Auto in vendita online, ma non è vero Denunciato un 50enne bergamasco
È un cinquantenne bergamasco l’uomo che pubblicava on-line foto di automobili in vendita a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato. Solo che era tutto finto
I casi di cronaca nera a Bergamo e in provincia. I consigli utili, gli appelli, i dati statistici e le interviste alle forze dell'ordine. Tutto quello che bisogna sapere per non rischiare di essere truffati.
È un cinquantenne bergamasco l’uomo che pubblicava on-line foto di automobili in vendita a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato. Solo che era tutto finto
Duemila capi d’abbigliamento - alcuni dei quali finiti in punti vendita di Bergamo - sono stati sequestrati dalla guardia di finanza nell’ambito di una inchiesta della Procura di Torino.
Le Fiamme gialle orobiche hanno eseguito il sequestro preventivo per equivalente di disponibilità finanziarie nei confronti di una società della provincia di Bergamo e di altri 4 nominativi, per un controvalore di circa 450.000 euro.
Risponde ad annunci pubblicati sui siti di vendita on line come Subito.it o eBay e acquista merce di diverso genere e anche per svariate migliaia di euro alla volta. Poi però, quando l’ha ricevuta, o non la paga oppure rifila al corriere espresso un assegno circolare del tutto falso.
Andata a far la spesa per il cenone di fine anno, non si accontentò di cotechino e lenticchie. Preferì 6 astici al sontuoso banco ittico.
Vi ricordate la denuncia di truffa via Facebook di un commerciante al quale avevano pagato una stufa con un assegno falso? Il presunto responsabile è stato arrestato.
Dopo le segnalazioni dei giorni scorsi su una truffa con assegni falsi, un lettore della Val Seriana ci scrive: anch’io sono stato raggirato. Ecco la sua lettera.
Emergono nuovi e inquietanti dettagli relativi alla truffa da oltre 4 mila euro ai danni di un venditore di Seriate, denunciata nei giorni scorsi online tramite Facebook.
Dopo la caccia al ladro d’auto - che alla fine l’ha restituita - su Facebook parte ora la guerra al truffatore. Questa volta si tratta di un uomo che si è portato a casa una sfufa lasciando in cambio un bell’assegno circolare... falso.
Lei, una romena di 25 anni, ha finto di essere in gravidanza dopo un rapporto sessuale per farsi dare soldi necessari all’ aborto. Lui, all’epoca pensionato di 76 anni (scomparso per un malore nel gennaio 2014), per non destare scandalo nella frazione in cui abitava, ha acconsentito alla richiesta versandole 5.300 euro dopo aver prosciugato il conto corrente.
Torna in circolazione sui telefonini l’sms-truffa che annuncia una vincita alla lotteria. Chiamando il numero che compare nel messaggio si rischia un maxi addebito. Anziani e persone che hanno poca dimestichezza con i cellulari rischiano di cascarci. Che fare? Cancellare il messaggio senza rispondere.
La possibilità di fare telefonate su WhatsApp sta arrivando davvero, ma nel frattempo circolano falsi messaggi di attivazione. Cliccando su un link si va finisce su un sito pericoloso e si rischia l’abbonamento a inutili (e costosi) servizi premium.
Sembra essere spuntato anche a Bergamo il truffatore che ha già colpito in altre città della Lombardia, a Mantova in particolare.
La «banda dell’asfalto», composta da nomadi di origini irlandesi e polacche (più un italiano residente ad Arcore) è tornata a colpire.
Una lettrice segnala un auto grigia che si aggira nei dintorni del Comunale di Bergamo: uno sconosciuto invita gli anziani a salire in auto per poi proporre loro di acquistare gioielli di dubbia provenienza.
L’ultimo colpo, martedì a Piario, li ha portati direttamente in carcere. Ora però i carabinieri stanno cercando i proprietari della refurtiva recuperata.
Un filmato diffuso dalla polizia rivela come avvengono i raggiri in casa. Il caso del falso tecnico del gas arrestato a Torino è utile per la prevenzione anche nella Bergamasca, dove il fenomeno si presenta frequentemente e l’attenzione delle forze dell’ordine è massima.
La Polizia postale ha scoperto un presunto giro di truffe per circa 500 mila euro su e-Bay, piattaforma online utilizzata ogni giorno da migliaia di persone per comprare e vendere prodotti.
Hanno mangiato e bevuto in abbondanza, ma hanno pagato 8 euro a testa invece di 40.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, coadiuvati dai militari dei comandi provinciali di Brescia, Palermo, e Lucca hanno dato esecuzione alla fase operativa dell’indagine denominata «Blackmail».