Stop al gioco nelle tabaccherie L’ordinanza da domenica 15 marzo
Da domenica 15 marzo le tabaccherie dovranno spegnere le slot machine e mettere nel cassetto gratta e vinci, 10 e lotto e simili.
Da domenica 15 marzo le tabaccherie dovranno spegnere le slot machine e mettere nel cassetto gratta e vinci, 10 e lotto e simili.
Dopo l’annuncio di Garay sul proprio profilo Instagram, arriva il comunicato del Valencia, che conta ben cinque suoi rappresentanti, tra giocatori e staff, positivi al coronavirus.
La provincia di Bergamo, da sabato 14 marzo, registra l’intervento delle squadre del Reggimento carabinieri Lombardia, contingenti di rinforzo dell’Arma.
Sull’emergenza coronavirus si sono espressi i deputati Elena Carnevali e Maurizio Martina e il consigliere regionale Jacopo Scandella, tutti del Pd, come il leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.
Il Papa all’Angelus, dalla Biblioteca del Palazzo apostolico, ha invitato domenica 15 marzo a restare uniti nella preghiera e ha ringraziato chi in questi momenti sta aiutando i malati, le persone che non possono uscire da casa e i senza dimora.
«A distanza ma insieme». Nasce l’iniziativa de L’Eco di Bergamo che, nell’emergenza coronavirus, offre la sua versione digitale a 1 euro alla settimana.
«Laviamo le mani bene/ e lontano dalla bocca per igiene/ mi diverto con gli amici/ ma a un metro siamo più felici!».
Dare la vita per salvare il prossimo. Non c’è testimonianza umana più grande. Ce lo ricorda, se ce ne fosse bisogno, Diego Bianco, 46 anni, di Montello, operatore del 118 all’ospedale Papa Giovanni, morto ieri di coronavirus dopo aver frequentato ambienti dove viaggia la pandemia. Lascia la moglie e un bambino di sette anni. Riemergono dalla memoria le sei suore delle Poverelle uccise nel 1995 in…
Coronavirus, Cristina Higgins, nata a Philadelphia, vive con la famiglia a Bergamo alta. Ha fatto un post su Facebook che ha scatenato più di un milione di condivisioni. L’hanno chiamata Nbc e Cnn, come reporter «al fronte»
Dal mondo dello sport a quello delle imprese. Si moltiplicano le donazioni per sostenere la battaglia contro in coronavirus.
I tecnici 29enni di Diagnostica domiciliare: non contiamo più le ore.
Il radiologo: tante polmoniti virali.
Diego Bianco, 46 anni, non aveva altre patologie. Contagiato dal coronavirus, nove giorni fa i primi sintomi, poi la scorsa notte l’improvvisa crisi respiratoria. La moglie: «Mi ha detto: “Torna a letto, tanto non muoio”. Due ore dopo se n’è andato».
«Siamo arrivati ad attivare 80 posti di Terapia intensiva e 350 posti di ricovero fra l’ospedale di Bergamo e quello di San Giovanni Bianco».
Due pazienti sessantenni, di Bergamo, in gravi condizioni respiratorie, per mancanza di posti negli ospedali della Lombardia, sono stati trasferiti la notte scorsa in Sicilia con un aereo militare.
In queste ore circola una fake news sui social in cui si invitano i cittadini a non recarsi nei Pronti soccorso dei Presidi ospedalieri di Treviglio-Caravaggio e di Romano di Lombardia, poiché adibiti solo ai pazienti Covid-19. La smentita dell’Asst Bg Ovest: «Treviglio e Romano proseguono incessanti l’accettazione di tutti i cittadini».
Dalla Regione Lombardia il punto quotidiano sull’emergenza coronavirus, sabato 14 marzo. Bergamo resta la provincia più colpita.
Il decesso è avvenuto la scorsa notte.
Nessuno sa come l’Europa uscirà dalla pandemia del coronavirus. Nel frattempo la Ue si muove in maniera scomposta: un giorno dà un colpo formidabile al Paese più in difficoltà attraverso una scellerata frase sullo spread della presidente della Bce Christine Lagarde (aveva ragione chi diceva che era inadeguata per diventare il successore di Mario Draghi) e il giorno dopo fa sapere con la president…
L’iniziativa è promossa da L’Eco, Caritas e Confindustria che hanno già stanziato 50 mila euro ciascuno. Per liberare subito dei posti letto per i casi più gravi e aiutare le famiglie che non possono gestire la quarantena dei loro famigliari dopo la degenza ospedaliera. Fai la tua donazione !
«La Bilateralità Artigiana è uno strumento paritetico con cui le parti hanno risposto con tempestività alla crisi sanitaria in atto. Così, le imprese costrette a sospendere l’attività riescono a garantire ai lavoratori il salario che avrebbero perso»