Covid in Lombardia: cresce il tasso di positività, 23 decessi. A Bergamo 218 casi
Con 30.249 tamponi effettuati, sono 1.287 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in crescita al 4.2% (ieri 3.6%).
Con 30.249 tamponi effettuati, sono 1.287 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in crescita al 4.2% (ieri 3.6%).
Marinoni: «Non è ancora un “liberi tutti”». Mascherine, negli spazi chiusi più indicate le ffp2. «Anche all’aperto va rispettato il distanziamento».
Lucia Antonioli (Ats): finora non ci sono stati casi individuati in Bergamasca; su 462 tamponi, 334 avevano quella inglese.
Con 59.144 tamponi effettuati, sono 2.139 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in calo al 3.6% (ieri 4.1%).
A partire dalle ore 18 di sabato Primo Maggio, in Lombardia è aperta la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19 alla fascia d’età 16-49 anni (nati 1972-2005) con esenzione per patologia (i cosiddetti fragili).
L’annuncio della vice presidente Letizia Moratti su Twitter. Intanto si calcola che una persona su 50 ha avuto contratto il virus nel mondo.
Attraverso una circolare inviata martedì 27 aprile alle Ats lombarde, la direzione generale Welfare della Regione Lombardia ha informato «di aver avuto assicurazioni dalla Struttura Commissariale circa l’imminente fornitura di vaccini AstraZeneca».
Con 35.798 tamponi effettuati è di 1.369 il numero di casi positivi in Lombardia, con una percentuale del 3,8%. Sono questi i principali dati della Lombardia nella giornata di martedì 27 aprile.
Rispetto alla prima e alla seconda ondata, la ripresa di oggi deve fare i conti con l’incidenza e la media mobile dei nuovi casi più elevate
Ats ha cominciato a monitorare i «ripositivizzati» da gennaio. «Fenomeno contenuto, ma dimostra che bisogna tenere alta la guardia»
Le infezioni di origine professionale segnalate all’Inail dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 marzo sono 165.528, pari a circa un quarto del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail dal gennaio 2020 e al 4,6% del totale dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità alla stessa data. Bergamo tra le aree territoriali più colpite.
Il decreto legge non cambia ed entrerà in vigore il 26 aprile. Resta possibile la deroga sul 70% degli studenti in classe. Check sul decreto ogni 14 giorni per il coprifuoco.
I risultati del follow up su 1.500 pazienti seguiti all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Marco Rizzi, direttore del reparto di Malattie infettive: «Costellazione di sintomi persistenti dopo il virus».
Per il microbiologo Pierangelo Clerici l’imperativo è la prudenza. «Dobbiamo comunque mettere in conto la possibilità di un altro lockdown».
Sul social network raccontava la malattia e la gioia di vivere: aveva 200 mila follower. Lunedì 19 aprile l’addio al giovane studente del liceo «Don Milani» di Romano. Le parole del parroco della Chiesa ortodossa: «Ha vissuto la malattia con forza e speranza».
Polmoniti e febbre alta stanno lasciando il posto a mal di testa, di gola e disturbi intestinali. Mason: «La spossatezza può durare settimane». Galluccio: «Positività più lunga». Colombi: «Sintomi più lievi».
La data dell’ottimismo è il 26 aprile, quasi un secondo «25 aprile». Quel giorno l’Italia potrebbe cautamente voltare pagina. Nella conferenza stampa di ieri il premier Mario Draghi ha annunciato che all’indomani della festività della Liberazione (si spera l’ultima festività in lockdown) il Paese tornerà alla zona gialla, quella che prevede tra l’altro la graduale e articolata apertura delle atti…
Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarà un pass, che permetterà di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilità di accedere a stadi, concerti e altri eventi.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico: «Siamo in una situazione di contrazione e di riduzione dell’epidemia che fornisce la base per questa possibile decisione che si valuterà nel prossimo monitoraggio. Gli stop a Johnson e AstraZeneca non mettono a rischio il piano vaccinale».
Sono 15.943 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute di venerdì 16 aprile. Giovedì erano stati 16.974 . Sono invece 429 le vittime in un giorno (giovedì 380).