La frana in Valle Imagna
La frana in Valle Imagna
Non si ferma l’enorme frana - secondo le stime preliminari si tratterebbe di 15 mila metri cubi - che nella notte fra sabato e domenica ha interrotto la strada provinciale 14 della Valle Imagna all’altezza di Berbenno, frazione Ponte Giurino, al km 17 della provinciale, la principale arteria della Valle Imagna.
In montagna il manto nevoso continua ad essere molto instabile. La conferma arriva dalle fotografie del nostro lettore Mario Marzani. Come quella scattata domenica 26 gennaio alla valanga della valle della Casina/dell’Osservatorio.
L’emergenza sulle strade di montagna della Bergamasca è finita. Gli uffici Viabilità e Protezione civile della Provincia hanno diffuso un aggiornamento sulla percorribilità della viabilità provinciale interessata dai provvedimenti di limitazione al transito per il rischio valanghe.
Quattro famiglie sfollate, per un totale di sette persone, in pieno centro storico a Piazza Brembana. L’ordinanza di sgombero, emessa domenica sera dal sindaco Geremia Arizzi, è arrivata dopo la frana caduta durante la notte precedente dal monte Sole.
È polemica sul web dopo che sul sito di vallebrembanaweb.com è stata postata, nel forum, l’immagine di alcuni scialpinisti che raggiungono la cima di Torcola Soliva dopo aver percorso un fuoripista. In una giornata come quella di domenica con rischio di valanghe a livello 5, il più elevato visto negli ultimi anni. Tutte le webcam sulle Orobie
Un elicottero messo a disposizione dalla Regione ha portato in quota i pasti per gli anziani della casa di riposo di Bondione. Un commissario prefettizio ha emesso un’ordinanza di sgombero di 3 condomini di Lizzola che tuttavia al momento non sono abitati. Intanto sono state riaperte le strade a Foppolo e Valbondione.
Cariche esplosive per provocare una valanga e far scendere la neve verso valle. È quanto ha fatto un elicottero della Provincia che di fatto ha «bombardato» la neve causandone il distacco e lo scivolamento. Strada chiusa a Fiumenero.
Sette famiglie di Villongo sono bloccate da ieri sera in via dei Ronchi a causa di uno smottamento provocato dalle forti pioggie. La zona sarà riaperta con ogni probabilità nel pomeriggio di oggi . La strada privata collinare nell’area residenziale domina Villongo S. Alessandro .
Prosegue il presidio da parte dei tecnici del Cnsas della VI Delegazione Orobica - Stazione di Valbondione per il monitoraggio della situazione di rischio lungo la strada provinciale che da Valbondione scende verso Bergamo. La strada riapre alle 7 di lunedì.
Permane il rischio valanghe in montagna. E per questo motivo dalle 17 di oggi sabato 18 gennaio alle 10 di lunedì 20 gennaio rimarrà chiusa al traffico la strada di accesso a Valbondione dalla Valle di Foga. Chiusa dalle 17 anche la strada per Schilpario in località Manna
Neve e ancora neve: così sarà anche nelle prossime ore. Tanto che a Foppolo ormai si sta superando il metro, manto di neve che va ad aggiungersi a quella già scesa abbondantemente nei giorni scorsi. Chiusure anche in altri Comuni. Sospesa «Sicuri sulla neve» in programma all’Avaro.
Domenica 19 gennaio si svolgerà la giornata nazionale «Sicuri con la neve», dedicata alla prevenzione degli infortuni nella stagione invernale. Lo ha reso noto il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico della Lombardia. Nella Bergamasca si svolgerà ai Piani D’Avaro-Cusio.
C’è sempre un forte rischio valanghe in montagna. Le abbondanti nevicate di questi ultimi giorni e l’innalzamento sia pure di pochi gradi della temperatura sono situazioni favorevoli al distacco di neve.
«Entro giugno o comunque all’inizio della stagione estiva». Non ha un’indicazione precisa Giovanni Fattori, sindaco di Serina, sulla data di riapertura della strada provinciale 27 della Valle Serina, chiusa dopo la caduta di una frana.
È un inverno anomalo che, alle perturbazioni in quota, abbina temperature sopra la media con un rischio di valanghe decisamente alto. «Tre marcato» su tutte le Orobie fino a giovedì, quello del bollettino nivo meteorologico dell’Arpa, sceso a «due moderato» per venerdì.
Il pericolo valanghe resta altissimo sulle Orobie. E’ impensabile avventurarsi sui sentieri invernali. Un report di quanto accaduto la scorsa domenica ci è stato inviato da Mario Marzani presidente del Consorzio Pro Maslana. Ecco foto e cartina della zona altamente a rischio del Curò.
È stato un fine settimana di forti precipitazioni, nevose solo oltre i 1.500-1.600 metri di quota. L’appesantimento del manto nevoso in quota ha provocato molti distacchi spontanei di valanghe compresa quella della Valbona, sul territorio di Valbondione.
La pioggia battente caduta nella giornata di sabato e poi durante la domenica ha fatto scattare l’allerta un po’ in tutta la provincia. A Cene una frana ha messo a rischio due famiglie che, in via precauzionale, sono state evacuate.
Il 33enne che su una motoslitta e fuoripista, sabato scorso, è stato travolto da una valanga sull’alpe Malghera, a 2600 metri in Val Grosina, non ce l’ha fatta. Nella notte è morto nel reparto Rianimazione dell’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo.