La Cgil: camionisti pigri? «Il lavoro ormai è insostenibile»
Marco Sala della Filt risponde al segretario Fai Bendotti rispetto alla difficoltà di reperire autotrasportatori.
Marco Sala della Filt risponde al segretario Fai Bendotti rispetto alla difficoltà di reperire autotrasportatori.
Al via le Giornate Fai: 23 luoghi aperti al pubblico e tutti da ammirare per la loro bellezza. Ecco quali sono.
Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano.
Sarnico soggetto di un servizio del Tg1 che racconterà le bellezze della cittadina del Sebino in occasione delle giornate di Primavera del Fai.
Il 25 e 26 marzo tornano le tradizionali e bellissime giornate del Fai: con la primavera si aprono località e luoghi spesso e volentieri chiusi al pubblico. In tutto sono un migliaio in Italia, nella Bergamasca Sarnico è la protagonista assoluta della manifestazione.
Nella classifica finale dei «Luoghi del cuore 2017» del Fai, il complesso di San Nicola ha scalato la classifica. Il gioiello d’arte, architettura e storia di Almenno San Salvatore è sesto in Italia e secondo in Lombardia con 29 mila 735 voti.
Grande risposta dei bergamaschi all’iniziativa promossa dalla Santa Sede con l’artista bulgaro.
Dalla chiesa di Almenno San Salvatore, culla del Romanico, fino al villaggio operaio di Crespi passando per palazzo Frizzoni a Bergamo. Anche quest’anno si aprono le porte di molti tesori bergamaschi, artistici e storici, in occasione delle giornate del Fai di primavera.
Lo scenografo Bruno Collavo, insieme alla sorella Liliana ha donato al Fai, in memoria dei genitori Aldo ed Erminia, l’area naturalistica del Monte Fontana Secca e Col de Spadaròt, nel Comune di Quero, in provincia di Belluno, teatro nel 1917 di una delle battaglie del Grappa.
Sabato 21 e domenica 22 marzo va in scena il più grande evento dedicato ai beni culturali, un appuntamento che da anni dimostra la voglia di partecipazione e l’orgoglio di appartenere a una collettività che ama i luoghi in cui vive.
«Oggi sono qui al lavoro, ma domani non ho idea di dove sarò. Se mi dà fastidio tutto questo? Certo, lo so che è tutto irregolare. Ma è sempre meglio che fare del male. E quelli che vanno a rubare allora? Devo andare a rubare anch’io?...»