Quei lavori improduttivi che frenano la crescita
L’ANALISI. I recenti dati sulla crescita dell’economia mondiale prospettano uno scenario meno ottimistico sia per l’anno in corso sia per il 2024.
L’ANALISI. I recenti dati sulla crescita dell’economia mondiale prospettano uno scenario meno ottimistico sia per l’anno in corso sia per il 2024.
ITALIA. Quel che balza all’occhio è lo scarto fra il dinamismo di Giorgia Meloni sullo scacchiere internazionale e le fatiche paralizzanti del governo sul fronte interno, per quanto siano due facce della stessa medaglia.
ITALIA. In Italia il 23% dei lavoratori guadagna meno di 9 euro all’ora. Tradotto in retribuzione mensile sono 1.300 euro netti al mese. Ma spesso il lavoro è saltuario e la precarietà procura salari mensili a intermittenza. Le retribuzioni italiane sono tra le più povere in Europa. È un fatto.
In edicola da giovedì Skille +2000: il volume con le nuove classifiche delle migliori prime duemila aziende del territorio con ricavi fino a 8 milioni: ecco chi è cresciuto di più nel 2021 e chi ha il record di fatturato nell’anno di ripartenza del dopo-Covid
ATTUALITÀ. L’Eurostat certifica che il 9,4% degli italiani resta in ufficio per quasi 50 ore, 10 in più di quelle stabilite negli accordi sindacali. Tra i 27 Paesi Ue, va peggio solo in Grecia, Francia, Portogallo e Cipro. Urso apre: «Il venerdì libero? Se ne può parlare».
Italia. Dev’essere un Paese strano, il nostro, se si parla sempre di lavoro che manca mentre le imprese lamentano scarsità di personale. E pensare che questo succede in emergenza salariale. Un paradosso che, nel denunciare lo squilibrio fra domanda e offerta, lo supera perché diventa il cuore e il simbolo di tutto ciò che non va nel nostro mercato del lavoro.
Come per tutti i conflitti, anche quello del gas tra Europa e Russia – parallelo all’invasione dell’Ucraina - prevede un’economia di guerra. Lo ha spiegato ieri da Bruxelles il presidente della Commissione dell’Unione Ursula von der Leyen annunciando un piano strategico per l’economia energetica. Il ras del Cremlino Vladimir Putin apre e chiude i rubinetti del suo gasdotto Gazprom come se avesse …
Il commento. Si chiama internazionalizzazione ed è un bene che la classe politica la rappresenti e ponga il problema. Quello che stona è il rivolgersi alle platee politiche degli altri Paesi. La politica interna italiana è marginale per l’opinione pubblica straniera.
È solo una delle tante criticità che impediscono a domanda e offerta di parlarsi. Canali, strumenti e linguaggi diversi rendono ancora più complesso capirsi e trovarsi. Ma il mercato del lavoro ora rischia anche di perdere il treno del Pnrr: poche le misure e senza un disegno organico
«Più produttività se si lavora sei ore invece di otto». Gli esperimenti condotti a Göteborg (Svezia) lo dimostrerebbero.