Il Pontificato globale nel cantiere del mondo. Quei gesti clamorosi
«Sibi nomen imposuit Franciscum». Era il 13 marzo, dieci anni fa, una sera piovigginosa, la sera in cui la Chiesa si è affidata ad un Papa nuovo e non solo ad un nuovo Papa.
«Sibi nomen imposuit Franciscum». Era il 13 marzo, dieci anni fa, una sera piovigginosa, la sera in cui la Chiesa si è affidata ad un Papa nuovo e non solo ad un nuovo Papa.
Chiesa. Ha confermato che lui non intende gettare la spugna, né rinunciare ad una valutazione del mondo, delle sue politiche e delle sue economie dissennate. Nel terzo viaggio africano, Jorge Mario Bergoglio ha inchiodato tutti davanti alle proprie colpe.
Il commento Ha parlato al Canada oppure ha parlato a tutto il mondo? Il viaggio di Papa Francesco capovolge la prospettiva di una missione solo per chiedere perdono di un’ingiustizia e della negazione dell’identità dei popoli indigeni perseguita con accanimento dai colonizzatori bianchi ed europei con la collaborazione delle Chiese cristiane. Jorge Mario Bergoglio aveva annunciato un «pelle…
È in Canada per quello che lui stesso ha definito un «pellegrinaggio penitenziale».
Non ci sta a misurare il grado di disponibilità alla guerra o alla pace. Né intende discutere sulle armi da rendere disponibili per una guerra necessaria ad arrivare alla pace. È preoccupato dell’odio che cresce e di un conflitto senza fine. La Pasqua drammatica di Papa Francesco non ha lasciato spazio ad altre interpretazioni, e ha confermato la linea che fin qui ha tenuto la Santa Sede, anche d…
Una tregua, almeno una tregua. Papa Francesco chiede di fermarsi, armi in silenzio almeno per qualche giorno, tregua pasquale per l’Ucraina dove le Pasque sono due, una per i cattolici, l’altra per gli ortodossi, domenica 17 aprile e domenica 24 aprile.
Ha strappato la maschera dal volto di chi giustifica «l’operazione militare speciale» come indispensabile strumento di garanzia politica a protezione dell’eredità di gloriose vestigia imperiali. Ha nettamente sbaragliato la vecchia logica delle geopolitiche vecchio stile, quelle della rivendicazione di storiche aree di influenza.
La ragione si trova in un aggettivo, il più poderoso e potente che Jorge Mario Bergoglio ha utilizzato in questo mese di guerra: «sacrilego». È un’enunciazione definitiva, senza repliche, è il chiarimento perfetto di cosa si cela dietro ad ogni argomentazione che giustifica un conflitto e di chi si rimette alla «logica diabolica e perversa delle armi» (Bergoglio, 27 febbraio). Il sacrilegio è una…
Tutti chiudono. Ma lui no. Sa che non c’è alternativa al dialogo e al negoziato. Fa dire al Segretario di Stato che c’è ancora tempo, c’è ancora spazio, c’è ancora posto per sbaragliare le letture e le azioni che ci stanno riportando indietro allo scontro di civiltà, alla paura, all’opzione militare per difendere interessi etnico-nazionali. Jorge Mario Bergoglio lo può fare, perché da anni denunc…
Parole così pesanti e severe non le aveva mai usate. Il viaggio a Cipro e in Grecia con la tappa a Lesbo conferma che Jorge Mario Bergoglio non ci sta più a sopportare i bizantinismi politici delle geopolitiche canaglia che intrappolano nelle tragedie donne, uomini e bambini, interi popoli e aree geografiche, cancellate colpevolmente dalle Cancellerie del mondo. Così, come aveva già fatto in Iraq…
«Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro?». E poi: «L’odio e la vendetta dove porteranno?». Le domande potenti e perfette di Jorge Mario Bergoglio calano come un maglio sull’irresponsabilità di tutti oggi in Terra Santa. Ognuno scivola pericolosamente verso posizioni sempre più settarie e radicali ed è il sangue ad indicare la misura della politica, mentre ogni comunità si defi…
Tanto per essere chiari lo ha ripetuto un’altra volta e il fatto di averlo detto nel pieno delle polemiche sui vaccini ad uso dei ricchi che lasciano i poveri in fondo alla fila indica anche l’obiettivo di Jorge Mario Bergoglio. Ieri mattina Francesco ha spiegato che condividere la proprietà «non è comunismo, ma cristianesimo allo stato puro». Insomma è contenuto e metodo ed è l’unica maniera per…
Due pagine che valgono un manuale e due parole prese da quella straordinaria cronaca che sono i Vangeli. Jorge Mario Bergoglio fa lezione di giornalismo nel Messaggio per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali numero 55 e concentra il metodo in due verbi «vieni e vedi», gli unici all’origine del mestiere, gli unici da conficcare nel cuore della passione di raccontare. Dovrebbero essere …
Ormai è chiaro. Il Papa ha deciso di cogliere ogni occasione per confutare quel mantra che ci accompagna da mesi e sta rivelando tutta la sua infondatezza. Perché adesso è evidente che non «andrà-tutto-bene» e che il mondo dopo il Covid non può e non deve essere lo stesso di prima. L’ultima occasione l’ha colta ieri con una lettera inviata al gotha della finanza e dell’economia riunito a Cernobbi…
C’è un solo estremismo efficace, l’unico che può essere ammesso, insieme esclusivo e assolutamente incomparabile: l’estremismo della carità. Papa Francesco a Bari indica la via e per la seconda volta usa un espressione potente che evoca la forza rivoluzionaria del Vangelo. Lo aveva già fatto tre anni fa nella Messa celebrata al Cairo, ma evidentemente non era bastato. E allora ripete, perché tutt…
Nel giorno in cui compie 83 anni Jorge Mario Bergoglio abbatte il muro del segreto pontificio e sigilla in modo perfetto la tolleranza zero sugli abusi sessuali avviata da Benedetto XVI. Sulla «tolleranza zero», slogan con elevato valore icastico, ma non sufficiente ad abbracciare la complessità del problema degli abusi, del suo contrasto e della sua cura, si è discusso a lungo e al summit dell’i…
Noi e loro. Il nostro gruppo e il loro gruppo. I nostri e i loro problemi. Le nostre aspirazioni e le loro aspirazioni. Jorge Mario Bergoglio nell’omelia della Messa per la Giornata del migrante e del rifugiato va al cuore della questione e spiega di quale male stiamo soffrendo, male per il quale dovremmo non far altro che piangere. Il tema scelto per questa Giornata –che molti credono essere sta…
È la moda del momento, ma anche un campanello che suona l’allarme sulla condizione della nostra società. L’insulto è diventato una bandiera da sventolare, viene esibito con orgoglio e, se colpisce nel segno, chi insulta gode. Nessuno si interroga più sulla banalità del male, come fece Hanna Arendt al tempo del processo ad Eichmann in Israele. Oggi l’insulto calamita consenso e nessuno ci fa più c…
L’agenda politica dello Sri Lanka non è cambiata a dieci anni dalla fine di un conflitto civile che ha fatto oltre centomila morti, una guerra sporca con attentati spaventosi, uccisioni di massa, stupri etnici e un intreccio tragico di nazionalismi e fondamentalismi. Era il 21 aprile 2009 e la guerra finiva con l’assalto alle ultime roccaforti dei ribelli tamil, decisione del governo di Colombo c…
Mentre un prete, rivestito della sua corazza liturgica, l’aspersorio come spada, benediva in Polonia il fuoco che bruciava i romanzi di Harry Potter e le borsette di Hello Kitty, Jorge Mario Bergoglio s’apprestava a pubblicare la sua Esortazione apostolica in forma di lettera ai giovani «Christus vivit». È accaduto martedì 2 aprile. A Danzica un sabba di purificazione scomposto di cristiani con l…