Al voto Ue sul riarmo l’Italia si divide
MONDO. Italiani divisi nel cruciale voto al Parlamento europeo sul sostegno all’Ucraina e sul piano di riarmo dei Paesi dell’Unione (ReArmEU) proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
MONDO. Italiani divisi nel cruciale voto al Parlamento europeo sul sostegno all’Ucraina e sul piano di riarmo dei Paesi dell’Unione (ReArmEU) proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
ITALIA. Per Giorgia Meloni il vertice Nato in corso a Washington subito dopo le elezioni francesi e a un passo dal voto al Parlamento europeo sulla nuova Commissione europea, è un test assai significativo e non facile da superare.
ITALIA. Quella di Giorgia Meloni mercoledì 26 giugno alla Camera, è stata una vera e propria intemerata contro l’Europa «gigante burocratico», «invasivo», «ideologico», da cui i cittadini si stanno allontanando.
MONDO. Era scontato che le elezioni europee, perché regolate dal sistema proporzionale, avrebbero creato le condizioni di una lotta di tutti contro tutti. Fuori e anche dentro le coalizioni. La ragione è presto detta.
L’ANALISI. Conquistato il primo posto tra i leader «costruttori» nella classifica del prestigioso sito «Politico.eu» (che dà atto alla premier di aver diradato i timori sorti in Europa con la vittoria elettorale dell’ottobre scorso), Giorgia Meloni si vede attribuire dallo stesso organo di stampa un ruolo chiave in quello che accadrà all’indomani delle europee di giugno 2024.
ESTERI. La decisione di Francia e Germania di bloccare gli ingressi dei migranti provenienti dall’Italia sta surriscaldando i rapporti tra il governo di Roma e il fronte europeo che peraltro già registrava forti tensioni sul tema economico e delle regole fiscali.
La fine dell’era Merkel e l’avvio di una nuova stagione politica in Germania sotto le insegne (ma non le sole) dei socialdemocratici cadono in un’Europa tanto impegnata ad immaginarsi un futuro nel mondo della transizione ecosostenibile quanto frammentata e incerta sui nuovi equilibri geopolitici. Questa coincidenza pesa tanto più in Italia dove una politica imballata è come sospesa dal commissar…
Tutto il mondo politico ha atteso il verdetto del Cts sull’eliminazione dal 28 giugno dell’obbligo di uso delle mascherine all’aperto e sulla riapertura delle discoteche, segnali espliciti e rassicuranti di una ritrovata normalità in questa estate a partire da luglio. Ma un leader tra tutti ha mostrato di essere particolarmente interessato: il capo della Lega Matteo Salvini. Il quale anzi ha rive…
Una giustizia tardiva è una giustizia negata, scriveva Montesquieu. Ha senso veder finire in carcere gente ormai vecchia, stanca, malata per reati commessi cinquant’anni fa? Sì. Sette imputati italiani di atti di terrorismo negli anni ‘70 e ‘80 sono stati arrestati a Parigi su richiesta dell’Italia, mentre altri tre, al momento in cui scriviamo, sono ancora in fuga, braccati dalla polizia frances…
Un, due e tre. Prima la nomina di Franco Gabrielli alla Sicurezza nazionale. Poi la sostituzione dello scolorito Angelo Borrelli con Fabrizio Curcio alla Protezione civile. Infine la defenestrazione del contiano supercommissario Mimmo Arcuri e la nomina di un generale di Corpo d’armata, Francesco Paolo Figliuolo, al suo posto. E così la strategia vaccinale di Draghi ha posto le pedine sulla scacc…
Tempi duri per il sovranismo. Due assenze di rilievo rendono visibili i problemi che complicano la marcia trionfale di questa corrente che scuote l’Europa proclamando il ripristino dell’autonomia e dell’indipendenza statale.
Il premier ungherese Viktor Orban e la leader del Rassemblement National francese Marine Le Pen non parteciperanno all’incontro dei partiti sovranisti in programma lunedì …
Che davvero sia o no una ritorsione, comunque tutti l’hanno interpretata così: il «colpo basso» della Francia contro l’acquisizione da parte italiana dei cantieri navali ex Stx (ora Chantiers de l’Atlantique) è sembrata la ruvida risposta dell’Eliseo a Luigi Di Maio e al suo appoggio ai Gilets Jaunes che stanno infiammando Parigi e mettendo in difficoltà il presidente Macron. Se fosse davvero cos…
«Non me lo aspettavo». Marco Zanni, 28enne loverese, esponente del Movimento 5 Stelle, ex canottiere è stato eletto al Parlamento europeo. Due anni fa aveva pronunciato praticamente la stessa frase ricevendo la medaglia di bronzo dal prefetto.