Ingerisce sostanza chimica per sbaglio Ancora grave il bambino di 9 anni
È ancora ricoverato in gravi condizioni il bambino di 9 anni che martedì 26 luglio a Gromo ha ingerito una sostanza chimica.
È ancora ricoverato in gravi condizioni il bambino di 9 anni che martedì 26 luglio a Gromo ha ingerito una sostanza chimica.
È stata una «catena di Sant’Antonio» di trapianti incrociati quella che ha permesso di salvare quattro pazienti: uno al «Papa Giovanni XXIII».
Si è spento nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Bergamo Eric, il bimbo di 9 anni di nazionalità indiana investito lunedì scorso a Dosolo (Mantova) da un’automobile mentre, in bicicletta, stava recandosi in parrocchia per partecipare al Grest, il gruppo ricreativo estivo.
Il bimbo di 9 anni era stato trasportato al «Papa Giovanni XXIII» dal Mantovano lunedì mattina dopo un incidente.
Raffaello Baitelli, 48 anni, del Papa Giovanni XXIII: ha fatto il pieno di medaglie ai «Medigames».
È ricoverato al «Papa Giovanni XXIII» in condizioni disperate: l’incidente giovedì 7 luglio.
La ragazza valtellinese, ricoverata a Bergamo, era rimasta vittima di un incidente sulle piste.
Domenica alle 16, nella chiesa dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, il vescovo di Bergamo Francesco Beschi celebrerà il Giubileo dei malati, degli anziani, dei sofferenti.
«È necessario terminare il rapporto con chi ha fallito e riconsegnare alla città una struttura importante per la quotidianità dei bergamaschi, rivedere il bando di gestione e stabilire tariffe eque e oneste».
Un dispositivo impiantato per la prima volta nel nostro Paese: destinatario, un uomo di 58 anni.
Farmaci innovativi, che stanno dando importantissimi risultati nella cura dei tumori; altri, come quelli contro l’epatite C, che segnano una svolta nelle cure per una patologia che fino a qualche anno fa sembrava condannare alla morte e che ora, con preparati di ultima generazione, sparisce.
Si è risvegliato e respira senza l’ausilio di macchinari il bimbo che lunedì sera è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale di Bergamo dopo essere caduto in un parco giochi.
In scadenza il 31 marzo prossimo, è stata prorogata di un anno (dunque fino al marzo 2017) la convenzione con l’azienda BHP Spa che gestisce l’area dei parcheggi dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Un bypass aortocoronarico su un bimbo di soli 11 mesi, affetto dalla sindrome di Williams: è questo il rarissimo intervento eseguito dai cardiochirurghi del Papa Giovanni XXIII, pubblicato di recente da The Annals of Thoracic Surgery, rivista ufficiale di due delle maggiori Società statunitensi specializzate in chirurgia toracica e cardiovascolare.
Arriva all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il pacemaker più piccolo al mondo. Si è concluso con successo, infatti, il primo impianto con tecnica mini-invasiva del sistema di stimolazione intracardiaco transcatere Micra Transcatheter Pacing System (TPS) di Medtronic.
Parcheggiamo le speranze. Lasciamole lì in attesa che la politica risolva il problema di uno dei parcheggi più cari d’Italia, quello dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.
«1 h e 5 min di parcheggio all’Hpg23: 2.60 euro. Complimenti, costa meno a Portofino. Cosa ne pensate Matteo Rossi e Antonio Misiani?».
In attesa che il parcheggio da 500 posti venga realizzato, si cerca di tamponare il caos di ogni mattina in via King, con le auto in attesa che si liberi uno spazio.
Parcheggi intasati sin dalle prime ore del mattino all’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Talmente intasati che l’Atb ha scelto di spostare la fermata dell’autobus all’ospedale perché le code d’ingresso per accedere agli stalli a pagamento rendono ostico il funzionamento della tratta. Ma che sta succedendo all’ospedale?