In Bergamasca infortuni calati del 2,2%, ma i mortali segnano +25%
I DATI. La nostra provincia è terza in Lombardia per numero di decessi. Martedì l’autopsia sul 27enne morto alla Montello. Partita una raccolta fondi.
I DATI. La nostra provincia è terza in Lombardia per numero di decessi. Martedì l’autopsia sul 27enne morto alla Montello. Partita una raccolta fondi.
I DATI . Nei primi dieci mesi del 2025 denunciati 10.509 incidenti, in lieve diminuzione, ma le vittime salgono da 16 a 20. L’ultimo Mohssine Ghouati, 27 anni, deceduto il 3 dicembre alla Montello.
L’ANALISI. La sicurezza sul lavoro resta un’emergenza nella nostra provincia. I dati di settembre 2025, raccolti dalla Cgil, lo confermano. «Serve agire concretamente».
L’ORDINANZA. Da mercoledì è scattato il divieto regionale dalle 12.30 alle 16 nei giorni a rischio. Ma in tanti hanno lavorato. Costruttori e artigiani: «Attenti alla salute, ma le norme non sono chiare». Il Comune: «C’è il nodo opere urgenti».
I DATI. Anche nel 2024 Bergamo è risultata infatti la provincia lombarda con più denunce di malattie professionali: sono state 1.002 nell’anno da poco concluso, praticamente un pareggio delle 1.004 pratiche del 2023.
IL BILANCIO. Nel 2024 presentate 12.965 pratiche all’Inail. Diminuite del 3,6%, ma in rialzo i casi mortali (18). I sindacati: «L’attenzione resti alta, più controlli» .
IL BILANCIO. Negli ultimi cinque anni sono stati circa 65mila gli infortuni sul lavoro denunciati in Bergamasca: 14.010 nel 2019 (l’anno peggiore del lustro), 12.102 nel 2020, 12.100 nel 2021, infine 13.359 nel 2022 e 13.450 nel 2023.
IL FENOMENO. I sindacati: «Non più lavoratori trovati senza documenti, ma catene infinite di subappalti ed esternalizzazioni di manodopera».
IL REPORT INAIL. La Bergamasca è la provincia lombarda dove sono aumentati di più (+ 46,7%): erano 15 nel 2022. I sindacati: «Serve una formazione più incisiva e concreta».
LAVORO. Dal 2018 in provincia oltre un caso su quattro del totale regionale. I sindacati: «Territorio a rischio, ma sorveglianza e controlli più meticolosi». L’edilizia tra i settori più esposti al fenomeno. L’approfondimento su L’Eco di Bergamo di domenica 19 novembre.
L’ALLARME. Da gennaio a maggio 11 le vittime, erano 6 nello stesso periodo del 2022. Il totale degli infortuni calato del 3,23%, meno della media lombarda.
I dati Inail. Le denunce di infortunio nella Bergamasca sono passate dalle 11.930 del 2021 alle 13.359 dello scorso anno.
I numeri. I dati dai sindacati che sabato parteciperanno alla manifestazione di Roma. Nella nostra provincia ogni giorno 38 denunce di infortunio e più di un infortunio mortale al mese.
Enti bilaterali. Voucher per i libri di testo dei figli, indennità per pagare la retta dell’asilo nido dei più piccoli e un importante contributo dedicato direttamente ai dipendenti che studiano e contemporaneamente lavorano. In provincia di Bergamo le prestazioni di Elba e Wila riguardano circa 24mila persone al lavoro in 6.500 imprese.
Incidenti sul lavoro. In due giorni nella nostra provincia hanno perso la vita due giovani lavoratori: Omar Ait Yussef di 31 anni e Gianluigi Marchesi di 34 anni. Le dinamiche dei due gravi infortuni mortali lasciano tutto il mondo del lavoro bergamasco incredulo su quanto accaduto.
L’evento A giugno la scuola all’Accademia Gera d’Adda: è il secondo anno consecutivo. Durerà 5 giorni: già aperte le iscrizioni tra i 7 e i 16 anni. In programma anche lezioni di spagnolo.
La Cgil Bergamo «L’ennesima giovane vittima sul lavoro - sottolineano - non può e non ci deve lasciare indifferenti».
Da gennaio a novembre 2021, a Bergamo 10.795 denunce: in aumento rispetto al 2020. I morti sono stati 18, lo stesso numero pre-pandemia.
Sono quelli finiti nel 2021 in isolamento fiduciario. L’Inps non riconoscerà più l’indennità: «Dal governo niente fondi per quest’anno». Sforbiciata retroattiva
Stabilite le classi di priorità, ma intanto la campagna per età è già nel vivo. I sindacati: da non sprecare il lavoro fatto con le imprese.