Tassa per la raccolta di funghi e tartufi I cercatori: «Un’altra gabella»
Nella legge di bilancio: 100 euro. L’associazione tartufai: siamo 250, pagheremo. Il micologo: si paga già, altra gabella difficile da applicare.
Nella legge di bilancio: 100 euro. L’associazione tartufai: siamo 250, pagheremo. Il micologo: si paga già, altra gabella difficile da applicare.
Un ottantenne di Bergamo è morto nella mattinata di sabato 22 settembre sull’Appennino parmense: era andato a funghi con la moglie e il nipote.
Feriti, morti e squadre di soccorso impegnate per ore in montagna. Conseguenza degli sport estremi? No, risultato di «semplici» escursioni in cerca di funghi.
Con l’approssimarsi della stagione propizia alla crescita dei funghi spontanei, Ats Bergamo ha attivato, come di consueto, il servizio di certificazione della commestibilità mirato a prevenire potenziali avvelenamenti da funghi raccolti durante le passeggiate tra i boschi in montagna.
A ottobre sono finiti in ospedale per aver mal cucinato «chiodini». Le avvertenze dei micologi: «Buoni se bolliti, i gambi non vanno mangiati»
L’ispettorato micologico dell’Ats Bergamo è stato attivato, nel solo mese di ottobre 2017, ben 10 volte dal Centro Anti Veleni dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII° e dai Medici dei Pronto Soccorso degli ospedali della Provincia per utenti che lamentavano malessere in conseguenza del consumo di funghi. Una condizione che in tutto l’anno 2017 si è verificata 15 volte coinvolgendo in totale 28 persone.
Dopo la signora Alba Terzi con il suo super fungo da oltre un chilo e mezzo trovato a Gromo, i nostri lettori hanno raccolto la sfida e hanno mostrato i loro bottini succulenti.
Con l’arrivo dell’autunno si riapre la stagione dei funghi. Un must per gli amanti della buona tavola, ma che presuppone prudenza nella raccolta, e rispetto per l’ambiente boschivo e per la propria incolumità.
Protagonista della disavventura un 81enne bergamasco in Valle Camonica.
Ad accorgersi di lui un passante che ha dato l’allarme. È intervenuto l’elisoccorso.
Cielo grigio, pioggia intermittente e tanta umidità: tempo ideale per chi i funghi li cerca, un po’ meno per gli appassionati che i porcini preferiscono goderseli puliti e splendenti nelle ceste, tra un giretto fra le bancarelle, una visita all’Ecomuseo e un aperitivo con prodotti tipici.
Anche quest’estate sarà offerta gratuitamente ai «cercatori» la possibilità di avvalersi di un esperto.
Un bambino di sei anni raccoglie un fungo ed è subito multa. È successo, nei giorni scorsi, a Castelnuovo Nigra, piccolo Comune del Canavese.
La stagione dei funghi, che quest’anno è partita proprio in questi giorni grazie al continuo alternarsi di caldo e piogge, richiama ogni anno molti appassionati cercatori.
A Bergamo, Bonate Sotto, Trescore, Clusone e Treviglio i controlli dell’Ispettorato micologico dell’Ats.
In alta Valle Seriana per quest’anno i cercatori di funghi non pagheranno alcun ticket. Lo ha deciso la nuova Giunta della Comunità montana, presieduta dal neoeletto Danilo Cominelli, sindaco di Parre.
Che si dovesse pagare era già noto, ma ora la Comunità montana della Valle Brembana ha deciso anche quanto si dovrà pagare: da 10 euro per il giornaliero a 60 euro per l’annuale.
Brutta notizia per gli appassionati: da giugno la raccolta funghi in Valle Brembana si pagherà. E questo dopo una stagione gratuita. C’è il ritorno del ticket.
Convocata l’assemblea dei soci per il rendiconto e la presentazione delle attività. Riflettori puntati sulla quarantesima edizione della «Mostra del fungo e della Natura» a Villa d’Ogna.
La Comunità montana di Scalve ha approvato nelle scorse settimane il nuovo regolamento per la raccolta dei funghi epigei per il territorio scalvino.