Usa e Cina, stop alle provocazioni
ESTERI. Su una cosa Usa e Cina concordano in modo evidente: la necessità di mettere un freno alla spirale di provocazioni reciproche che negli ultimi tempi si era fatta così serrata da far temere il peggio.
ESTERI. Su una cosa Usa e Cina concordano in modo evidente: la necessità di mettere un freno alla spirale di provocazioni reciproche che negli ultimi tempi si era fatta così serrata da far temere il peggio.
MONDO. Come una goccia che prova a scavare la pietra. Con la differenza che, nel nostro caso, la goccia è grande come la Cina e la pietra piccola come Taiwan.
ESTERI. Anno 2019, Recep Tayyep Erdogan viene rieletto presidente della Turchia al primo turno con il 52,5% dei voti. Anno 2023, Erdogan non supera il 50% dei voti al primo turno ed è costretto ad andare al ballottaggio (che si terrà tra due settimane) con il rivale Kemal Kilicdaroglu.
ESTERI. Chi sta leggendo queste note deve essere consapevole di vivere una mattinata che potrebbe anche fare la storia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj è a Roma dove vedrà la premier Meloni e il presidente Mattarella ma dove, soprattutto, dovrebbe incontrare Papa Francesco.
MONDO. Per gli appassionati, l’incoronazione di re Carlo III, arrivato sul trono all’età di 73 anni essendo figlio di una regina, Elisabetta II, che aveva impugnato lo scettro all’età di 25 anni nel 1952 per lasciarlo solo con la morte nel 2022, ha rispettato le tradizioni e le attese, e ha un poco sollevato gli animi degli inglesi.
MONDO. I due droni che sono arrivati sul Cremlino sono certo un attentato.
MONDO. È di certo un caso, ma la conferenza bilaterale di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina si è svolta, ieri, nel trentasettesimo anniversario del disastro di Chernobyl, dove uno dei reattori della locale centrale esplose nel più grave incidente nucleare della storia.
MONDO. Donald Trump si candida e Joe Biden, come hanno fatto molti suoi predecessori, si ricandida.
IL COMMENTO. Scriviamo da molto tempo che l’invasione russa dell’Ucraina ha aperto una crisi non regionale e nemmeno continentale ma globale. Del resto lo stesso Vladimir Putin confessa che la guerra contro l’Ucraina in sostanza è una guerra contro gli equilibri ereditati dalla Seconda Guerra Mondiale e contro il «secolo americano». L’inizio delle ostilità è stato come un gong: ha segnalato al m…
ESTERI. Che lo show cominci! Anzi, è cominciato da due giorni, dal momento in cui Donald Trump ha lasciato la residenza di Mar-a-Lago, in Florida, in un corteo di dieci Suv neri degno di un film di Hollywood.
ESTERI. Ora che Donald Trump, primo presidente nella storia degli Usa a subire un simile affronto, è stato ufficialmente incriminato di un reato penale, riesce difficile nascondere un certo sconcerto. Che non riguarda il personaggio Trump, che ne ha fatte di cotte e di crude.
Il commento. Da undici settimane Israele, il Paese di solito definito «l’unica democrazia del Medio Oriente», vive una crisi democratica senza precedenti. A innescarla è stato il progetto di riforma della giustizia avanzato dal Governo di Benjamin «Bibi» Netanyahu, vincitore delle ultime elezioni e relativamente forte in Parlamento, dove controlla 64 dei 120 seggi.
Mondo. «Ovviamente». Sta tutto in un avverbio, quello pronunciato dal cancelliere tedesco Scholz, il senso della mobilitazione internazionale che si è avviata dopo le terribili scosse di terremoto che hanno devastato la Turchia.
Giochi di parole se ne possono fare in quantità, e gli eufemismi non mancano. Ma la realtà è una sola: la striscia di Gaza è un campo di concentramento di 160 chilometri quadrati in cui vivono quasi due milioni di ostaggi. La gran parte di loro, peraltro, è ostaggio al quadrato: per il 60%, infatti, gli abitanti di Gaza sono rifugiati, arrivati qui fin dal 1948 dopo quella che i palestinesi chiam…
Com’era già successo per la riconquista di Mosul, anche la liberazione di Raqqa dalle milizie dell’Isis viene accolta con inni di giubilo. E con ragione, perché del Califfato non se ne può davvero più, perché tre anni e mezzo per sconfiggerlo militarmente sono stati un’assurda enormità di tempo e perché ogni passo che avvicina alla sua estinzione è solo benvenuto. Però… Per giudicare che cosa sta…
La retorica della «ggente», in politica, è sempre stata insopportabile. Per una volta, però, è lecito dire che il popolo, nel caso specifico quello spagnolo, si è dimostrato superiore ai suoi rappresentanti. È bastata una parola, quel «Parlem», parliamoci o parliamone, per superare in intelligenza la logorrea degli opposti estremismi delle ultime settimane, i manganelli della Guardia Civil mandat…
Quando si parla della Corea del Nord e del suo leader, Kim Jong-Un, si vira con facilità verso un linguaggio di tipo clinico-sanitario. Follia, fobie, paranoia, patologia, complottismo, ecco alcune delle parole più usate per bollare le azioni del vertice nordcoreano. Sempre che non si vada dritti sul termine globale e risolutivo: pazzia. D’altra parte la tentazione è forte. Non è da pazzi avere u…
Prima di qualsiasi altro discorso, sarà meglio precisare una cosa: i quattro jihadisti kosovari arrestati a Venezia non sono andati nemmeno vicino a conquistarsi il paradiso facendo saltare questo o quell’angolo della meravigliosa città sulla laguna. I nostri servizi segreti e le forze dell’ordine li conoscevano da tempo, li seguivano, li controllavano anche nei periodi di quiete, quindi hanno po…
La «guerra dei diplomatici» che è scoppiata in Germania, è dilagata in Olanda e sta pian piano opponendo la Turchia a un vasto fronte di Paesi europei (la Danimarca ha chiesto al premier turco di rinviare la visita, l’Austria ha decretato il blocco per i ministri turchi), ha due facce come la Luna. Quella turca è ben visibile. Il 16 aprile si terrà un referendum su una proposta di riforma costitu…
L’ intervista al periodico «Tertio» di cui molto si sta parlando, ha replicato uno strano fenomeno diventato abbastanza comune negli ultimi tre anni: quello di un Papa, Jorge Mario Bergoglio, che tiene una lezione di politica ai politici. Non è la lezione di chi, per usare il gergo dei giovani d’ oggi, vuol fare il fenomeno o mettersi, non richiesto, nei panni degli altri. È che Bergoglio non sa …