«Non poteva guidare quella moto» A Treviglio il dolore del padre di Simone
Il papà del giovane morto domenica mattina ammette: l’ha presa dalla nostra officina, ma era troppo potente.
Il papà del giovane morto domenica mattina ammette: l’ha presa dalla nostra officina, ma era troppo potente.
Non c’è tempo e voglia di godere dello splendido sole che riempie il pomeriggio, a Mozzanica. L’incredulità, lo sgomento sono ancora troppo giovani per lasciar volar via una notizia tanto terribile. Il paese ha perso tre suoi figli. Poco più che adolescenti.
Tutta la Bergamasca piange la morte dei tre ragazzi di Mozzanica, deceduti in un terribile incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile a Caravaggio.
Le auto distrutte, lamiere accartocciate e una provincia, quella di Bergamo, che in questa domenica piange la morte di tre giovani ragazzi.
Immane tragedia nella notte tra sabato 23 e domenica 24 aprile a Caravaggio, dove in un incidente stradale sono morti tre ragazzi di Mozzanica, due di 18 anni, Alessandro Surace e Alessio Manara, e uno di 19, Daniele Colombelli. Tre giovani vite spezzate in una strage del sabato sera.
«Cosa posso dire? Mi dispiace tantissimo per quel giovane e la sua famiglia, ma purtroppo è una tragedia annunciata».
L’incidente si è verificato poco dopo le 4 nel tratto dell’autostrada tra Grumello e Seriate.
Terribile incidente stradale, con il tragico bilancio di un morto, Davide Taietti, un falegname 68enne di Fontanella, mercoledì 30 marzo sulla Rivoltana, al confine tra Caravaggio e Fornovo, dove c’è stato uno scontro frontale tra un tir, che viaggiava in direzione Milano, e un furgone Citroen Berlingo.
La ragazza aveva 25 anni. Era stata trasportata al «Papa Giovanni XXIII», dove è purtroppo morta.
Mattinata tragica, quella di martedì 1 marzo, sulle strade della Bassa, dove c’è stato un incidente mortale sulla strada provinciale 121, che collega Lurano a Brignano, in territorio di Brignano, a circa 200 metri dal confine con Lurano.
Un uomo di 59 anni, di Bergamo, è stato investito martedì 1 marzo - verso le 7 da un treno in via Martin Luther King ed è purtroppo deceduto.
Sentimenti forti, segnati da incredulità e rabbia per l’ennesima tragedia della strada. All’indomani dello schianto che sabato è costato la vita a Luana Rossi, 25 anni di Casnigo, sono in molti a segnalare il tremendo tributo di vite preteso negli ultimi decenni dalla provinciale della Val Gandino.
L’ultimo selfie dei tre ragazzi trevigiani morti in A4 nelle prime ore di venerdì 29 gennaio.
«Giacevano come in un abbraccio tra loro, quasi si facessero forza l’uno con l’altro». Lo ha scritto su Facebook, straziato, un soccorritore del 118 per raccontare la morte in autostrada di Alberto Casagrande, 23 anni, di Mareno di Piave, del suo coetaneo Antonio Ago, che abitava a Conegliano Veneto, e di sua sorella Daniela Ago, di 22 anni.
Incidente mortale stasera, lunedì 18 gennaio, a San Paolo d’Argon: sulla superstrada, praticamente all’altezza del comando della polizia dei Colli, c’è stato uno scontro frontale tra due auto poco prima delle 20 e due indiani, di 29 e 35 anni, sono purtroppo deceduti. Non si conosce ancora la loro identità.
È morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il 69enne di Gorlago che martedì 12 gennaio è stato investito da una macchina a Trescore, in via Don Mazzolari.
Sembrava un incidente, invece il mortale della notte tra venerdì e sabato in A4 si tinge di giallo.
Una giovane indiana di 24 anni, di cui non sono state fornite le generalità, è stata trovata senza vita stamattina, giovedì 26 novembre, a lato della massicciata della ferrovia a Seriate, nei pressi dell’ospedale.
«Io non so chi comanda lassù, ma se pensava di dividerci ha fallito. Ci vediamo in un’altra vita». Ci sono il dolore lacerante per la morte di un amico e il silenzio attonito della comunità, che avrebbe voluto svegliarsi dalla triste realtà di un incubo notturno, all’indomani del tragico schianto di martedì sera ad Ardesio.
«L’Italia è uno dei territori più ostili per le due ruote. Le vittime nel 2015 sono aumentate tra ciclisti e motociclisti del 21%».