Il rapporto Draghi e le nostre diversità
MONDO. Una constatazione lapidaria, e solo in apparenza semplice, racchiude la storia della nostra Europa, ideale prima ancora che economica: «Siamo diversi». E qui sta anche il suo futuro possibile.
MONDO. Una constatazione lapidaria, e solo in apparenza semplice, racchiude la storia della nostra Europa, ideale prima ancora che economica: «Siamo diversi». E qui sta anche il suo futuro possibile.
IL CONVEGNO. Mario Draghi ha partecipato all’evento «Sviluppo economico e competitività», organizzato dal Kilometro Rosso a Bergamo, affrontando temi cruciali per il futuro dell’Europa.
L’APPUNTAMENTO. Un dibattito a dieci giorni dalla presentazione del Rapporto sulla competitività e il futuro dell’Europa.
MONDO. L’acquisto del 9% della tedesca Commerzbank da parte di UniCredit fa risvegliare mai sopiti riflessi nazionalistici. Deutsche Bank si mette di traverso e valuta di far proprio il 12% del pacchetto azionario attualmente detenuto dallo Stato tedesco.
EUROPA. Il Rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell’Europa, o meglio sul rischio che l’Europa non sia più competitiva, può essere un punto di avvio del nuovo ciclo dell’Unione europea, ma è lecito temere che gli ostacoli politici che nasceranno possano trasformarlo in un’altra occasione perduta.
MONDO. Molti operatori privati europei coinvolti nella transizione ecologica attraversano una situazione complicata.
MONDO. Del rapporto presentato da Mario Draghi, intitolato «Il futuro della competitività europea», le nostre classi dirigenti potrebbero fare tesoro in tanti modi.
EUROPA. Per uscire dalla procedura per deficit eccessivo non vi è che una via: ridurre il debito. Una patente di credibilità per l’Italia.
IL COMMENTO. Restiamo con i piedi per terra, sembra dire il presidente Sergio Mattarella dal Forum Ambrosetti di Cernobbio. Fra realismo e sguardo inclusivo, indica tre piste.
ITALIA. Ricordati che il capo sono sempre io. Se dovessimo semplificare nel modo più tranchant la diatriba in corso tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, dovremmo arrivare a questa frase poco «politichese». Ma molto vicina alla verità.
ITALIA. La campagna italiana per le elezioni europee schiererà in gara tutti o quasi i leader di partito. Nessuno dei quali prenderà posto nell’emiciclo del Parlamento europeo.
MONDO. Ancora qualche giorno e sapremo con certezza quali nomi da inviare a Strasburgo ci propongono i partiti. Sin d’ora però emergono alcuni dati che meritano di essere sottolineati. Prima considerazione: non si può dire che il confronto tra le forze stia infiammando il cuore degli elettori.
MONDO. La competitività di una singola azienda e di un intero settore industriale, da cui discende la capacità di generare ricchezza e lavoro per un’area specifica o tutto un Paese, non si misura in astratto ma in un contesto di riferimento - nazionale e, sempre più spesso, internazionale - che cambia continuamente.
MONDO. Se l’economia italiana è strettamente legata a quella della Germania, che è il nostro primo partner commerciale, l’economia lombarda - nello specifico - lo è ancora di più.
ECONOMIA. Bosch è il più grande fornitore per l’industria automobilistica del mondo. Ha 430mila dipendenti e 90 miliardi di euro di fatturato. L’azienda ha fissato un margine di redditività (Ebit ) del 7% per poter continuare ad essere indipendente.
MONDO. «I governanti democratici dell’Europa hanno adottato, rovesciandola, quella che fu la parola d’ordine di Gambetta per l’Alsazia e la Lorena: “Parlarne sempre e non pensarci mai” è la loro divisa».
MONDO. Ursula von der Leyen ha annunciato la sua candidatura ad un secondo mandato come presidente della Commissione. Per le prossime elezioni europee di giugno il Partito popolare europeo è nei sondaggi avanti.
MONDO. Ancora non ci siamo. Prima o poi il «momento Europa» arriverà e si tratta di sottrarre il senso del voto per l’Europarlamento alla cronaca spicciola e restituirgli il peso che merita.
ITALIA. Tra Giorgia Meloni e i giornali non è mai stato rose e fiori, neanche ai tempi in cui FdI stava all’opposizione.
IL COMMENTO. Una nave carica di container salpata dalla città-Stato asiatica di Singapore deve percorrere 15.600 chilometri per attraccare al porto Rotterdam, in Olanda. Questo se passa per la via più breve che unisce Asia ed Europa, cioè il Mar Rosso e poi il Canale di Suez che si immette nel Mediterraneo.