Processo Ubi, il pm impugna la sentenza: «Ci fu ostacolo alla vigilanza»
L’appello della Procura riguarda 11 imputati assolti in primo grado . Assemblea del 2013, ricorso di Massiah: vuole l’assoluzione piena nel merito.
L’appello della Procura riguarda 11 imputati assolti in primo grado . Assemblea del 2013, ricorso di Massiah: vuole l’assoluzione piena nel merito.
Assoluzione per tutti gli imputati del processo Ubi, ad eccezione di Franco Polotti: per l’ex presidente del Consiglio di sorveglianza e di gestione 1 anno e 7 mesi con pena sospesa per un capo d’accusa che riguarda una società a lui riconducibile. Assolti Emilio Zanetti, ex presidente del Consiglio di gestione, il banchiere Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, e l’ex consiglie…
Il pm Paolo Mandurino ha chiesto l’ergastolo per omicidio volontario per Cristian Locatelli, 42enne di Terno d’Isola, in carcere dall’aprile 2020 con l’accusa di aver ucciso di botte la convivente Viviana Caglioni, 34 anni, nell’abitazione di via Maironi da Ponte in zona Valverde.
Alessandro Patelli lo aveva raccontato al gip l’11 agosto. La difesa non presenterà ricorso al Tribunale del Riesame.
Inoltrate le pratiche per spostare Alessandro Patelli in un altro carcere, ma non sarà facile per i problemi di sovraffollamento.
Alessandro Patelli lo ha riferito nell’interrogatorio, dal pm il nullaosta al trasferimento. Il gip ne sottolinea la «pericolosità sociale e l’incapacità di controllare i propri impulsi». «Lui ha provocato Tayari».
Alessandro Patelli ha risposto alle domande, fornendo una sua versione dei fatti che per gli inquirenti risulterebbe su più punti incongruente e con diverse contraddizioni. Ma per la difesa il giovane avrebbe agito per paura, dopo il battibecco avuto con il tunisino: temeva di essere aggredito.
È durato oltre due ore e mezzo l’interrogatorio di convalida del 19enne Alessandro Patelli: il giovane ha riconfermato la sua versione, avrebbe agito per paura. In ospedale eseguita anche l’autopsia sul corpo di Marwen Tayari, ucciso con sei coltellate domenica 8 agosto in via Novelli.
Indagini Secondo il pm, Alessandro Patelli è uscito dal portone di casa con l’arma in mano per affrontare il tunisino che si stava allontanando.
Proseguono le indagini sull’omicidio di Marwen Tayari, tunisino di 34 anni, ucciso in una lite domenica 8 agosto in via Novelli a Bergamo da Alessandro Patelli, giardiniere incensurato di 19 anni. Mercoledì l’autopsia sul corpo della vittima e l’interrogatorio di convalida di Patelli davanti al gip.
Parla Eleonora Turco, la vedova di Marwen Tayari, che ricostruisce la vita difficile del compagno: «Voglio una giustizia esemplare, l’ha ammazzato davanti alle sue figlie».
Sei coltellate sul corpo del tunisino ucciso domenica in via Novelli, ma nessuna ferita sul 19enne. Trovata un’altra arma in casa. In tre smentiscono le dichiarazioni del giovane.
In attesa che la sua versione dei fatti la confermi anche davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia, il diciannovenne Alessandro Patelli si è limitato a riferire al pm Paolo Mandurino di essersi «difeso» nella lite scoppiata domenica 8 agosto.
L’interrogatorio al giovane Alessandro Patelli è proseguito fino a mezzanotte: «Mi sono difeso» avrebbe detto al Pm.
Martedì 4 maggio sono arrivatele richieste di condanna del pubblico ministero per i vertici di Ubi e Intesa nel processo in corso al tribunale di Bergamo che vede imputate 31 persone.
Al «Papa Giovanni» martedì 29 ottobre l’esame sul corpo di Giuseppe Messina, 74 anni, trovato carbonizzato sabato sera nell’ex maneggio.