Quirinale, l’elezione è una gara di debolezze
Nella corsa al Quirinale i partiti sono pericolosamente vicini al caos. Oggi la quinta votazione con il quorum della maggioranza assoluta certificherà che l’agognato «nome condiviso» ancora non c’è. Come non c’è un accordo sul metodo. E soprattutto non c’è nessun leader che abbia la forza di imporsi come regista. Ci sta provando Matteo Salvini (che scalpitava quando tutto era bloccato dall’autoca…