Nucleare e armi, nuovi «equilibri» del terrore
MONDO. È meglio prepararsi al peggio ad Est in una situazione in rapido deterioramento come l’attuale.
MONDO. È meglio prepararsi al peggio ad Est in una situazione in rapido deterioramento come l’attuale.
ITALIA. Giorgia Meloni non si è presentata nell’aula del Senato durante
le comunicazioni con cui la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha provato ad allontanare da sé le accuse che le sono state mosse da varie inchieste giornalistiche per le tormentate vicende delle sue varie imprese commerciali.
MONDO. «L’operazione Jenin è finita», ha annunciato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
ECONOMIA. C’è un dato che emerge, fra gli altri, nell’interessante rapporto su fusioni e acquisizioni commissionato a Kpmg da Confindustria Bergamo e presentato nei giorni scorsi.
ECONOMIA. Chi voleva misurare il grado o di simpatia o di convergenza (di interessi) tra gli imprenditori italiani e il governo di Giorgia Meloni doveva andare ieri all’assemblea di Assolombarda, la più importante associazione imprenditoriale italiana, termometro assai sensibile di questi rapporti tra i ceti dirigenti della politica e dell’economia.
POLITICA. Pare che per sanare il rischio di un’implosione sia servita una telefonata tra gli inquilini di due palazzi di peso: Chigi e Lombardia.
ESTERI. La Francia, con le periferie messe a ferro e fuoco, rischia di tradursi nella grande opportunità che Marine Le Pen insegue da anni e questa polveriera indebolisce ulteriormente il discusso Macron, che guida il fronte europeo ostile alla destra radicale.
ESTERI. Putin è ora più forte o più debole? Quello di Prigozhin è stato un colpo di Stato o una pacifica marcia di protesta? La pace è più vicina o più lontana?
MONDO. Alcune cifre certificano il barbaro accanimento dell’invasione russa sulla popolazione ucraina: 198mila edifici civili distrutti, comprese scuole e ospedali, 6 milioni di sfollati e 8 milioni di profughi, gli eccidi di Bucha e di Mariupol, i 28mila morti.
ITALIA. Il vessillo di abolizione delle Province, agitato per anni in nome della lotta alla «casta», sembra essere definitivamente ammainato.
POLITICA. Nessun problema può essere risolto congelandolo, diceva Winston Churchill. Non aveva previsto il Parlamento italiano della 18ª legislatura e il suo governo, che ha congelato il problema del Mes, rinviando la decisione della ratifica di quattro mesi. Ancora una volta.
ESTERI. Si può fare quel che fa, inevitabilmente, il presidente Macron: prendersela con i provocatori, potenziare lo spiegamento di forza pubblica, mandare i blindati in strada, additare i social come un luogo di promozione della violenza, chiedere la collaborazione delle famiglie, promettere giustizia per Nahel, il ragazzo di 17 anni ucciso dalla polizia a Nanterre.
UCRAINA. La missione non finisce. La tappa moscovita dell’inviato speciale di Papa Francesco potrebbe non essere l’ultima e se il card. Matteo Zuppi tornerà a Kiev allora si potrà dire che questa strana diplomazia della navetta sta portando frutti. Zuppi deve tornare a Roma e riferire al Papa.
MIGRANTI. Preceduta da un ruvido intervento in Parlamento, Giorgia Meloni è giunta a Bruxelles per un Consiglio europeo che potrebbe rivelarsi ostico per l’Italia ma che pure è cominciato dando alla premier italiana qualche soddisfazione.
ATTUALITÀ. Alla vigilia di un Consiglio europeo molto importante, Giorgia Meloni ha affrontato con impeto l’aula di Montecitorio su temi cruciali ad altissima tensione politica.
ECONOMIA. La lotta al caro prezzi non è mai stata un pranzo di gala, ma d’altronde liberarsi di un’inflazione elevata è nell’interesse di tutti: dei consumatori alle prese con la perdita di potere d’acquisto e degli imprenditori che fronteggiano costi e incertezza alle stelle.
IL COMMENTO. Secondo i dati Istat più recenti, nella nostra provincia sono attive 4mila associazioni di volontariato che impegnano oltre 100mila persone, cioè un bergamasco su dieci. Numeri che rappresentano un’attività notoriamente diffusa e capillare impegnata in diversi ambiti. Seppur con un’incidenza minore rispetto alle 900mila persone che dal 2015 a livello nazionale non prestano più il pr…
IL COMMENTO. Con la rivolta di sabato scorso sono iniziati i mal di pancia russi per la comunità internazionale. E adesso che cosa succederà in un Paese con migliaia di bombe atomiche? In un Paese in cui lo Stato ha perso il monopolio della forza e si è rotta la catena di comando? Purtroppo è accaduto quello che alcuni specialisti «Cassandre» - tra i quali chi scrive - temevano fin dalla primave…
Al netto delle polemiche politiche, che in Italia si alimentano utilizzando il cervello intestinale anziché quello naturalmente deputato al pensiero, la crisi che ha investito l’intero sistema sanitario del nostro Paese (Lombardia compresa) merita una riflessione ben più articolata di …
MONDO. A ventiquattr’ore di distanza, che cosa resta della strana impresa di Evgeny Prigozhin, per anni definito con spregio «il cuoco di Putin», poi assurto al rango di fondatore dell’esercito mercenario più potente del mondo, infine arrivato a sfidare il proprio mentore Putin muovendo i carri armati e provando a dettargli decisioni e linea politica?