Calciatori schierati
Da Socrates a Lucarelli, la politica entra in campo: «Il primo libro in cui giocatori e allenatori di calcio confessano le loro ideologie e il modo in cui hanno influenzato la loro carriera» ha scritto «El periodico» spagnolo.
Da Socrates a Lucarelli, la politica entra in campo: «Il primo libro in cui giocatori e allenatori di calcio confessano le loro ideologie e il modo in cui hanno influenzato la loro carriera» ha scritto «El periodico» spagnolo.
«L’Atalanta perde un pezzo importante della sua storia, io perdo un grande amico. Il dolore è doppio».Ieri sul far della sera, il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi ha proposto questo primo pensiero per ricordare Ezio Bertuzzo.
Torna il sole, e di conseguenza anche il sorriso per il calcio bergamasco. Qualche nube solo sulla D, ma almeno Atalanta e AlbinoLeffe hanno ottenuto rispettivamente un pareggio e una vittoria che fan ben sperare. ATALANTA, VOTA IL SONDAGGIO
Perché non sorridere divertiti al ricordo di chi sino a poco tempo fa insisteva sul bicchiere mezzo vuoto parlando dell’obiettivo-salvezza? Gli stessi, adesso, cercano di recuperare in positivo al pensiero della pressochè certezza di toccare con mano la permanenza in serie A per la terza volta di fila.
Non poteva che andarsene di domenica, Ezio-gol. E l’ha fatto prendendo una di quelle sue tipiche rincorse, come quando tirava i calci di punizione. Ma stavolta ha fregato noi. I funerali mercoledì 26 febbraio alle ore 11 nella Parrocchia di San Benedetto Via Papa Giovanni XXIII 26 a San Mauro Torinese
È morto uno dei miti dell’Atalanta: Ezio Bertuzzo. L’ex attaccante nerazzurro di fine anni Settanta inizio anni Ottanta è deceduto domenica 23 febbraio a Torino, sua città d’origine, stroncato da un male incurabile. Aveva 61 anni.
Due punti persi o uno guadagnato per l’Atalanta in quel di Udine contro il team dell’ex Guidolin? Non rincorriamo la luna anche se occasioni da gol, i due legni colpiti e il rigore per un presunto fallo di Stendardo su Di Natale sono decisamente dalla nostra parte.
Il punto se lo tiene ben stretto anche l’allenatore dell’Udinese, Francesco Guidolin, consapevole della prestazione sotto tono dei suoi ragazzi. «Arriviamo da un mese in cui a livello di prestazioni non abbiamo sbagliato mai. Mi aspettavo un calo».
Un «finalmente» si è trasformato in «peccato». L’Atalanta sembrava vicina a una vittoria in trasferta dopo un primo tempo perfetto e il gol di Brivio, ma l’Udinese ha pareggiato su rigore con Di Natale. Baselli titolare: che ne pensate? Vota il sondaggio.
Rompere l’equilibrio che vede appaiate in classifica le due formazioni e dare una svolta alla propria stagione in trasferta. L’Atalanta va a far visita all’Udinese (in campo alle 15) e cerca il riscatto dopo le ultime due sconfitte consecutive.
Più cattiveria davanti e più attenzione dagli arbitri. Stefano Colantuono a due giorni dalla gara di Udine parla chiaro. E non fa sconti a nessuno. «Gioca chi è in più in forma» ha detto. E fa capire che anche Cigarini, ad esempio, potrebbe ripartire dalla panchina dopo la squalifica.
«Sarà una partita delicata e questo è un momento buono per i nostri avversari, che non sono da sottovalutare». Colantuono resta come sempre con i piedi per terra, soprattutto dopo la batosta contro il Parma. Poi un appello agli arbitri: «Reclamo più attenzione».
La prossima partita, il Calcio Rudianese, la disputerà ancora alla presenza del pubblico e, probabilmente, anche quelle a seguire. Ma dovranno, i sostenitori granata, prestare molta attenzione al loro comportamento.
Cosa vuol dire essere atalantini. Nemmeno un 4-0 casalingo contro il Parma, non il Real Madrid, ha fatto mancare entusiasmo e voglia di festeggiare al Club Amici dell’Atalanta di Dalmine, che si è così ritrovato in compagnia dei giocatori nerazzurri Consigli e Yepes.
Di torti arbitrali, è vero, l’Atalanta ne ha subiti anche nell’attuale stagione. Ma all’avvicinarsi della prossima sfida, in quel di Udine, torna di attualità il clamoroso «rigore non rigore» dell’andata, conclusasi 2-0 per i nerazzurri..
Alla vigilia della partenza per Udine, in campo domenica 23 febbraio alle 15, è toccato a Guglielmo Stendardo tornare a bocce più che ferme sulla pesante sconfitta casalinga contro il Parma. Il risultato è stato esagerato, la sfortuna ci ha messo lo zampino.
L’Atalanta è ancora a caccia del suo primo gol in trasferta del 2014. Domenica a Udine farà il quarto tentativo: soltanto il Cagliari in serie A è insieme ai nerazzurri ancora a secco di gol esterni dopo la sosta natalizia.Dolorante Cazzola, Sportiello ha la febbre.
Con 9 gol segnati sui 24 realizzati dall’intera squadra, l’Atalanta soffre di Denis-dipendenza: l’argentino ha prodotto il 37,5% dei gol nerazzurri, cioè ogni 3 gol atalantini uno porta la sua firma. Per rendersene conto basta contare le reti segnate finora in campionato dagli altri nerazzurri.
Il vero tema da analizzare il giorno dopo Atalanta-Parma 0-4 è sicuramente la difficoltà a fare gol. Perché a compromettere la domenica nerazzurra è stata soprattutto la fatica della squadra nell’arrivare alla porta avversaria. Mirante ha dovuto intervenire seriamente solo su due colpi di testa.
Nella giornata orribile dell’Atalanta che esce con le ossa rotte dal match casalingo contro il Parma, sorridiamo per le prestazioni delle bergamasche di D. Successi per Caravaggio e MapelloBonate, pareggi per Pontisola e Aurora Seriate, sconfitta per l’AlzanoCene.