La protesta di una trentina di profughi «Mesi a Lizzola, vogliamo cambiare»
Una trentina di profughi, quasi tutti pakistani con qualche senegalese, ha protestato pacificamente giovedì 21 maggio tra Lizzola e Valbondione perché da mesi gli extracomunitari si sentono relegati in un paesino di montagna, senza avere la possibilità di fare nulla.