Le bombe di Netanyahu, chi tace acconsente
MONDO. Nella storia travagliata del conflitto tra israeliani e palestinesi, tra le tante incerte e complicate, una cosa è sicura: la violenza non ha mai, mai, mai prodotto i risultati sperati.
MONDO. Nella storia travagliata del conflitto tra israeliani e palestinesi, tra le tante incerte e complicate, una cosa è sicura: la violenza non ha mai, mai, mai prodotto i risultati sperati.
MONDO. Stiamo attraversando questi giorni dentro una cappa di preoccupazione che da molti anni non era così pesante. Assistiamo, impotenti, ai preparativi di una guerra che nessuno vuole ma che, a furia di dirlo e ripeterlo, è diventata inevitabile.
MONDO. L’uccisione di Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas eliminato da un missile mentre era a Teheran, autorizza diverse ipotesi. Compresa quella di un tradimento. Haniyeh viveva a Doha, in Qatar, un santuario che lasciava molto di rado.
IL PROGRAMMA. Francesco Mazzucotelli è il nuovo coordinatore della rassegna che dal 21 luglio al 19 novembre proporrà circa 60 incontri: «Dall’attualità alla storia, dalla religione alla geografia, tanti i temi che affronteremo».
IN MONTAGNA. L’infortunio poco prima delle 10 di martedì 18 giugno: grave un boscaiolo di 23 anni.
(ANSA) - CODRONGIANUS, 15 GIU - Nella giornata mondiale del vento soffia forte in Sardegna la protesta contro la speculazione dell'energia rinnovabile, con decine di autorizzazioni per installare impianti eolici e fotovoltaici in molte zone dell'Isola, anche a ridosso di …
MONDO. Nel calderone del Medio Oriente, in perenne ebollizione, una cosa è ormai chiara: al di là della guerra guerreggiata tra Hamas e Israele, la vera battaglia politica oggi si svolge tra Israele e gli Stati Uniti.
MONDO. «In pochi mesi si è dissipato il dividendo di pace che aveva permesso di destinare risorse allo sviluppo a scapito delle spese per armamenti. Ma lo scorso anno la spesa globale per le armi ha raggiunto 2.400 miliardi di dollari, con una crescita di circa il 7 per cento rispetto all’anno precedente».
MONDO. Dimostrativo, perché fin troppo annunciato, era l’attacco dell’Iran a Israele del 13 aprile. Dimostrativo è stato quello dell’altra notte di Israele, perché fin troppo misurato anche se rivolto all’importante base iraniana di Isfahan.
SICUREZZA. Mercoledì 17 aprile si è tenuto un vertice in Prefettura: stretta attorno agli obiettivi sensibili e alle manifestazioni culturali e sportive. Il livello di allerta è già al massimo.
MONDO. Per anni abbiamo sentito lamentare un presunto disimpegno degli Stati Uniti dal Medio Oriente.
LA NOVITÀ. Il tour operator Veratour continua ad investire nel paese nordafricano, nonostante la situazione geopolitica: «Destinazione scelta da un nostro cliente su quattro». A Sharm El Sheikh presentato il nuovo Veraclub.
MONDO. Grande è la confusione sotto il cielo, diceva Mao Tse Tung, che di confusione si intendeva. Chissà che cosa direbbe se potesse vedere quel che vediamo noi.
Giornata di celebrazioni, sabato 27 gennaio, anche a Bergamo in occasione del Giorno della Memoria.
LOGISTICA. La rotta è strategica per le nostre imprese. Oldrati: si vedono già effetti su costi e tempi di consegna. Rota: trasporti, rialzo dei prezzi non sempre giustificati.
MONDO. Lo fa da dieci anni consapevole che il tempo prima della fine è sempre più breve. E come ogni anno anche ieri mattina, nel discorso tradizionale di gennaio agli ambasciatori di tutto il mondo accreditati presso la Santa Sede, Francesco spariglia le carte e disfa la logica del mondo.
ESTERI. Quattro viaggi in Medio Oriente in quatto mesi e zero segnali di miglioramento. Anthony Blinken, il segretario di Stato Usa che vive con la valigia in mano, non potrà fare a meno di riflettere su questo amaro bilancio, che rischia di replicarsi pari pari anche nell’attuale tornata.
IL 3 GENNAIO. Ieri, centinaia di vittime in Iran per gli ordigni fatti esplodere durante una cerimonia funebre in onore del generale Qassem Soleimani, ucciso il 3 gennaio di tre anni fa da un drone americano.
MONDO. Netanyahu è «un buon amico» però «deve cambiare il suo Governo», che è «il Governo più conservatore nella storia di Israele», un Governo che «non vuole la soluzione a due Stati», anche se «Netanyahu non potrà dire no a uno Stato palestinese in futuro». In conclusione, con le sue azioni a Gaza «Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo».
DA ASSISI. Il vescovo Francesco Beschi: «Il Patriarca Pizzaballa è uno dei nostri. Le sue comunità sono le nostre. Nelle parrocchie bergamasche la preghiera è incessante».