Fabio e Roberto, una tragica fatalità La montagna e l’Atalanta le loro passioni
Ha probabilmente ceduto il terreno o forse il piede è scivolato sulla neve marcia, mentre stavano percorrendo una cresta, a 3.500 metri di quota. Uno dei due ha perso l’equilibrio e ha trascinato con sé il compagno di cordata lungo un precipizio di 300 metri che non ha concesso scampo.