo dimostra il fatto che, nel suo interrogatorio-fiume, abbia omesso alcune partite che invece avrebbe confessato Filippo Carobbio.
Inizio incontri bilaterali per definire agenda lavori
Ha subìto due furti in undici giorni, per un danno complessivo di 10 mila euro, e come se non bastasse i ladri hanno portato via il computer della figlia in cui c'era la tesi di laurea. È arrabbiato e amareggiato Vincenzo Bertato, pensionato di Mariano di Dalmine.
Il calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni e l'allora capitano dell'Atalanta Cristiano Doni si accordarono, in occasione di Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso, affinché il giocatore nerazzurro tirasse centralmente un rigore che il portiere del Piacenza fece in modo di non parare.
L'unione fa la forza. Soprattutto se si è giovani o poco visibili. Se la propria realtà è locale e se le condizioni economiche spingono più il massificato dell'artigianale. Per questo motivo è nato Made in Bergamo.
Un interrogatorio molto proficuo. Gli inquirenti lo hanno definito così l'incontro avuto con Carlo Gervasoni, giocatore centrale sia per la situazione dell'Atalanta che per l'AlbinoLeffe. Il bergamasco avrebbe fatto i nomi di 15 calciatori della serie A e B.
«Dal punto di vista umano credo che tutto sia partito dalla retrocessione della squadra in B e dal desiderio di riportarla su». Lo ha detto il legale Salvatore Pino spiegando il comportamento di Doni. Argomentazione che torna anche nel verbale dell'interrogatorio.
Potrebbe essere conferma della fase diplomatica in corso
Sarebbe nato tutto nell'AlbinoLeffe, con una cricca di giocatori che combinavano le partite: al centro sempre lui, Gervasoni, e poi Conteh, Carobbio, Acerbis, Joelson. I primi tre hanno giocato insieme nella squadra seriana nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009, Joelson dal 2004 al 2007 e Acerbis dal 1999 al dicembre 2007, con una pausa dal 2005 al 2006 al Livorno.
di Emanuele Roncalli
Una «bandiera» tristemente ammainata, un idolo finito nella polvere, un mito travolto da accuse. Forse niente di tutto questo. C'è un luogo che rende gli uomini uguali. È il carcere. E Cristiano Doni non fa eccezione.
In una pausa dell'interrogatorio di Carlo Gervasoni, sono emerse le prime indiscrezioni: il giocatore avrebbe ammesso di aver truccato numerose partite di serie B e C quando giocava nell'AlbinoLeffe, nel Mantova e nel Piacenza. Per ora nessuna rivelazione sull'Atalanta.
La scheda romena utilizzata da Doni per non essere intercettato era intestata a un collaboratore dei bagni di Cervia: laveva avuta da Antonio Benfenati. Doni l'aveva però messa nel suo telefonino: così è stato individuato. Ecco i testi delle intercettazioni.
Sei milioni e mezzo di euro giocati sul pareggio di AlbinoLeffe-Piacenza del 20 dicembre 2010. A segnalarlo è stata, la scorsa estate, nel pieno dei processi sportivi, la commissione del Regno Unito che controlla le scommesse.
Nordcorea/ Nyt: morte di Kim conferma fallimento della Cia Intelligence all'oscuro dell'avvenimento per 48 ore
Nella cassaforte nell'abitazione di Cristiano Doni gli investigatori hanno sequestrato un computer portatile che l'ex capitano dell'Atalanta arrestato aveva negato di possedere. Gli inquirenti sperano ora di trovare sul pc ulteriori elementi che possano confermare le tesi accusatorie.