Migranti, mondo senza governo
Accogliere come un dato ineluttabile, o peggio con un’alzata di spalle, la notizia dell’ennesimo naufragio di migranti nel Mediterraneo, non solo è risposta cinica ma allontana la soluzione a un’immensa tragedia.
Accogliere come un dato ineluttabile, o peggio con un’alzata di spalle, la notizia dell’ennesimo naufragio di migranti nel Mediterraneo, non solo è risposta cinica ma allontana la soluzione a un’immensa tragedia.
MONDO. In Sudan è in corso la più grave crisi umanitaria del mondo, in seguito alla guerra iniziata due anni fa, il 15 aprile 2023. Nell’agosto scorso l’Onu ha dichiarato ufficialmente la presenza della carestia nel Nord, nella regione del Darfur, la quinta negli ultimi 40 anni, dopo Etiopia (1984), Corea del Nord (1995), Somalia (2011) e Sud Sudan (2017).
L’INIZIATIVA. Organizzata dall’Associazione giovani gambiani in collaborazione con il Comune di Bergamo.
MONDO. La piccola Moldavia, 2 milioni e mezzo di abitanti, uno dei Paesi più poveri dell’Europa, all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina si trovò invasa da migliaia di famiglie in fuga dal conflitto.
Una domenica tra musica, castagne e accoglienza per i ragazzi dei CAS di Bergamo. Provenienti da Africa e Bangladesh, alternano lavoro, studio e relazioni. Momenti come una gita al Canto Alto rafforzano legami e fiducia, in attesa dello status di rifugiato e di un futuro più stabile.
ROTA IMAGNA. L’Agenzia Onu: «Tutelati già dove sono ora, difficile vengano spostati altrove». Il prossimo passo sarà il riconoscimento della Commissione del ministero.
Il tribunale dei minori di Brescia ha bloccato il rimpatrio di tutti i 57 orfani ucraini, bambini e adolescenti tra i 6 e i 16 anni, che si trovano nella Bergamasca dall’inizio del conflitto.
VALLE IMAGNA. Mentre per il 15 agosto è previsto il rimpatrio, cresce il numero di chi chiede di restare in Italia.
VALLE IMAGNA. L’agenzia Onu: «Il pericolo di attacchi è costante e il sistema sanitario in ginocchio». Non ancora fissata la partenza.
MONDO. C’è sempre un filo di ipocrisia in certe reazioni alle stragi di guerra, acme di crimini quotidiani che invece lasciano indifferenti. Martedì 9 luglio l’esercito russo ha sparato 40 missili su città ucraine provocando almeno 36 morti e 125 feriti.
ITALIA. Solo da gennaio scorso più di cinque migranti sono annegati in media ogni giorno nel Mediterraneo centrale cercando di raggiungere l’Italia: 920 persone, 29.800 dal 2014.
SOLIDARIETÀ. Morta nel 2023 a seguito di una malattia, la ex insegnante di Villongo diventata selezionatrice di manager ha lasciato un milione di dollari ai Lions per le scuole ugandesi e altri 650mila euro ad altri progetti in Africa.
IL COMMENTO. All’alba del 24 febbraio 2022, battaglioni ed elicotteri russi avviavano l’invasione su larga scala dell’Ucraina. Su scala minore era iniziata nel 2014. In questi giorni il popolo aggredito ha ricordato un’altra ricorrenza: quello che non pochi in Occidente chiamano «colpo di Stato di piazza Maidan eterodiretto dagli Usa», per gli gli ucraini fu invece la «rivoluzione della dignità».
LA DENUNCIA. «C’è una connessione molto diretta tra il cambiamento climatico e il conflitto. La Russia ricava ingenti entrate dai combustibili fossili e sono questi a rendere possibile la guerra». L’invasione dell’Ucraina, insomma, è alimentata dalla stessa moneta che genera la maggior parte delle emissioni di gas serra all’origine del riscaldamento globale: carbone, petrolio, gas. E quest’ultim…
MIGRANTI. A Bergamo «Community matching», il programma dell’Unhcr per l’incontrofra rifugiati e volontari: già 10 abbinamenti e altri 20 candidati. Si cercano nuove adesioni
ACCOGLIENZA. Erano arrivati dall’orfanotrofio di Berdjans’k il 20 marzo 2022, ora sono 83. Il decreto emesso dal Tribunale dei minori, a breve la conferma su destinazione e numeri.
L’INIZIATIVA. Un progetto dal 2017, vede la partecipazione di 16 città italiane. E l’Università degli studi accoglie due studenti rifugiati.
Alla cantante tagika Manizha assegnato il premio «Culture for Peace» durante la serata promossa da Ispi e Comune di Bergamo. Sul palco anche due nobel per la pace: l’ucraina Olksandra e l’iraniana Ebadi
Esteri. Battaglioni dell’esercito russo nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 piombarono sull’Ucraina penetrando da Est e da Nord attraverso la Bielorussia. A un anno dall’inizio dell’invasione conviene ricordare gli effetti dell’aggressione generati in un solo anno di guerra nella carne viva della popolazione.
Prima o poi qualcuno dal governo dovrà spiegare la differenza tra migranti tratti in salvo dalle navi delle Ong e quelli soccorsi dalle navi militari italiane, dalla Guardia Costiera, dai mercantili commerciali battenti varie bandiere.