Bresciana voleva arruolarsi nell’Isis Lei indagata, il marito tunisino espulso
Voleva partire per la Siria a combattere, convinta dal marito musulmano: è la vicenda di una donna bresciana sposata con un trentenne nordafricano.
Voleva partire per la Siria a combattere, convinta dal marito musulmano: è la vicenda di una donna bresciana sposata con un trentenne nordafricano.
Il Dipartimento di Stato americano lancia l’allerta viaggi in Europa citando potenziali rischi di attacchi nel corso di «eventi importanti e siti turistici».
Continua il festival Fare La Pace, al Centro Congressi papa Giovanni a Bergamo. Giovedì sera si è parlato di di terrorismo con la presidente della Rai Monica Maggioni.
Una persona è stata uccisa e tre sono rimaste ferite (una in modo non grave) dopo essere state aggredite da un uomo che ha attaccato con un coltello alcune passeggeri a una stazione nei pressi di Monaco di Baviera stamattina, martedì 10 maggio. Lo riferiscono i media tedeschi.
Dopo il braccio di ferro tra Apple e l’Fbi per lo sblocco dell’iPhone di uno dei killer di San Bernardino, si profila un altro duello tra il governo Usa e la Silicon Valley in tema di privacy e terrorismo.
Che alcune persone vogliano lasciare la Brianza degli ipermercati per la Siria tormentata dalle bombe è un dato che dovrebbe far riflettere chi parla di qualità della vita, piste ciclabili e metri quadrati di verde pro capite.
Il senatore bergamasco Giacomo Stucchi, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), commenta i 6 arresti per terrorismo internazionale.
Volevano partire per la jihad nei territori di guerra siro-iracheni portando i due figli di 2 e 4 anni: una coppia di presunti estremisti islamici, residenti nella provincia di Lecco, è stata arrestata in una operazione congiunta Ros-Digos, nell’ambito della quale sono state emesse sei ordinanze di custodia cautelare.
Non solo Francia e Belgio: l’Isis ha cellule dormienti che preparano attacchi terroristici anche in Italia, Germania e Inghilterra. E’ l’allarme lanciato dallo zar dell’intelligence Usa James Clapper in un colloquio con il Christian Science Monitor.
Obama non ha certo misurato le parole: «Il rischio del terrorismo nucleare» ha detto «è oggi la minaccia più grande a livello globale». Il capo dell’Agenzia per l’energia atomica, il giapponese Yukiha Amano, è stato altrettanto categorico: «I rischi di attacchi con uso di materiale nucleare, che sia un ordigno acquistato sul mercato nero o una bomba sporca, sono altissimi». Ciò nonostante, dopo l…
Da Bergamo all'Isis senza ritorno. La denuncia arriva da un'inchiesta delle "Iene", che mostra immagini della sorveglianza dell'aeroporto di Orio da dove una donna albanese residente con la famiglia in un paese della provincia di Lecco è partita alla volta …
Il 12 dicembre 2014 una donna e il suo bambino sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio prima di prendere un volo.
L’approvazione al Parlamento europeo: ora le compagnie dovranno comunicare alle autorità i dati dei voli da Paesi extra Ue. Perplessità sulla privacy.
Dopo oltre quattro anni di forti polemiche, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza l’istituzione del registro dei passeggeri aerei, il Passenger name record (Pnr), uno strumento in più per combattere il terrorismo.
In un municipio di un quartiere di Amsterdam un’impiegata si presenta con una minigonna così corta che avrebbe potuto evitare di indossarla. Uno zelante dirigente del municipio emette una circolare dove richiede che i dipendenti usino maggiore castità nel vestire. Punto. Era la metà di marzo.
È decollato alle 13,42 di domenica 3 aprile il primo volo dall’aeroporto di Bruxelles dagli attentati del 22 marzo. L’aereo della Brussels Airlines è diretto a Faro, in Portogallo.
Uomini in divisa blu scuro, armati e con i giubbotti antiproiettile, che passano in rassegna la galleria di Oriocenter in una mattina di ordinario shopping. Sono i carabinieri della Squadra operativa di supporto, creata dopo gli attentati di Parigi e …
L’antiterrorismo in azione a Oriocenter
Giubbotto antiproiettile, caschi protettivi sempre in testa, volto coperto per non rivelare l’identità. Le forze speciali antiterrorismo, i carabinieri della Sos (Squadra operativa di supporto), creata dopo gli attentati di Parigi e addestrata dagli specialisti del Gis, sono entrati in azione a Oriocenter e all’aeroporto di Orio.
La nonna tira per un braccio la nipotina: «Guarda!» e la piccola sgrana gli occhi di fronte a quel gruppo di uomini in divisa blu scuro, armati e con i giubbotti antiproiettile, che passano nella galleria dell’Oriocenter in un tranquillo giovedì mattina.