Dal 3 giugno vaccini senza il criterio d’età. Si inizia anche sui luoghi di lavoro
Dal 3 giugno sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età.
Dal 3 giugno sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età.
Gli operatori faticano a trovare personale: «Il settore è stato tra i più penalizzati. È il primo anno che dobbiamo pubblicare annunci»
Accesso ai reparti consentito ai volontari delle associazioni che collaborano con il Papa Giovanni XXIII, ma solo con «green pass» che attesti il completamento, da almeno 10 giorni, delle due dosi vaccinali anti Covid-19.
Era atteso, quasi scontato, ed è arrivato scevro di colpi di scena. Il via libera che l’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) ha dato alla somministrazione del vaccino Pfizer anche ai giovanissimi tra i 12 e i 15 anni è una svolta fondamentale sulla strada dell’immunità di gregge.
A fronte di 45.540 tamponi effettuati, sono 661 i nuovi positivi (1,4%). I guariti/dimessi sono 852.
In totale i casi dall’inizio dell’epidemia sono 4.209.707, i morti 125.919. I dimessi e i guariti sono invece 3.837.518.
Bene il lago, male la montagna. In vista del weekend e del ponte del 2 giugno il turismo in Bergamasca non spicca il volo a differenza di quanto rilevato da Federalberghi, secondo la quale saranno quasi nove milioni gli italiani in viaggio per il 2 giugno, il 99,3% dei quali resterà entro i confini nazionali.
«Lo stop al coprifuoco servirebbe per attrarre turismo». Il governatore della Lombardia Attilio Fontana: siamo vicini alla zona bianca.
Il centro in Valle Cavallina ha aperto ma con regole rigorose per evitare il diffondersi della pandemia. Il sindaco del Comune in Valle Imagna: «L’esplosione del focolaio Covid ci impone lo stop. Bloccato ogni impegno»
Il protocollo sottoscritto nei giorni scorsi tra ministero e sindacati ricalca le misure del 2020. Graziani: «Fu un’esperienza positiva, ripartiamo da lì».
Un’iniziativa volta a raggiungere coloro che ancora non si sono vaccinati nelle fasce più a rischio.
I decessi nella nostra Regione in 24 ore sono stati 41.
Un mese dopo la «ripartenza» numeri in costante miglioramento. Da mercoledì Lombardia a quota 48, Bergamo è scesa a 40. Fontana: «Avanti così».
Il miglioramento c’è, ma lento e disomogeneo. Le criticità per la forte impennata delle materie prime; Mazzoleni: occupazione preservata grazie alla cassa.
Sono 3.937 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì 25 maggio erano stati 3.224. Sono invece 121 le vittime in un giorno, mentre mercoledì erano state 166.
Continua a scendere il numero dei contagi nella Bergamasca: «Per la settimana dal 19 al 25 maggio - spiega Ats - la decrescita della curva epidemica con un decremento di casi pari a -215 (-34% rispetto alla settimana antecedente). La media giornaliera dei casi incidenti è scesa a 60, contro i 91 della scorsa settimana ed i 130 di due settimane fa». Oltre il 50% dei Comuni bergamaschi è Covid free.
«Il 2 giugno apriamo le prenotazioni per tutti gli over 16. In questo momento siamo assolutamente fiduciosi di vaccinare tutti i maturandi entro le date di fine scuola e delle vacanze».
Con 42.222 tamponi eseguiti è di 666 il numero di nuovi casi positivi al coronavirus registrati in Lombardia mercoledì 26 maggio, una percentuale del 1,5%, stabile quindi rispetto a martedì.
Assegnati gli spazi di somministrazione all’aperto per l’estate 2021.
In provincia è questo il numero dei nati prima del ’61 a cui non è stata somministrata alcuna dose. L’appello a medici e farmacisti.