Tavernola, Sacci a rischio «inceneritore» La Lega preoccupata: un’interrogazione
Il rischio che l’impianto per la produzione di cemento della Sacci di Tavernola sia convertito in inceneritore di rifiuti preoccupa la Lega Nord.
Il rischio che l’impianto per la produzione di cemento della Sacci di Tavernola sia convertito in inceneritore di rifiuti preoccupa la Lega Nord.
Dopo lunghe traversie, tra cui lo stop forzato dei lavori per quattro mesi che ha portato a dilatare i tempi, il «lago nero» di Zanica è stato finalmente svuotato dei suoi veleni e ora si prepara alla seconda e ultima fase dell’intervento: il ripristino dei luoghi.
Che sotto il prato del galoppatoio di Albino siano stati rinvenuti metalli pesanti in concentrazioni oltre il limite consentito, stupisce non più di tanto, in paese.
Concentrazioni allarmanti di zinco, cadmio, piombo, arsenico, mercurio a 20 metri di profondità in un’area dedicata al tempo libero: ad Albino, in via Partigiani, lungo il fiume Serio, si snoda la ciclopedonale molto frequentata e un terreno privato dove si trova un galoppatoio.
Rilevati in un’area di via Partigiani che ospita un maneggio, a pochi passi dalla pista ciclopedonale.
La sfida si vede già nei numeri, da capogiro: almeno 23 milioni di investimenti (ma si potrebbe andare oltre) da provare a programmare sul territorio nei prossimi tre anni, per ridurre le emissioni inquinanti e avere Comuni più «green».
L’uso delle rinnovabili per elettricità, riscaldamento/raffreddamento e trasporti sta riducendo le emissioni di gas a effetto serra in Europa. Lo dice uno studio del Joint Research Centre della Commissione Ue, secondo cui nel 2012 grazie alle energie pulite si sono evitate emissioni per 716 milioni di tonnellate di CO2, rispetto a un risparmio di 529 milioni di tonnellate nel 2009.
Tornano a farsi sentire, tra Urgnano e Cologno, i forti odori che da ormai molti anni, ciclicamente e in orari serali, mettono a dura prova le narici e la pazienza dei residenti.
Le giornate di sole e le alte temperature, che culmineranno nel weekend con punte di 40 gradi, favoriscono la diffusione dell’ozono.
Si avvicina sempre più la soglia di allarme per l’ozono presente nell’aria che respiriamo: tutte le centraline della Bergamasca danno praticamente lo stesso responso.
Da una settimana le centraline di misurazione dell’ozono in terra bergamasca sono letteralmente fuori scala, denuncia l’associazione.
Ogi a Tg ore 12 ospitre il sindaco di Azzano s.Paolo che ha rigettato sul tavolo il problema inquinamento acustico
Ogi a Tg ore 12 ospitre il sindaco di Azzano s.Paolo che ha rigettato sul tavolo il problema inquinamento acustico
Oltre 34.500 italiani ogni anno muoiono «avvelenati» dall’inquinamento atmosferico: è come se «scomparisse» improvvisamente un’intera città delle dimensioni di Aosta.
Comune di Ciserano cita in giudizio per il rimborso delle spese di bonifica le quattro aziende che hanno inquinato con il cromo VI (esavalente) la falda acquifera fra Zingonia e Treviglio.
Sulla pagina Facebook del gruppo «Sei di Palosco se...» si accende il dibattito su una serie di immagini in cui si vedono pesci morti e carcasse di animali. Il caso segnalato anche all’Asl. Nei giorni scorsi gli interventi di pulizia degli argini.
I sindaci del Sebino dicono basta: bisogna intervenire sui veleni dell’ex Selca di Berzo Demo in Valle Camonica che rischiano di finire nell’Oglio e da lì arrivare dritti dritti nel lago.
Metalli pesanti, idrocarburi, fluoruri e chissà cos’altro. Escono da un capannone bresciano e finiscono nel fiume Oglio per arrivare al lago d’Iseo.
Legambiente in un nuovo rapporto, il dossier «Mal’Aria», delinea la mappa delle peggiori città italiane. Bergamo al 19° posto per le polveri sottili, ma per l’ozono è nella top 5.
In Lombardia un milione di auto di troppo: secondo Legambiente la densità di autovetture è al 500% della media europea.