Ma l’homo pluralis salverà il mondo?
Abbiamo ogni giorno la sensazione di essere bombardati dalle informazioni. Notizie che ti esplodono addosso, urlate come i richiami degli ambulanti al mercato.
Abbiamo ogni giorno la sensazione di essere bombardati dalle informazioni. Notizie che ti esplodono addosso, urlate come i richiami degli ambulanti al mercato.
Bufale o notizie? Un dilemma d’attualità stringente per chi fa cronaca e soprattutto per il pubblico, che cerca di districarsi nel mare informativo e capire cosa sta succedendo davvero.
Sapreste riconoscere Bergamo senza le sue mura? Immagino che sarebbe un po’ come cercare di identificare la foto di un attore famoso con i lineamenti sfuocati o cancellati.
Melania Gaia Mazzucco esordisce nel 1996 con «Il bacio della Medusa» che già conteneva gli stilemi di una narrazione romantica e avvolgente, ma mai annacquata da facili ammiccamenti, anzi sempre sostenuta da uno stile rigoroso e puntuale. Ma è con il secondo romanzo che la Mazzucco rivela ai lettori le qualità di una narrazione storico artistica inedita nel panorama italiano odierno: «La camera d…
Mercoledì 4 novembre, alle ore 17.30, al Centro Congressi Giovanni XXIII - Viale Papa Giovanni XXIII, 10, interessante evento culturale realizzato in collaborazione con «EDN for Culture», Associazione culturale «Orbiter» e Lions Club «Colleoni» Bergamo.
Se la scorsa settimana imperava la Games Week consacrata al videogioco e in questi giorni invece ha scalpitato Lucca Comics and Games, meta di fumettofili d’ogni età, quale miglior lettura di un testo che abbina i due interessi?
In un mondo pilotato dalla rapidità dell’immagine stiamo perdendo la capacità di ascoltare. Non si tratta dell’attenzione a ciò che dice il prossimo - una battaglia che da tempo conduciamo sulla difensiva - ma dei suoni che ci circondano e che costituiscono il nostro paesaggio sonoro.
«Il prezzo del futuro». Titolo azzeccato per una raccolta di racconti - edita da La Ponga edizioni - che apre delle finestre narrative sul nostro avvenire privilegiando gli scenari marcati dai rivolgimenti economici.
«Prometto di sbagliare» di Pedro Chagas Freitas (Garzanti) è un romanzo fatto di una materia eterea come la poesia. Contiene mille sguardi, mille volti dell’amore. Ne parla attraverso piccoli quadri tracciati con pennellate veloci e imprecise, impressioni in cui si distingue soprattutto l’idea di fondo: non c’è niente di perfetto nei sentimenti, anzi, spesso sono proprio gli errori ad alimentarli.
Un morto ammazzato, una scena del delitto insolita, un assassino a piede libero. Da questo quadro di elementi partono le indagini del giudice Albertano da Brescia, un investigatore davvero ante litteram visto che le vicende che lo vedono protagonista si collocano in pieno 1200.
Le vite dei campioni sportivi sono spesso tormentate, piene di avventure, segnate da una dura disciplina e da sacrifici personali. Sono, insomma, un’ottima materia romanzesca che piace anche ai grandi scrittori come l’irlandese Roddy Doyle, autore di «The Commitments» e «The Snapper», vincitore del prestigioso Booker prize con «Paddy Clarke ah ah ah!».
Il significato e il significante. Il senso e il suo rovescio. L’assonanza e la consonanza. Sono alcuni degli attrezzi di lavoro di Alessio Luise, autore del libro «La situazione è grammatica», pubblicato edizioni Zona contemporanea.
«Voglio viaggiare un po’, prendo un anno sabbatico». «Vado alle Canarie e apro un chiosco sulla spiaggia». Discorsi fatti all’ora dell’aperitivo, piccoli segni di inquietudine: in effetti mollare la routine, cambiare lavoro, andare a vivere all’estero in tempi di crisi è un sogno condiviso, anche se non è facile tradurlo in azioni concrete.
«C’è stato un momento preciso in cui ho pensato che sarei sparito al mondo, che avrei fatto di tutto per non esserci mai stato. Quel momento è stato quando ho visto su Rai1 che Giletti presentava un altro speciale su Padre Pio».
Quando ci chiederanno cosa erano gli anni dieci del terzo millennio e magari ci mancheranno le parole, allora credo che saranno utili libri come «L’opportunista» di Giovanni Barlocco.