È il figlio di Harry il vero protagonista
Non ci si può cercare in «Harry Potter e la maledizione dell’erede» lo stesso incanto dei primi sette romanzi della serie: è una premessa obbligatoria. Non è casuale che in copertina ci sia scritto che è uno «scriptbook», un copione, e che gli autori indicati siano tre: accanto a J.K. Rowling ci sono infatti John Tiffany, direttore teatrale, e Jack Thorne, drammaturgo di successo. Quella che i fa…