Ciao Marco, già un anno. Impossibile abituarsi a quella scrivania vuota
IL RICORDO. La redazione de «L’Eco di Bergamo» ricorda Marco Dell’Oro, morto un anno fa, il 30 dicembre 2023.
IL RICORDO. La redazione de «L’Eco di Bergamo» ricorda Marco Dell’Oro, morto un anno fa, il 30 dicembre 2023.
IL NUOVO SERVIZIO. È stato presentato il progetto di un nuovo poliambulatorio dedicato agli anziani fragili e alla comunità locale.
IL RICONOSCIMENTO. C’è stato tempo fino a mezzanotte di lunedì 18 novembre per presentare le candidature (autocandidature comprese) per le civiche benemerenze e medaglie d’oro, riconoscimento che ogni anno il Comune di Bergamo conferisce prima di Natale.
L’APPUNTAMENTO. Domenica 21 gennaio alle 16 nella chiesa di San Nicolò ai Celestini l’Ensemble Calycanthus, in ricordo del giornalista da poco scomparso.
I FUNERALI. La cerimonia fissata alle 14,30 del 2 gennaio al Tempio Votivo, nel quartiere di Santa Lucia. In mattinata la camera ardente resterà ancora aperta dalle 9 alle 12.
L’ADDIO. Un gravissimo lutto ha colpito sabato 30 dicembre la redazione de L’Eco di Bergamo: è mancato a soli 58 anni il nostro collega Marco Dell’Oro, caporedattore. Martedì i funerali al Tempio Votivo.
La tensione che nelle ultime ore sembra travolgere la politica non ci lascia indifferenti e ci spinge ad alcune osservazioni.
La richiesta (poi ritirata) di mettere sotto accusa il capo dello Stato, l’ iniziativa di alcuni sindaci di togliere dai loro uffici la fotografia del presidente della Repubblica e la chiamata a raccolta del popolo in una mobilitazione di piazza contro Sergio Mattarella…
Però, gli americani. Da noi negli States, disse un ministro del Lavoro dell’amministrazione Clinton in visita a Roma, la cultura riceve parecchie attenzioni, ma spesso non è chiamata cultura. Mentre snocciolava strabilianti dati di crescita in comparti chiave (cinema, musica, editoria) il suo orgoglio non era altezzosamente, elitariamente intellettuale: «Ci fa piacere, ma in realtà non lo pensiam…
Victor Hugo è il più grande scrittore francese dell’ Ottocento. L’ autore dei Miserabili era così famoso che ai suoi funerali le strade di Parigi furono invase da due milioni di persone in lutto. Molti, ormai, lo credevano immortale. Amava la famiglia più di ogni altra cosa al mondo, anche se la amava a modo suo, e il suo non era un modo dei più ortodossi. Il primo figlio, Léopold, morì pochi mes…
L’espressione «patrimonio culturale» non ci piace. Preferiamo di gran lunga parlare di eredità. Il patrimonio pretende il verbo avere, si concentra sul possesso, corteggia l’egoismo. L’eredità impone una responsabilità etica, significa ricevere qualcosa che non è tuo e che hai l’obbligo morale di trasmettere alle generazioni che verranno dopo di te. Dall’inchiesta de «L’Eco» sulla crisi del centr…
di Marco Dell’Oro I soliti ignoti sono entrati nella pinacoteca del Castello Sforzesco, hanno staccato dalla parete tre dipinti del Quattrocento, se li sono messi sotto il braccio e sono usciti da dove erano entrati. È accaduto sabato durante il normale orario di apertura del museo.