Coronavirus, famiglie in difficoltà A Bergamo arriva la «spesa sospesa»
Un aiuto in prodotti alimentari a chi in questo momento di emergenza si trova in difficoltà: l’iniziativa degli agricoltori di Coldiretti.
Un aiuto in prodotti alimentari a chi in questo momento di emergenza si trova in difficoltà: l’iniziativa degli agricoltori di Coldiretti.
Modificate da un team di professionisti per i pazienti subintensivi, sono a disposizione degli ospedali.
Sono salite a 1.900 le comunicazioni arrivate in Prefettura da aziende della Bergamasca che continuano la produzione in quanto parte delle filiere essenziali indicate nel decreto del Presidente del Consiglio del 22 marzo scorso.
Il 52% delle aziende bergamasche non ritiene di poter continuare la propria attività a causa dello stato d’emergenza dovuto al Coronavirus, senza un supporto dal Governo o più in generale dalle istituzioni.
Peracchi (Cgil Bergamo): «Ben oltre la preoccupazione. Quello a cui assistiamo è qualcosa di mai visto”
Rappresentano il 42% del totale occupati. Anticipi della cassa: allarme dai consulenti del lavoro. «Senza l’accordo Abi, potrebbero volerci oltre 4 mesi».
Continua il sostegno di Brembo alla ricerca per contrastare il Covid-19. L’azienda ha infatti deciso di devolvere 1 milione di euro a tre eccellenze della Bergamasca.
Il gruppo bergamasco Acque Minerali Bracca e Pineta con stabilimenti a Zogno, in valle Brembana e a Clusone, in valle Seriana, dopo aver partecipato alla catena di solidarietà a sostegno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, riconosce un bonus del 15% nella busta paga dei dipendenti al lavoro in emergenza Covid-19.
Radici Plastics Suzhou, azienda di RadiciGroup specializzata nella produzione di tecnopolimeri, con sede nella provincia di Jiangsu in Cina, ha aderito all’iniziativa di raccolta fondi promossa dalla comunità italiana a Shanghai per inviare all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo oltre 20.000 mascherine e altri dispositivi medici, già arrivati a destinazione.
Già 330 richieste di cassa integrazione per 20.000 lavoratori. Nieri (Fim Cisl): «Il 25% delle aziende in attività, anche se non indispensabili».
La produzione è stata avviata lunedì mattina con un gruppo di 12 operaie e operai: «Li abbiamo chiamati su base volontaria, nessuno è obbligato a rientrare se non se la sente o ha bisogno di stare a casa per assistere i familiari».
I supermercati ci sono, riforniti, attivi e messi in sicurezza, ma adesso alcuni marchi annunciano le prime chiusure nei giorni festivi per permettere al personale di riposare.
Chiuse. Le Agenzie delle Entrate si adeguano all’emergenza coronavirus, e chiudono temporaneamente gli sportelli.
Sono quattro i fronti principali su cui interviene il decreto legge «Cura Italia» approvato dal Consiglio dei ministri lunedì 16 marzo 2020. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Lo ha anticipato il ministro Catalfo in tv, come riportato da Askanews.