Portello, vince lo stadio del Milan Il progetto di Vitali non ce l’ha fatta
Il Comitato esecutivo della Fondazione Fiera di Milano ha preferito il progetto dello stadio rossonero.
Il Comitato esecutivo della Fondazione Fiera di Milano ha preferito il progetto dello stadio rossonero.
Fumata grigia sul futuro del Portello. Si registra un nuovo rinvio al termine del Comitato esecutivo di Fondazione Fiera Milano che lunedì 6 luglio avrebbe dovuto scegliere fra i progetti di riqualificazione rimasti in corsa, lo stadio del Milan e «Milano Alta» della bergamasca Vitali e Stam Europe.
Non ha ancora un vincitore il bando per la riqualificazione dei padiglioni 1-2 del Portello della vecchia Fiera di Milano, e sarà un testa a testa fra il progetto del Milan per la costruzione dello stadio e quello della Vitali, l’azienda di Cisano Bergamasco in cordata con l’investitore internazionale Stam Europe che punta alla realizzazione di una linea verde e spazi polifunzionali.
C’è anche la Vitali, azienda bergamasca di Cisano Bergamasco, tra le tre proposte rimaste in corsa per riqualificate i padiglioni 1 e 2 del Portello. Dovrà sfidare il progetto del Milan per il nuovo stadio rossonero e quello della Prelios per un arco tecnologico interattivo.
Tempi rispettati, nonostante il maltempo, per la Vitali Spa di Cisano Bergamasco: l’aeroporto di Olbia Costa Smeralda sarà riaperto al traffico domenica 8 marzo alle 7
Cento milioni di euro. È questo il valore dell’investimento che la Vitali Spa, in cordata con l’investitore internazionale Stam Europe, ha messo sul piatto per il progetto riguardante la riqualificazione del Portello, area storica di Milano, dove aveva sede l’Alfa Romeo e ora si trova la vecchia Fiera di Milanocity.
Spettacolare demolizione nella notte tra sabato e domenica, nell’ambito della costruzione della Teem-A58 (tangenziale est esterna di Milano), del cavalcavia autostradale fra Omate e Caponago sul quale la provinciale 125 scavalca l’autostrada A4.
L’intervista a Giuseppe Bonacina, direttore marketing della Vitali Spa.
«Un’operazione unica in Europa. Nessun volo è stato sospeso o cancellato e tutti i passeggeri sono stati dirottati su Malpensa». Sono le parole di Emilio Bellingardi, chief operating officer di Sacbo, commentando la chiusura dello scalo per i lavori alla pista di Orio.
Il cantiere dell’Aeroporto di Orio al Serio si prepara a vivere la porzione più delicata del progetto di ammodernamento delle infrastrutture di volo. In cantiere ogni giorno circa 600 mezzi e 350 uomini: numeri che permetteranno di riqualificare al meglio le infrastrutture.
Sabato 8 marzo la pista dell’aeroporto di Orio al Serio è stata riaperta all’attività di volo dopo essere stata chiusa per alcune ore nel corso della notte precedente in vista dei lavori sul lato ovest. Ora i lavori sono sul lato est, ma senza alcuna variazione nei voli. in attesa della chiusura del 13 maggio.