«Infermieri, nelle case di riposo è un’emorragia: ne mancano almeno 100»
Dopo l’esodo in ospedali e centri vaccinali le case di riposo sono in emergenza: «Non si trovano». Appello alla Regione: «Servono prestiti dalle Asst».
Dopo l’esodo in ospedali e centri vaccinali le case di riposo sono in emergenza: «Non si trovano». Appello alla Regione: «Servono prestiti dalle Asst».
Concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Bergamo alla Asst Papa Giovanni XXIII, il nuovo ambulatorio è la seconda sede operativa in città dell’infermiere di famiglia e di comunità che rivestirà un ruolo importante per la promozione dei bisogni di salute dei residenti di quella zona della città.
Lo studio della Cgil. Rossi: non solo Covid, bisogna tornare ad occuparsi di tutti i malati La dg Stasi: il personale va considerato un investimento. Magnone (Anaao): la politica intervenga.
Salvate le vite di un bambino e un malato terminale di Covid. È il terzo trapianto di polmoni per polmonite da coronavirus in Italia. Più di 70 i professionisti coinvolti, tra cui anche diversi medici specializzandi.
Lettere dell’Ats ai ritardatari che dovranno dare spiegazioni. Sono il 5% dei camici bianchi tenuti a immunizzarsi. Rischiano sanzioni. Dalla prossima settimana partirà il secondo invito. Cinque giorni per rispondere.
Può colpire uomini e donne ed è spesso associata ad altri disturbi. Diagnosi e terapia devono coinvolgere esperti diversi.
Il Papa Giovanni apre alle visite dei parenti. Asst Bergamo Est: stop ai reparti «rossi». Però servono anestesisti e medici al pronto soccorso.
L’obiettivo è coprire gli ambiti carenti: il bando fino al 9 luglio, è aperto anche ai camici bianchi di altri territori. Giupponi: «Ricerca capillare, già contattati i dottori arrivati nella Bergamasca durante la prima ondata di Covid».
Pedrini (Fimmg): «I potenziali candidati sono già impegnati nella campagna vaccinale o arruolati nelle Usca». Marinoni: «Appoggiarsi a colleghi già in servizio? Sono oberati: in media assistono 1.500 pazienti».
Nella Bergamasca 3.788 addetti risultavano senza copertura, per 3.358 spedita la 1 a lettera dell’Ats. Il 48,86% ha risposto, ma di questi il 17% non ha fornito documentazione e riceverà un 2° invito per inosservanza.
Procede a gonfie vele la campagna vaccinale di Regione Lombardia che venerdì 28 maggio fa registrare 5.696.634 dosi somministrate e la prossima settimana conta di toccare e superare quota 6 milioni. La circolare di Figliuolo: dal 3 giugno le Regioni potranno somministrare dosi a tutte le fasce di età vaccinabili.
Elenco ancora «in progress», può contenere chi è stato esonerato o ha dovuto differire la profilassi. I medici sono 31. Il presidente dell’Ordine, Marinoni: «L’obbligo è giusto, sospensione per gli inadempienti».
La ricerca condotta dal «Papa Giovanni» su 1.536 soggetti in follow up. Venturelli: «Ora la sfida è valutare la relazione tra la malattia e i suoi effetti».
In occasione della festa del 12 maggio, online un filmato con l’omaggio ai 3.200 professionisti sanitari assistenziali che lavorano negli ospedali di Rozzano, Milano, Bergamo, Castellanza, Torino, Catania.
Accordo tra Ats, sindacati e associazioni datoriali. Grandi imprese: servono adesioni di almeno 100 lavoratori. Ok a convenzioni con erogatori privati
I truffatori non si fermano neanche di fronte a un anziano che ha bisogno delle cure di un medico, anzi, approfittano della situazione di fragilità. Anche se questa volta è andata male.
Gli ambiti carenti pubblicati dalla Regione: candidature entro il 6 aprile. Marinoni: «Fortunati se ne arriveranno una trentina».
Dall’ospedale Papa Giovanni XXIII il direttore del Dipartimento di Emergenza urgenza e Area critica Luca Lorini, da Seriate Milena Mauri, responsabile dell’Area programmazione e controllo. Un paziente racconta la sua storia e la sua degenza all’Humanitas Gavazzeni.
È stato siglato l’accordo quadro tra Regione Lombardia e Avis Regionale Lombardia per rendere accessibili le vaccinazioni contro il Covid-19 ai donatori e ai familiari conviventi.
Brembo, Gewiss, RadiciGroup e Zanetti in campo per la campagna lanciata dalla Regione. Resta la libertà del lavoratore di accettare o meno.