Anpi: «Per il 25 Aprile mettete un fiore sotto le targhe dei partigiani» - Ecco dove sono in città
L’invito della sezione Eugenio Bruni dell’Anpi.
L’invito della sezione Eugenio Bruni dell’Anpi.
Tre mesi intensi di lavoro, una collaborazione intensa tra gli agenti della Polizia in servizio a Bergamo e i militari dell’Esercito che oro rientrano in servizio allo scalo di Orio al Serio.
Un grande sforzo comune compiuto dalle realtà bergamasche. In poco tempo hanno riconvertito la produzione, arrivando a grandi numeri.
Si è conclusa la missione di aiuto dell’esercito russo che ha supportato l’Italia e Bergamo in primis nella lotta al Covid-19.
Sono arrivate martedì 7 aprile al tempio crematorio di Trespiano, a Firenze, altre 60 salme di pazienti deceduti per Coronavirus, provenienti da Bergamo.
Una task force italo-russa è al lavoro da oltre una settimana per sanificare le residenze sanitarie assistenziali della provincia di Bergamo. 33 le strutture su cui i militari dell’Esercito sono già intervenuti su un totale di 64.
Il cimitero di Spinea ha accolto lunedì 30 marzo 15 bare provenienti dall’ospedale di Bergamo e trasportate con tre mezzi dell’Esercito Italiano. Verranno poi cremate negli impianti di Veritas.
Due squadre speciali, una dell’Esercito Russo ed una dell’Esercito Italiano stanno sanificando la casa di riposo Martino Zanchi ad Alzano.
Proroga fino al 31 dicembre 2019 dell’operazione «Strade Sicure», relativa all’impiego del contingente di 7.050 militari nei servizi di vigilanza
San Giovanni XXIII ora veglia sull’Esercito Italiano. Una decisione solenne che è stata suggellata ieri nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito a Roma, affollata di stellette e autorità religiose.
Tutto pronto, domenica 8 novembre gli artificieri dell’Esercito faranno brillare la bomba della Seconda guerra mondiale trovata allo scalo ferroviario di Brescia. Durante le operazioni sarà sospesa la circolazione ferroviaria sulle linee Milano-Venezia e Brescia-Bergamo, fra Brescia e Rovato. Bus sostitutivi, ecco dove e quando.
Il 4 maggio 1861 a Torino, Manfredo Fanti, in qualità di ministro della Guerra decretò la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.
Colonnello dell’esercito italiano, con tanto di divisa, jeep militare, mostrine e medaglie, per non parlare di documenti e - millantate - telefonate al capo di Stato Maggiore dell’esercito al ministero della Difesa.